Il gabapentin è un farmaco sicuro a medio lungo termine?

Oggi sono stato dal mio psichiatra di riferimento ed ha deciso di NON continuare con l'Olanzapina e di restare esattamente con la terapia post ricovero perchè vede dei miglioramenti e perchè secondo lui questo non è un momento dove è saggio fare cambi di terapia.


Un approccio che condivido in parte perchè cambiare tanto per cambiare si rischia solo di fare casino ed io in questo momento ho bisogno di routine di stabilità.


Però gli ho mostrato le mie preoccupazioni sul Gabapentin da 900 mg che è un dosaggio abbastanza alto ed i dubbi su possibili effetti cognitivi negativi che mi ha insinuato una psichiatra americana che era quella che spingeva per l'Olanzapina.


Io effettivamente attualmente da un po' di tempo a questa parte ho problemi di concentrazione e a richiamare le cose diciamo che sono "un po' rinco" ma ho 43 anni non dovrei essere assolutamente rinco.


In linea di massima questo rincoglionimento e lentezza dovrebbe essere legato principalmente alla malattia depressiva che sto curando con lentezza e molta fatica.


Però una psichiatra americana mi ha messo la pulce nell'orecchio che sarebbe meglio sostituire il Gabapentin con l'Olanzapina perchè il Gabapentin potrebbe causare alla lunga decadimento cognitivo un po' come le benzodiazepine perchè è un gabaergico.

Almeno lei dice che negli Stati Uniti viene poco utilizzato per questo motivo.


A me ha spaventato il fatto che ogni volta che vado in farmacia mi ritirano la ricetta perchè c'è il Gabapentin e allora da depresso ansioso ed ipocondriaco mi chiedo madonna cosa sto assumendo?


Su internet viene fuori qualcosa come una ricerca di Taiwan che il Gabapentin può favorire la demenza.


Però come mi ha insegnato il buon Pacini molte ricerche dicono tutto il contrario di tutto e io non ho gli strumenti per saperle valutare.


Quindi volevo chiedere al dottor Pacini se il Gabapentin è un farmaco sicuro e l'associazione che ha fatto la psichiatra americana con le Benzodiazepine è sbagliata.

Il mio psichiatra sostiene che è tra i farmaci più sicuri e collaudati in circolazione.


Io personalmente quando assumo il Gabapentin non sento nessuna differenza rispetto a prima di assumerlo non è come una Benzodiazepina che ti toglie l'ansia al volo ma ti "ubriaca" un po'.


Però la mia preoccupazione è a mediolungo termine dato che ho problemi cognitivi e di memoria quasi sicuramente imputabili alla patologia che sto trattando non vorrei mai peggiorare la situazione.

È abbastanza risaputo che le benzodiazepine in cronico la peggiorano al contrario degli antidepressivi che hanno mostrato effetti pro cognitivi e neuroprotettivi e infatti non ho paura ad assumerli.


Mentre sto Gabapentin come si colloca da questo punto di vista cosa dice la ricerca scientifica a riguardo?


900 mg di Gabapentin sono un dosaggio sicuro come e più di 2 bicchieri di vino rosso al giorno e non può in alcuna maniera avermi causato problemi cognitivi attribuibili invece alla depressione maggiore ricorrente?


Grazie.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"900 mg che è un dosaggio abbastanza alto "
No, se mai basso.
"900 mg di Gabapentin sono un dosaggio sicuro come e più di 2 bicchieri di vino rosso al giorno " non saprei perché fare un paragone del genere, su che piano.


"A me ha spaventato il fatto che ogni volta che vado in farmacia mi ritirano la ricetta perchè c'è il Gabapentin " - e perché ? non ha chiesto al farmacista come mai, visto che la ricetta le serve ?


Ha un'ipocondria da trattare. Ancora propone invece i suoi timori come se fossero sintomi. Le letture fatte non hanno alcuna utilità, se non le avesse fatte si gestirebbe in maniera molto più semplice e rapida.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Che io ho un problema di ipocondria non c'è dubbio lo ho da prima dei 18 anni e prima del mio primo episodio ansioso depressivo...

Lei pensi che quando avevo 15 anni ero andato a prostitute con degli amici mi ero divertito ma senza nemmeno avere un rapporto completo ed ero andato in fissa per settimane di essere sieropositivo(quindi asintomatico) e quando ho avuto il responso dell'esame negativo è stato uno dei giorni più felici della mia vita perchè già mi sentivo condannato a morte.
Poi in futuro a prostitute ci sono andato poche ma altre volte da più adulto e non mi sono mai fatto tutte ste menate ovviamente usando le precauzioni.

Provi a pensare l'ipocondria che posso avere quando la componente ansiosa della mia depressione mi fa sentire addosso dei sintomi di percezione fisica orribili ed invalidanti che vanno dalla rigidità psicomotoria muscolare,all'ottindimemto emotivo e cognitivo a dolori sparsi per tutto il corpo di diversa intensità a volte poco sopportabili.Non è un bel vivere e anche se razionalmente sai che non sono causati da una malattia periferica o neurologica grave ma da una malattia psichiatrica ereditaria da parte paterna ricorrente quando li provi ti destabilizzano talmente tanto che è impossibile non essere ipocondriaci almeno riguardo alla malattia mentale e le sue cure quando non fanno effetto o peggiorano "apparentemente" la situazione.

