Disturbo d’ansia

Buonasera a tutti, sono un ragazzo di 28 anni, da un po’ di tempo soffro d’ansia, ho fatto precedentemente una psicoterapia con una psicologa semplice che inizialmente mi ha aiutato ma non a fondo, i sintomi dapprima scomparsi si sono ripresentati più forti e duraturi da ottobre 2023, con cardiofobia, dovuta dal trauma di una pregressa trombosi venosa cerebrale che mi ha portato in terapia intensiva in passato, che ho risolto senza alcun tipo di problema, mantenendo il follow up regolare dall’ematologo per il disturbo di coagulazione per il quale assumo vit.
Del gruppo B e folati.
Ho deciso quindi verso Dicembre di ricominciare una terapia cognitivo comportamentale da una Psicoterapeuta, che mi ha aiutato TANTISSIMO, mi ha insegnato a gestire i pensieri disfunzionali che erano la causa dei miei attacchi di panico, con tecniche davvero per me molto utili, il problema e che adesso è subentrata un nuovo tipo di ansia, quest’ansia è un’ansia anticipatoria ovvero io ho l’ansia di avere l’ansia, o l’ansia di avere un’attacco di panico, ed ho l’ansia che possa venirmi un’attacco così forte da dover richiedere l’ausilio dell’ambulanza che ovviamente indica la mia non completa guarigione di questa fase, fase che sto iniziando solo adesso ad imparare a gestire con delle tecniche nuove per me che mi portano a far capire che non si può avere il controllo di tutto.

Solo che in una determinata situazione specifica, ovvero in un luogo che per me è fonte di tantissimo stress emotivo, ho degli attacchi di panico, incontrollabili con gli strumenti che ho! anche perché per me sono sintomi atipici ovvero oppressione e mancanza d’aria, che purtroppo si calmano soltanto con 15/20 gtt di Xanax, in oltre sto prendendo anche Vagostabil 2 CP al gg.

Essendo che in questo luogo per motivi lunghissimi da spiegare io devo starci almeno 10 giorni al mese per i prossimi 2/3 mesi la mia domanda è la seguente: in questo caso sarebbe opportuno iniziare una terapia farmacologica tipo con SSRI o altro?
È opportuno fare un consulto psichiatrico?
O potrei semplicemente rivolgermi al MMG?
So benissimo che le benzodiazepine sono una terapia sintomatica che non curano la causa, e che la causa va curata con la psicoterapia, cosa che sto facendo ma il mio dubbio è:
effettivamente in questo caso dal vs punto di vista e anche secondo le linee guida, sarebbe opportuna una visita psichiatrica e l’assunzione di una terapia farmacologica?

Grazie in anticipo del tempo dedicatomi, vi auguro buon lavoro.
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42k 1k 63
Ha indicazione per la visita psichiatrica e per una terapia appropriata.

Questa indicazione era presente anche precedentemente a questa nuova condizione.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Utente
Utente
Gentilissimo Dottore grazie mille della risposta, dopo aver visto il suo messaggio ho fissato e sostenuto una visita psichiatrica dallo Psichiatra nello stesso centro clinico dove c’e la mia Psicoterapeuta, tra l’altro si sono confrontati circa il mio attuale disturbo, e mi ha consigliato di assumete En 0,5 1 cp al giorno per una settimana per adesso e poi valutare in seguito, in quanto da come mi ha spiegato, io non manifesto attualmente un disturbo così invalidante da essere trattato in combinazione con SSRI in quanto io, pur avendo l’ansia svolgo lo stesso tutte le mie azioni della vita quotidiana e sociale, senza attuare strategie di evitamento e facendomi bloccare dall’ansia.
Ma mi ha anche detto che l’ipotesi di aggiungere un SSRI comunque non è totalmente scartata, ma è da valutare in seguito alla risposta a questa terapia, in oltre in merito alla mia perplessità sullo sviluppo di dipendenza o assuefazione mi ha detto che l’EN a questo dosaggio cosi basso non porta dipendenza ma alla lunghissima potrebbe portare assuefazione e ciò richiederebbe l’aumento del dosaggio, ma è una situazione facilmente evitabile in quanto il trattamento lo faremo soltanto per il tempo strettamente necessario.
Vorrei avere un suo parere sulla correttezza di queste informazioni, non è che non mi fidi, ma ritengo la situazione delicata e vorrei sapere se la strada che sto percorrendo è quella giusta.

Nel ringraziarla per il tempo che mi dedicherà le porgo cordiali saluti.
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