Insonnia e attacchi di panico
Gentili medici, sono un uomo di 49 anni e dal 2002(anno in cui ho subito un' aggressione con frattura dello zigomo dx a cui è seguito un intervento chirurgico)ho cominciato ad avere attacchi di panico e con essi l'insonnia,perchè mi prendevano solo la sera quando andavo a dormire se sto in piedi nulla.Per oltre 5 anni ho rifiutato una terapia farmacologica ma alla fine ho dovuto accettarla perchè a forza di non dormire non stavo più in piedi.da circa due anni seguo questa terapia con 2 pastiglie di depakin crono da 300 è una pastiglia di trittico da 75 e devo dire che dopo 7/8 mesi la mia situazione è cominciata a migliorare. Alcuni giorni fa ho avuto due episodi in cui mi sono trovato in confusione ma, se devo dirla tutta, sono anche diventato più confusionario.Successivamente, una sera che avevo un gran raffreddore, quando mi sono messo a letto ho cominciato ad avere problemi di respirazione perchè avevo il naso chiuso e li è iniziato un attacco di panico, con il cuore che come negli anni scorsi andava a mille e io che ho cominciato a pensare di morire.Il mio problema è che ho paura che rincominci la storia che ho vissuto per più di 5 anni credete sia possibile ?
[#1]
Gentile utente,
Il suo trattamento non e' propriamente per gli attacchi di panico.
Innanzitutto, chiederei chiaramente una diagnosi appropriata e legata al trattamento che sta facendo.
Dopodiche' farei rivalutare la situazione da un altro psichiatra, in presenza di esattezza di diagnosi.
Il suo trattamento non e' propriamente per gli attacchi di panico.
Innanzitutto, chiederei chiaramente una diagnosi appropriata e legata al trattamento che sta facendo.
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[#2]
D'accordo con il collega.
Lei dice che "dopo 7/8 mesi la mia situazione è cominciata a migliorare.". Vuol dire che non ha più avuto attacchi di panico, o che si sono rarefatti, o sono divenuti più leggeri?
Che intende per "episodi di confusione" e per "confusionario" ?
L'episodio dell'aggressione, che avrebbe scatenato il tutto, viene tuttora vissuto come traumatico?
Lei dice che "dopo 7/8 mesi la mia situazione è cominciata a migliorare.". Vuol dire che non ha più avuto attacchi di panico, o che si sono rarefatti, o sono divenuti più leggeri?
Che intende per "episodi di confusione" e per "confusionario" ?
L'episodio dell'aggressione, che avrebbe scatenato il tutto, viene tuttora vissuto come traumatico?
Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-
[#3]
Utente
Gentili medici, forse la terapia che mi è stata prescritta non è propriamente per gli attacchi di panico perche questi attacchi, quando mi sono deciso ad andare, erano diminuiti sia di intensità che di numero,diciamo che in un mese per metà dormivo bene e l'altra metà mi riprendevano questi attacchi ma soprattutto il sonno si interrompeva molte volte nella notte. La diagnosi della mia psichiatra è di ansia bipolare con un importante alterazione del ritmo sonno veglia. Aggiungo che in giovinezza ho fatto uso di droghe, non oppiacei,ma lsd , cocaina e cannabinoidi per circa 10 anni e per un periodo di circa 4 anni alcool in dosi molto alte.Periodo dal quale grazie al Cielo ne sono uscito certamente con qualche strascico.Alla mia psichiatra gli ho parlato fin da subito di questi attacchi di panico ma per quanto riguarda la scelta della terapia non so che dire se no che, a parte questi recenti episodi,dormo molto meglio cioè senza interruzioni.Come vi ripeto essendosi verificato di nuovo l'attacco di panico ho paura che si ripeta.Colgo l'occasione per ringraziarvi delle vostre immediate risposte e se lo ritenete, inviarmene altre, grazie ancora.
[#4]
il disturbo da attacchi di panico può andare incontro a ricadute. E' il momento di consultare di nuovo lo specialista.
cordiali saluti
cordiali saluti
Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it
[#6]
Utente
Gentile dottore si l'episodio dell'aggressione lo vivo ancora con forte risentimento, alternato a momenti in cui cerco di assumermi la responsabilità dell'accaduto e così, cercare di superare l'odio ,la rabbia etc. che ho verso quella persona.Per quanto riguarda gli stati confusionali, ci sono stati degli episodi in cui andavo in un posto per prendere qualcosa e non ricordavo più cosa ero andato a fare li oppure, devo fare un'attività ma comincio a farla senza neanche pensare al modo per eseguirla (pur sapendo come va fatta) e perciò mi ritrovo incasinato, soprattutto demoralizzato e mi cala l'autostima, comincio a dirmi parolacce, ci sto male. comunque nonostante tutto vado avanti. La ringrazio dell'interesse dottore e se vuole attendo una sua risposta.
[#7]
Al di là della terapia farmacologica, assolutamente necessaria, dovrebbe anche affrontare il trauma psichico iniziale, che con ogni evidenza non è stato elaborato e , per usare espressioni semplici, continua ad esercitare una azione negativa nella sua mente. E' classica la persistenza della diade risentimento-senso di colpa. Gli episodi che lei chiama "confusionali" ,e che in realtà fanno parte dello spettro dissociativo, sono un'altra evidenza della persistenza di una situazione traumatica non elaborata.
Il miglior approccio, in un caso come il suo, prevede la terapia farmacologica combinata con un intervento psicologico "operativo"; in questi casi la tecnica più rapida ed efficace sembra essere l' EMDR. Per saperne di più e per trovare operatori nella sua zona visiti
www.emdr.it
Il miglior approccio, in un caso come il suo, prevede la terapia farmacologica combinata con un intervento psicologico "operativo"; in questi casi la tecnica più rapida ed efficace sembra essere l' EMDR. Per saperne di più e per trovare operatori nella sua zona visiti
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 3.6k visite dal 19/09/2009.
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