Relazione con una donna di 50 anni in menopausa da 5
ho da qualche mese una relazione con una donna di 50 anni in menopausa da 5.
ne sono fortemente innamorato e vorrei avere informazioni per poterla aiutare o comunque per comprendere meglio quali comportamenti adottare per darle il meglio:
le hanno prescritto per la menopausa alcuni psicofarmaci che lei assume da 5 anni.
alprazolam, topamax e rivotril.
vorrei capire se la cura è appropriata?
o se per caso la terapia non sia stata data per altri motivi?
comunque sembrano non fare effetto.
nonostante il topamax, durante la notte, quasi come una sonnambula si alza per svuotare il frigo in particolare di dolci. lei sostiene che la menopausa porta atteggiamenti bulimici.
inoltre ha continui stati ansiosi e cambia spesso umore.
mi sembra che abbia rappori umani un pò distorti:
spesso scarica su di me i litigi con altre persone;
nei miei confronti ma anche di altre persone cambia repentinamnte atteggiamenti ( da aggressivi a pacifici e sottomessi) e spesso agisce sui sensi di colpa altui;
mantiene rapporti con 2 ex compagni ma non sono nè amorosi nè di amiciza: in particolare sono dovuti ad atteggiamenti di rivalsa che probabilmente loro interpretano come tattiche per ingelosirli e non se ne distaccano. tende inoltre sostanzialmente a controllarli ma in maniera velata e quasi suadente con uno, pretendendo dall'altro che si prenda cura dei cani che in passato avevano in comune o che dorma in casa sua quando noi 2 dormiamo fuori e questi era il suo mantenuto più giovane di lei.
tutto ciò comunque in maniera trasparente anzi pretendendo la mia complicità.
spesso ripete più volte nell'arco della stessa giornata il racconto di un episodio a lei avvenuto, si cimenta in lunghi monologhi e non la si può contraddire. non riesce a recidere i rapporti, nei miei confronti, temendo che io non sia più innamorato a causa dei suoi disagi talvolta mi minaccia di denunciarmi per molestie oppure mi fa venire i sensi di colpa, il tutto per tenermi legato a lei non accorgendosi che non ho intenzone di scappare.
rimane spesso chiusa in casa(la sua tana) insieme ai suoi cani ed o affianco a lei a guardare la tv.
sostiene di praticare attività sindacale ma in realtà è molto raro che se ne occupi ma se ne vanta.
in tutto questo, in questi 3 mesi ha trovato spazio anche l'amore e reciprocamente, ci sono stati momenti di affettuosità reciproca e qualche volta anche di buona intimità anche se rari perchè non sono la mia priorità in questo momento e ciò mi fa capire di restare. in ogni caso mi riferisce di essere attratta dalla mia dolcezza ma anche spaventata e quindi inizia a maltrattarmi.
ultimamente e perchè non sono un esperto ho avuto anch'io atteggiamenti poco lucidi e lei mi accusa di essere bipolare o schizzofrenico e che non si fida di me.
sostiene di essere seguita da uno specalista di un'altra città con cui tiene consulti telefonici a cui io non assisto e rifiuta un consulto nella nostra città.
continuo ad amarla ma vorrei consigli pratici.
ne sono fortemente innamorato e vorrei avere informazioni per poterla aiutare o comunque per comprendere meglio quali comportamenti adottare per darle il meglio:
le hanno prescritto per la menopausa alcuni psicofarmaci che lei assume da 5 anni.
alprazolam, topamax e rivotril.
vorrei capire se la cura è appropriata?
o se per caso la terapia non sia stata data per altri motivi?
comunque sembrano non fare effetto.
nonostante il topamax, durante la notte, quasi come una sonnambula si alza per svuotare il frigo in particolare di dolci. lei sostiene che la menopausa porta atteggiamenti bulimici.
inoltre ha continui stati ansiosi e cambia spesso umore.
mi sembra che abbia rappori umani un pò distorti:
spesso scarica su di me i litigi con altre persone;
nei miei confronti ma anche di altre persone cambia repentinamnte atteggiamenti ( da aggressivi a pacifici e sottomessi) e spesso agisce sui sensi di colpa altui;
mantiene rapporti con 2 ex compagni ma non sono nè amorosi nè di amiciza: in particolare sono dovuti ad atteggiamenti di rivalsa che probabilmente loro interpretano come tattiche per ingelosirli e non se ne distaccano. tende inoltre sostanzialmente a controllarli ma in maniera velata e quasi suadente con uno, pretendendo dall'altro che si prenda cura dei cani che in passato avevano in comune o che dorma in casa sua quando noi 2 dormiamo fuori e questi era il suo mantenuto più giovane di lei.
tutto ciò comunque in maniera trasparente anzi pretendendo la mia complicità.
spesso ripete più volte nell'arco della stessa giornata il racconto di un episodio a lei avvenuto, si cimenta in lunghi monologhi e non la si può contraddire. non riesce a recidere i rapporti, nei miei confronti, temendo che io non sia più innamorato a causa dei suoi disagi talvolta mi minaccia di denunciarmi per molestie oppure mi fa venire i sensi di colpa, il tutto per tenermi legato a lei non accorgendosi che non ho intenzone di scappare.
rimane spesso chiusa in casa(la sua tana) insieme ai suoi cani ed o affianco a lei a guardare la tv.
sostiene di praticare attività sindacale ma in realtà è molto raro che se ne occupi ma se ne vanta.
in tutto questo, in questi 3 mesi ha trovato spazio anche l'amore e reciprocamente, ci sono stati momenti di affettuosità reciproca e qualche volta anche di buona intimità anche se rari perchè non sono la mia priorità in questo momento e ciò mi fa capire di restare. in ogni caso mi riferisce di essere attratta dalla mia dolcezza ma anche spaventata e quindi inizia a maltrattarmi.
ultimamente e perchè non sono un esperto ho avuto anch'io atteggiamenti poco lucidi e lei mi accusa di essere bipolare o schizzofrenico e che non si fida di me.
sostiene di essere seguita da uno specalista di un'altra città con cui tiene consulti telefonici a cui io non assisto e rifiuta un consulto nella nostra città.
continuo ad amarla ma vorrei consigli pratici.
[#1]
Gentile utente,
mi pare che con questa richiesta lei voglia comprendere delle cose che forse la persona in questione ha deciso di non dirle o forse non conosce lei stessa.
La privacy altrui va sempre rispettata, se ritiene di voler conoscere approfonditamente il problema della sua compagna chieda di accompagnarla alla prossima visita psichiatrica.
Certamente il trattamento prescritto non puo' essere tenuto a lungo senza controlli.
mi pare che con questa richiesta lei voglia comprendere delle cose che forse la persona in questione ha deciso di non dirle o forse non conosce lei stessa.
La privacy altrui va sempre rispettata, se ritiene di voler conoscere approfonditamente il problema della sua compagna chieda di accompagnarla alla prossima visita psichiatrica.
Certamente il trattamento prescritto non puo' essere tenuto a lungo senza controlli.
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 3k visite dal 15/09/2009.
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