Diminuire antidepresivo
Buongiorno, avrei una domanda per sentire altro parere.
Nel arco della mia vita ho assunto antidepresivo in diversi cicli, prima volta a 25 anni adesso ho 46.
Prima volta per un anno e mezzo, seconda volta per 6 mezzi e ultimo antidepresivo sto prendendo da 11 anni Efexor da 75, il dosaggio era sempre questo.
Con la dr.
che mi segue abbiamo deciso di abbassare dosaggio per arrivare alla sospensione.
Prendo antidepresivo per DAG e attacchi di panico.
Io mi sento abbastanza positiva e speranzosa per smettere ma allo stesso tempo non nascondo che ho un po paura...Sensa capirmi male, io sono felice che ci sono i medicinali che ti aiutano riprendere a vivere, mi hanno proprio salvati ma mi piacerebbe anche essere libera di non avere questo obligo di assumere medicinale.
Lei con la sua esperienza ha mai visto che una persona che prendeva antidepresivi da cosi tanto tempo e riuscita continuare senza prenderli?
Non riesco capire perché qualcuno ritene che si può guarire solo con psihoterapia e qualcuno sostiene che per alzare seratonina si devono assumere i farmaci.
Io non ho mai fatto psicoterapia.
Adesso ormai da un mese sto prendendo Efexor un giorno 75 e un giorno 37.5 ma da qualche giorno mi sento nervosa
Non capisco che questo può essere perché sto diminuendo farmaco o la paura di ricaduta.
Lo so, e assurdo come il cane che si morde la coda.
Mi può dare per piacere qualche consiglio?
Grazie in anticipo
Nel arco della mia vita ho assunto antidepresivo in diversi cicli, prima volta a 25 anni adesso ho 46.
Prima volta per un anno e mezzo, seconda volta per 6 mezzi e ultimo antidepresivo sto prendendo da 11 anni Efexor da 75, il dosaggio era sempre questo.
Con la dr.
che mi segue abbiamo deciso di abbassare dosaggio per arrivare alla sospensione.
Prendo antidepresivo per DAG e attacchi di panico.
Io mi sento abbastanza positiva e speranzosa per smettere ma allo stesso tempo non nascondo che ho un po paura...Sensa capirmi male, io sono felice che ci sono i medicinali che ti aiutano riprendere a vivere, mi hanno proprio salvati ma mi piacerebbe anche essere libera di non avere questo obligo di assumere medicinale.
Lei con la sua esperienza ha mai visto che una persona che prendeva antidepresivi da cosi tanto tempo e riuscita continuare senza prenderli?
Non riesco capire perché qualcuno ritene che si può guarire solo con psihoterapia e qualcuno sostiene che per alzare seratonina si devono assumere i farmaci.
Io non ho mai fatto psicoterapia.
Adesso ormai da un mese sto prendendo Efexor un giorno 75 e un giorno 37.5 ma da qualche giorno mi sento nervosa
Non capisco che questo può essere perché sto diminuendo farmaco o la paura di ricaduta.
Lo so, e assurdo come il cane che si morde la coda.
Mi può dare per piacere qualche consiglio?
Grazie in anticipo
[#1]
"Io mi sento abbastanza positiva e speranzosa per smettere"
Questo non riguarda il suo disturbo. Non c'è alcun legame con lo stato del suo disturbo, il fatto che i sintomi possano riprensentarsi, etc.
Certo, ci sono persone che li assumono solo per un periodo, o in alcuni periodi.
Ma il fatto che uno si senta pronto per smetterli, o affronti la cosa con entusiasmo e positività, non conta assolutamente niente circa il risultato (non parlo dello smetterli, parlo dello star bene senza).
Se durante l'assunzione di dosi ridotte si sente genericamente nervosa, può significare varie cose, quindi anche che da un po' non assume più una dose efficace e quindi il disturbo riprende vigore.
"qualcuno ritene che si può guarire solo con psihoterapia e qualcuno sostiene che per alzare seratonina si devono assumere i farmaci."
A parte il fatto che non capisco perché mette le due cose in contrapposizione. Parla di guarire da una parte, e di un meccanismo di azione dall'altra: in che modo queste cose sono contrapposte, concettualmente ?
Questo non riguarda il suo disturbo. Non c'è alcun legame con lo stato del suo disturbo, il fatto che i sintomi possano riprensentarsi, etc.
Certo, ci sono persone che li assumono solo per un periodo, o in alcuni periodi.
Ma il fatto che uno si senta pronto per smetterli, o affronti la cosa con entusiasmo e positività, non conta assolutamente niente circa il risultato (non parlo dello smetterli, parlo dello star bene senza).
Se durante l'assunzione di dosi ridotte si sente genericamente nervosa, può significare varie cose, quindi anche che da un po' non assume più una dose efficace e quindi il disturbo riprende vigore.
"qualcuno ritene che si può guarire solo con psihoterapia e qualcuno sostiene che per alzare seratonina si devono assumere i farmaci."
A parte il fatto che non capisco perché mette le due cose in contrapposizione. Parla di guarire da una parte, e di un meccanismo di azione dall'altra: in che modo queste cose sono contrapposte, concettualmente ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie mille di avermi risposto. Non avendo gran padronanza della lingua italiana magari non mi sono espressa bene e con I termini giusti. Mi perdoni se le chiedo magari le cose sensa senso (per lei) perchè magari io faccio fatica capirle.E normale avere paura di smettere dopo che ho preso questo medicinale per 11 anni....nessuno mi obliga, mia dottoressa ha concluso da sola che si potrebbe provare e anch'io concordo non so allora perchè perché mi e venuta paura di smettere, non capisco.
Mi vorebbe gentilmente dare qualche consiglio?
Grazie
Mi vorebbe gentilmente dare qualche consiglio?
Grazie
[#3]
No, non è un problema di proprietà linguistica, è il concetto che stavo commentando. Ha espresso con ottima proprietà di linguaggio un concetto che però non ha un nesso con quello che vorrebbe prevedere, cioè la ricaduta.
Neanche la paura di smettere, per converso, è un segno che non è il caso.
Semplicemente, se il medico le dice che si può provare, dopo si segue la cosa e si vede come evolve, di solito si fa così, senza aspettative predefinite che servirebbero a poco.
Neanche la paura di smettere, per converso, è un segno che non è il caso.
Semplicemente, se il medico le dice che si può provare, dopo si segue la cosa e si vede come evolve, di solito si fa così, senza aspettative predefinite che servirebbero a poco.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 401 visite dal 21/07/2024.
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