Ipocondria e farmaci

Giungo a questo consulto dopo un anno e mezzo di continue visite mediche e accertamenti (rmn , elettromiografia, accertamenti cardiologici etc). I miei problemi iniziano nel maggio 2008 con una parestesia che coinvolge tutto l'arto superiore sinistro. Da lì la paura di un infarto e quindi ciò che è stato definito (dallo psicologo non dal neurologo) un attacco di panico. Da quel momento è un susseguirsi di paure,forti rigidità muscolari, tremori, sbandamenti, ansia costante con pressioni fortissime all'addome e al petto,continuo dolore cervicale, momenti di cupa angoscia e...visite mediche. Non c'è un giorno in cui non pensi che i miei problemi abbiano una origine fisiologica e non psicologica. Per fortuna ho limitato le mie ricerche di autodiagnosi in internet che hanno inquinato la mia vita per mesi. Tuttavia la mia vita sociale non ha risentito molto di queste condizioni che non si sono rivelate invalidanti anche in virtù di una forte capacità di aitocontrollo e sistematizzazione razionale. è anche grazie a questa che da subito ho cercato uno psichiatra ed uno psicologo in grado valutare la situazione che però in un anno circa non è migliorata granché. L'ansia rimane fortissima anche se non più costante 24h. Dopo questa indispensabile introduzione arriviamo quindi ai farmaci...Lo psichiatra sin dal primo momento che ci siamo conosciuti mi ha prescritto alprazolam o,25 3 volte al giorno al quale ha di volta in volta affiancato gabapentin, lyrica, depakin e ora lactamil come stabilizzanti dell'umore (un tratto della personalità che mi accompagna da sempre anche se in forma non clinicamente rilevante). Lo psichiatra si è altresì dimostrato piuttosto scettico rispetto all'uso nel mio caso di ssri per via della possibilità a lungo termine di rendere clinicamente rilevanti i miei sbalzi d'umore come dimostrato da alcuni studi in suo possesso. ora,
1)mi piacerebbe sapere cosa ne pensate riguardo la terapia in atto
2)conoscete interazioni tra lactamil e alcol visto che non vorrei privarmi del piacere di un buon bicchiere di vino e sulle avvertenze non c'è alcun riferimento?. scusate la lunghezza per due semplici questioni. vi ringrazio anticipatamente
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Gentile utente
quello che lei descrive sono semplicemente sintomi ansiosi. Se però il suo psichiatra, che, a differenza di noi, è in grado di ascoltarla e soprattutto di osservarla visivamente, ha fatto una diagnosi, sia pur provvisoria, di bipolarità, la sua impostazione terapeutica è ineccepibile. Soltanto non è chiaro perchè e in che modo sono stati cambiati così spesso gli stabilizzatori. Intolleranza? Inefficacia (ma l'efficacia di uno stabilizzatore si valuta su molti mesi a dosaggio congruo).
Cordiali saluti

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#2]
Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Gentile dottore,
grazie per la repentina risposta. Quanto all'oggetto del consulto: lo psichiatra non ha mai fatto una diagnosi di bipolarità (me la risparmio volentieri), ma, come ha provato a spiegarmi,pensa che questo tratto di volubilità del mio carattere, nonostante sia di per sé non patologico, possa aggravare la sindrome ansiosa. Sindrome ansiosa che, come dicevo, si tende a non curare con ssri per tomore (del mio psichiatra) che possa innescare a lungo andare effetti deleteri sul mio umore ballerino.
Per quanto riguarda i farmaci: ne ho cambiati così tanti perché nel mio caso l'ipocondria si sposa alla perfezione con il terrore dei medicamenti: quindi l'ansia sembra aumentare ogni volta che assumo un farmaco invece che diminuire e osservo, forse semplicemente simulo, effetti sgraditi dopo l'assunzione dei medicinali (brutta bestia l'ipocondria). Sospensioni precauzionali quindi.
Da qualche giorno sto assumendo lactamil incrementando la dose settimanalmente. Temo fortemente per gli effetti collaterali di questo farmaco er continuamente mi sembra di avere rush cutanei, unico effetto indesiderato al quale lo psichiatra mi ha esortato a fare attenzione.
Quanto all'interazione con l'alcol, so bene che lei non può assumersi la responsabilità di rispondermi direttamente. Tuttavia volevo solo sapere se con questo farmaco l'alcol, più che con altri con i quali ne è comunque sempre sconsigliato l'uso concomitante, ha interazioni nocive. grazie di nuovo
[#3]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
L'assunzione di alcol è vivamente sconsigliata (come da scheda tecnica dei farmaci che assume).
Cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#4]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Quindi il suo psichiatra non ha fatto diagnosi di bipolarità, ma ha constatato una semplice instabilità dell'umore, per la quale sono ugualmente indicati gli stabilizzatori.
E' vero che in caso di umore instabile gli antidepressivi vanno usati con cautela, ma non sono del tutto controindicati.
Il fatto è che gli SSRI/NSRI (ma anche i triciclici, troppo poco utilizzati dagli psichiatri) non sono soltanto antidepressivi, ma sono anche anti-panico, anti-fobici, anti-ossessivi, ecc. In particolare certi triciclici (come l'amitriptilina e la trimipramina) sono attivi nell'ansia a dosi molto inferiori a quelle necessarie per trattare la depressione; a queste basse dosi il rischio della destabilizzazione dell'umore è molto limitato.
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Ringrazio tutti i professionisti che gentilmente si sono presi cura delle mie richieste. Approfitto solo per una nuova questione probabilmente legata solo alla mia ansia ma che mi turba da una giornata intera. Oggi verso le 12 dopo aver fumato una sigaretta mi è salita una fortissima tensione accompagnata da tachicardia che ancora persiste e che l'alprazolam 0,25 ha solo mitigato. Ho misurato la pressione più volte nell'arco di mezz'ora (media 135-85, piuttosto alta per me). Credete sia il caso di rivolgermi ad un cardiologo? Altra questione (l'ultima giuro), siete a conoscenza di centri dove è possibile avvalersi della psicoterapia in convenzione col SSN. Purtroppo ho dovuto interrompere il percorso con il mio terapeuta a causa della precarietà del mio lavoro di insegnante e ricercatore. Grazie per l'attenzione che mi concedete.
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Attivo dal 2009 al 2010
Ex utente
Difficilmente potete darmi una mano se non vi dico dove: a Roma.
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Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
Può darsi che sia stata solo una coincidenza, ma la nicotina,come la caffeina, incrementano la frequenza cardiaca. La caffeina è assolutamente controindicata in chi soffre di attacchi di panico; per quanto riguarda il fumo di sigaretta, vi è uno studio di qualche anno fa, su un ampio campione di giovani, che è stato diviso in non fumatori, fumatori sotto le 20 sigarette al giorno, e fumatori sopra le 20. Quest'ultimo gruppo è risultato più a rischio per attacchi di panico.
Vorrei infine informarla che se lei avverte spesso tachicardia, e se questa,come avviene di solito, le innesca ansia o gliela aumenta, potrebbe giovarsi di una piccola dose di beta-bloccante, previo consulto cardiologico (il betabloccante di regola fa bene al cuore,ma è meglio avere il nulla-osta dello specialista).
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