Quando sto bene perchè ci sono lunghi periodi che sono tornato a stare bene non ero per nulla ipocondriaco anzi quasi mi dimenticavo di avere una malattia da tenere costantemente sotto controllo da parte di uno specialista.

Io non so come si può curare l'ipocondria certo stressarsi leggendo cose mediche che faccio fatica a comprendere è benzina sul fuoco.
Però lei mi è stato di aiuto quando mi ha spiegato come funziona la ricerca scientifica infatti sul Gabapentin ho scoperto uno studio successivo che smentisce categoricamente quello precedente ed anzi rimarca quanto il Gabapentin sia una molecola sicura e protettiva per il cervello cosa che mi ha rincuorato.

E nonostante le mie paure rimanevo aderente alla terapia nella speranza di stare meglio un giorno come è successo in passato.

Però davvero non saprei come curare la mia ipocondria che ho fin da piccolo mi ha sempre destabilizzato sentir parlare di morte e di malattie in periodi in cui non soffrivo di nulla.
Ricordo che mi aveva traumatizzato la visione di un film di un bambino leucemico di nome Ben che si era costruito la propria tomba.

Ho sempre avuto paura della morte la paura di finire intrappolato in una tomba e rendermi conto di tutto oppure di finire nella divina commedia di Dante che ho sempre immaginato come un posto noioso per i buoni e tetro per i cattivi.

Poi anche li quando sto bene sono più possibilista anche sull'aldilà faccio pensieri diversi meno tragici sulla morte.

Pacini lei è uno psichiatra in fondo lo sa bene che le malattie psichiatriche sono delle vere e proprie malattie del cervello magari tra le meno gravi e curabili ma altamente invalidanti e con possibilità di recidiva e familiarità diffusa.Ed è un classico che chi soffre di somatizzazioni di vario genere ad una certa stremato dica cosa cavolo mi succede?

Comunque ripongo la massima fiducia nei suoi confronti e nel suo lavoro di divulgazione perché spesso mia ha aiutato a ragionare meglio da una prospettiva diversa.

Però bhò per guarire dall'ipocondria non saprei come dovrei diventare un fervido credente magari in una religione culturalmente non sottomessa e punitiva tipo i vichinghi che finivano a bere birra nel Valalalla

E tra i miei amici maschi almeno un buon 50% sono ipocondriaci ma la depressione è un'altra cosa un po' più seria ed invalidante dell'ipocondria.

Poi volevo farle una domanda tecnica oggi la depressione si tiene a bada si cura come tante altre malattie che colpiscono diversi organi.
Secondo lei con lo stato della ricerca scientifica ed il boost dell'intelligenza artificiale io che ho 43 anni potrei fare in tempo a vedere una guarigione definitiva?
Sarebbe per me l'evento più emozionante della mia vita una svolta epocale.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Capisco, ed è la peggiore domanda che si possa porre in questo momento.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Ma la peggiore domanda da un punto di vista psicologico per come sono messo oppure una domanda del cavolo al quale nessuno neanche il più esperto in materia può dare una stima realistica?

Perchè io non capisco mai se lei evade le mie domande perchè sa che si sta rapportando con uno con problemi psichici oppure la sua era una risposta genuina per dirmi che era una domanda del piffero a cui nessuno sarebbe in grado di rispondere...

Lei lascia sempre quella suspance come se sapesse ma non vuole rispondere non mi riferisco all'ultima domanda ma in generale.

Comunque purtroppo stasera sto peggio del solito ho dormito poco e male ieri sera sono davvero stufo di sti sbalzi d'umore ormai da troppi mesi non capisco perchè gli psichiatri insistano con terapie che non mi fanno più effetto.

Quasi quasi mi verrebbe voglia di provare a mollare qualsiasi farmaco e vedere come mi sento.
Da una parte ho paura di stare malissimo dall'altra invece ho la curiosità di vedere come reagirebbe il mio cervello.

Lei qualche tempo fa in base alle descrizioni diceva che forse l'antidepressivo in questo momento non è la terapia cardine e anche a me è venuto questo dubbio.

Non ci sto capendo più nulla ci sono giornate che non sto ancora bene ma mi sento più tranquillo più ottimista sulla strada giusta e altre dove faccio 3 passi indietro ma ormai sta cosa va avanti da mesi e non è minimamente legata a fattori esterni.
Anzi prima cercavo di concentrarmi su quali fattori esterni potevano portarmi a miglioramenti o peggioramenti ora ho capito che è come tirare una monetina poi ormai le mie ansie le conosco tutte ma non posso sottrarmi perchè sennò tiro scemi tutti.

