Diagnosi differenziale autismo/adhd

Chiedo consiglio in merito al mio percorso diagnostico (che ha avuto esito aspecifico).
In passato avevano già preso in considerazione un percorso di diagnosi che però fu rimandato a causa dell’esordio nel 2016 (12 anni) di una forma grave di OCD.
Ho deciso di intraprendere un percorso diagnostico dopo aver subito bullismo passivo aggressivo all’università per alcuni miei comportamenti ritenuti bizzarri o inopportuni.
Premetto che sono disprassica e disgrafica.
Sono sempre stata una bambina scoordinata e goffa a tal punto da non riuscire a praticare alcuno sport in maniera costante e continuativa.
Ho problemi con l’incontinenza urinaria e nel gioco tendevo ad allineare oggetti nello spazio ed ero (ancora oggi) molto concentrata sui miei sogni ad occhi aperti maladattivi.
Quando sogno devo assolutamente muovermi in cerchio nello spazio per entrare meglio in questo stato immaginativo.
A partire dalle scuole elementari il mio linguaggio si è sviluppato molto velocemente risultando superiore alla norma nell’eloquio e nella lettura.
Anche la memoria è sopra la norma.
Nel periodo dell’infanzia ho cominciato ad amare le categorie di oggetti e nozioni (categorizzo ancora oggi Capitali del mondo, modelli di auto/aerei, mappe geografiche e dei mezzi pubblici) Ho sviluppato poi interessi speciali che ho reso una scienza (anche qui si manifesta la mia tendenza a catalogare).
Sono sempre stata una bambina piuttosto loquace, logorroica e pedante con le persone (infodumping, ho una conoscenza molto vasta grazie alla mia curiosità) ho sempre riscontrato difficoltà a capire le emozioni dell’interlocutore e a cambiare argomento delle mie conversazioni.
Nella comunicazione verbale con l’altro non riesco a cambiare registro linguistico in base al contesto e per quanto riguarda la comunicazione non verbale non riesco a guardare le persone negli occhi o a farmi toccare dalle persone tutte.
Inoltre sono molto teatrale nelle espressioni facciali e nei gesti con le mani.
La gestione del tempo e delle risorse attentive è sempre stata alterata e inadeguata.
Non so ancora prendermi cura di me stessa e dei miei oggetti.
La procrastinazione è sempre stata una gravissimo problema.
A scuola non ho mai imparato a studiare o a prendere appunti, la mia attenzione era scarsa ma sono comunque riuscita ad eccellere in quell’ambito senza alcun tipo di sforzo.
Sono tricotillomane.
Di recente mi sono sottoposta ai test del IQ, test dai quali è emerso un deficit nella memoria di lavoro importante e al test ADOS.
La neuropsichiatra infantile mi ha diagnosticato la presenza di un disturbo del neurosviluppo ma non riesce a specificare quale perché non rientro secondo lei pienamente nei criteri diagnostici di un disturbo specifico.
Inoltre ha parlato anche di tratti disfunzionali della personalità del cluster A e B ma sempre niente di patologico.
Mi conviene intraprendere un nuovo percorso diagnostico oppure con la mia sintomatologia è possibile avere una diagnosi tanto aspecifica?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Non serve fare un altro percorso diagnostico

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Utente
Utente
Buongiorno dottore, la ringrazio infinitamente per la rapida risposta alla mia richiesta d’aiuto.

Nei casi tanto aspecifici come il mio mi sa dire come procedere? Purtroppo il dolore e il disagio sopratutto nelle interazioni sociali e nella gestione della mia persona e del tempo è davvero troppo e non avendo una diagnosi certa non so quale percorso terapeutico scegliere.
Sono stata in psicoterapia per molti anni in passato (5 anni) e sono sempre stata molto resistente al trattamento. Adesso mi è stato proposto di iniziare un nuovo percorso data la consapevolezza riguardo al mio funzionamento ma avendo investito tanto tempo e denaro nella terapia che non ha sortito alcun effetto mi chiedevo quale fosse la terapia più adatta a me o se esistesse una seconda possibilità di scelta.
Bullismo

Il bullismo comprende una serie di comportamenti violenti intenzionali di tipo fisico o verbale ripetuti nel tempo nei confronti di una determinata persona. Si può manifestare anche in modo virtuale online e sui social network (cyberbullismo).

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