Alle spalle alcuni anni con problemi di attacchi di panico con agorafobia
Buongiorno,
ho 28 anni ed ho alle spalle alcuni anni con problemi di attacchi di panico con agorafobia. Durante questi anni ho iniziato ad avere paura di andare in metropolitana, in aereo (preso molte volte in passato senza problemi), in treno e a fare viaggi lunghi in macchina. La paura non era tanto quella del mezzo di trasporto ma la paura dell'allontanamento, del trovarmi in posto lontano, di sentirmi spaesata, costretta in un luogo. Da un anno sono in cura da una psicologa e sicuramente ci sono stati dei netti miglioramenti, riprendo tranquillamente la metro, il treno e per un viaggio breve anche l'aereo proprio a testimoniare che non è la paura del mezzo ma è l'allontanamento che mi crea problemi. In tali occasioni per tranquillizzarmi ho preso delle gocce di lexotan o xanax sotto prescrizione medico di base.
Il mio obbiettivo è quello di riuscire a fare un viaggio lungo, superare anche quest'ultimo scoglio.
La mia domanda quindi è questa: dopo un anno di terapia psicologica comunque con dei buoni risultati, ritenete che una cura farmacologica possa essermi d'aiuto? Considerate che ora riesco a gestire in maniera soddisfacente la quotidianità, il problema si crea solamente per dei viaggi di una certa distanza. Il pensiero ad esempio di scendere da un aereo, e trovarmi all'estero mi terrorizza.
Vi ringrazio per la disponibilità
Cordiali saluti
ho 28 anni ed ho alle spalle alcuni anni con problemi di attacchi di panico con agorafobia. Durante questi anni ho iniziato ad avere paura di andare in metropolitana, in aereo (preso molte volte in passato senza problemi), in treno e a fare viaggi lunghi in macchina. La paura non era tanto quella del mezzo di trasporto ma la paura dell'allontanamento, del trovarmi in posto lontano, di sentirmi spaesata, costretta in un luogo. Da un anno sono in cura da una psicologa e sicuramente ci sono stati dei netti miglioramenti, riprendo tranquillamente la metro, il treno e per un viaggio breve anche l'aereo proprio a testimoniare che non è la paura del mezzo ma è l'allontanamento che mi crea problemi. In tali occasioni per tranquillizzarmi ho preso delle gocce di lexotan o xanax sotto prescrizione medico di base.
Il mio obbiettivo è quello di riuscire a fare un viaggio lungo, superare anche quest'ultimo scoglio.
La mia domanda quindi è questa: dopo un anno di terapia psicologica comunque con dei buoni risultati, ritenete che una cura farmacologica possa essermi d'aiuto? Considerate che ora riesco a gestire in maniera soddisfacente la quotidianità, il problema si crea solamente per dei viaggi di una certa distanza. Il pensiero ad esempio di scendere da un aereo, e trovarmi all'estero mi terrorizza.
Vi ringrazio per la disponibilità
Cordiali saluti
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Gentile Utente,
nell'interesse del paziente la diagnosi in ambito psicopatologico deve essere fatta da uno psichiatra; questo per un problema di diagnosi differenziale, quindi se non l'ha ancora fatto si rivolga allo specialista competente, nella stessa sede verrà valutata l'opportunità di una terapia farmacologica,
Cordiali Saluti
nell'interesse del paziente la diagnosi in ambito psicopatologico deve essere fatta da uno psichiatra; questo per un problema di diagnosi differenziale, quindi se non l'ha ancora fatto si rivolga allo specialista competente, nella stessa sede verrà valutata l'opportunità di una terapia farmacologica,
Cordiali Saluti
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 1.8k visite dal 15/09/2009.
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