Un giorno sono propositivo e contento di partire per le vacanze con la famiglia e gli amici

Un giorno vorrei passare l'estate con mia zia che mi lascia in pace tutto il giorno dove non ho nessuna responsabilità e riesco a rilassarmi di più.

Un giorno vorrei andare in una casa di cura privata per non avere più stimoli con il mondo esterno finchè non mi riprendo seriamente in maniera stabile per tanti giorni di fila.

Ma non è che lo faccio apposta è che proprio l'umore mi cambia cosí repentinamente i giorni che sto meglio faccio programmi vedo le cose più affrontabili poi altri giorni mi pesa tutto vorrei scappare da tutto e tutti ma senza motivo.

Però a una certa inizio a provare un senso di vergogna ad esternare le mie emozioni perchè ormai ho preso degli impegni che non sono nemmeno così duri anzi sono andare in vacanza con la mia famiglia che sanno pefettamente che non sto bene che ho sti alti e bassi repentini e non mi chiedono di fare chissà cosa eppure io passo dall'idea di fare una vacanza rilassante con loro a voler fuggire da mia a zia o addirittura andare in una clinica privata per tutto il tempo necessario.

Ma cosa mi sta succedendo?
Sono io e la malattia che ho sempre avuto?
È variata la malattia o è l'antidepressivo Duloxetina 120 mg che è troppo alto?

In passato dal 1999 al 2017 mi hanno sempre detto che soffrivo di un disturbo d'ansia con forti somatizzazioni e che la mia depressione era reattiva e che non mi potevano curare con dosaggi da depressione.

Nel 2024 ho trovato una psichiatra con la faccia da strega che ha deciso di curarmi come se avessi una depressione grave con dosaggi doppi/tripli di antidepressivi rispetto a tutta la mia storia psichiatrica.

Post ricovero vado da uno psichiatra bravissimo che però mi fa solo psicoterapia e non si azzarda a cambiarmi la cura perchè casualmente mi vede nei giorni in cui sto meglio.

Caro Pacini se fossi suo figlio in un momento del genere cosa mi direbbe?
Di andare da un'altro psichiatra per rivedere la terapia oppure di stare più tranquillo stringere un po' i denti ed avere fiducia nel mio psichiatra?

Attualmente prendo da oltre 2 mesi 120 mg di Duloxetina e 900 mg di Gabapentin.

Per 7 mesi ho preso prima solo 100 mg di Fluvoxamina e 300 mg di Gabapentin per 2 mesi ed è stato il periodo che son stato meglio.

Poi per un maledetto viaggio di lavoro da solo negli Usa ho avuto attacchi fortissimi d'ansia per 5 giorni di fila fullday poi ho fatto l'errore di farmi ricoverare e mi hanno messo in mano ad una strega che mi ha raddoppiato la Fluvoxamina a 200 e abbassato il Gabapentin a 200 da li è stato un inferno fino a un ricovero di un mese dove mi hanno portato la Fluvoxamina a 350 e poi il cambio con la terapia attuale che va un po' meglio ma non più di tanto.

Ma se abbassassi l'antidepressivo prima a 90 e poi a 60 mantenendo il Gabapentin a 300 non è che torno più stabile con meno ansia?
C'ho una vacanza lunga davanti vorrei passarmela un po' meglio di così.

Non potrebbe essere che l'antidepressivo è troppo alto?
[#5]
Utente
Utente
Scusi volevo dire di abbassare l'antidepressivo da 120 a 60 passando per 90

Ma mantenendo il Gabapentin a 900 che stabilizza.

Perchè così non posso andare avanti con sti sbalzi repentini e sta irrequietezza.

Ma poi è chiaramente senza motivo perchè 3 giorno penso grigio tendente al bianco e 3 giorni penso nero.

Vado avanti così da 6 mesi e l'unica anomalia è che da Gennaio mi hanno pompato di antidepressivi rispetto alla mia storia psichiatrica.

Adesso va un po' meglio perchè forse ho anche 900 mg di Gabapentin non prendo più le benzodiazepine quindi non ho il rebound e l'ansia è più gestibile e poi con la psicoterapia sto imparando a non prendermela con mia moglie come se potesse risolvermi tutti i miei problemi ed e lei è molto più comprensiva con me.

Il problema è che di fondo resto molto irrequieto molto instabile,dormo male.

E l'unica cosa che mi viene in mente è che in questi mesi mi hanno bombardato di antidepressivi come dosaggi.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"Ma la peggiore domanda da un punto di vista psicologico per come sono messo oppure una domanda del cavolo al quale nessuno neanche il più esperto in materia può dare una stima realistica?"

Nessuna delle due cose. Queste due ipotesi che fa derivano dalla rigidità con cui si fissa che ne esce ponendosi domande. Lasci perdere questa strategia, è solo un sintomo del suo problema, non è una strategia da cavalcare.

"Lei lascia sempre quella suspance come se sapesse ma non vuole rispondere non mi riferisco all'ultima domanda ma in generale."

Questo è un passo indietro, invece lo aveva capito ma lo rifiuta. E con questa frase arriva a diffamare pubblicamente. Non si permetta.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini