Delirium in anziano

Buongiorno
Volevo chiedere un consulto per mia madre 80 anni.


Tre mesi fa si è rotta una spalla in seguito a un incidente domestico da cui si stava riprendendo bene dopo un inizio molto doloroso ma lunedì sera ha avuto un episodio sincopale che ha richiesto ricovero in PS per sospetta TIA.


Dalla TAC alla testa non è stato però rilevato nulla di nuovo ma confermata una diffusa ipodensità della sostanza bianca biemisferica da sofferenza vascolare cronica, problema già rilevato 7 anni fa che le dava solo qualche lievissimo problema di memoria senza inficiarne in alcun modo le capacità cognitive o l'indipendenza.


La neurologa ha quindi concluso che fosse un caso di picco pressorio (aveva 195 di massima) unito a disidratazione e lieve deficit cognitivo.


Dimessa dal PS è però da allora in uno stato di grave confusione mentale, confonde i sogni con la realtà, ha grosse difficoltà di memoria soprattutto a breve termine, ha momenti di grande prostrazione alternati ad altri di allegria, ripete sempre le stesse domande, pensa che persone morte siano vive ecc... a tratti recupera lucidità e memoria quasi completamente ma poi purtroppo torna nello stato precedente.

Il geriatra che l'ha visitata ieri ha detto che è in uno stato di Delirium che potrebbe essere stato causato o dallo shock o dalla somministrazione di 10 mg di Diazepam che le hanno dato per calmarla (e che lui considera molto sconsigliato per un paziente nelle sue condizioni vascolari), o da un danno neurologico non rilevato o da un'insieme delle cose.


Ha prescritto vari esami tra cui una ripetizione della TAC non appena fosse possibile senza stressare la paziente
mentre aumento dei farmaci contro l'ipertensione era già stata fatta due giorni prima dal ns medico.


Aggiungo che da martedì la situazione è leggermente migliorato ma permane in uno stato di confusione preoccupante.


Ovviamente in famiglia siamo molto preoccupati della situazione e chiedevo quale può essere il decorso visto lo stato attuale.


Ringrazio anticipatamente per le risposte.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.5k 1k 63
In questo momento si deve attendere che la situazione si stabilizzi per poi fare altre valutazioni.

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Utente
Utente
Ma potrebbe essere stato effettivamente il sedativo a ridurla così?
Perché soprattutto i primi giorni sembrava proprio in una specie di trip....
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.1k 999 248
Forse un evento acuto recente che ha prodotto uno scompenso su una base già compromessa. Intendo di tipo vascolare.
In queste condizioni non necessariamente c'è spazio per somministrare qualcosa potendone poi misurare gli effetti.
Che il valium abbia "prodotto" in maniera persistente il quadro mi pare improbabile.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
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Grazie per la risposta,
Conviene quindi procedere quanto prima con una nuova tac?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.1k 999 248
Sugli accertamenti seguite quello che vi indicano. Il senso di questi accertamenti non è per forza quello di avere poi una cifra per decidere. Se si confermasse un danno vascolare, con un'aggiunta recente, le cose più che altro dipenderebbero dall'evoluzione attuale. Finché la situazione è grossolanamente alterata, e lo è su base vascolare, può darsi che i medici attendano. Anche perché poi farmaci sedativi o antipsicotici possono peggiorare aspetti motori, o cardiorespiratori, quindi la situazione è delicata.

Dr.Matteo Pacini
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