Disturbo ansia

Buona sera Gentili Medici
Sono un uomo di 58 anni e da ben 34 anni soffro di disturbi d’ansia di vario genere ma soprattutto di tipo ossessivo senza compulsioni o rituali.
Da 34 anni sono in cura con psicoterapia e farmacoterapia, saltuariamente poiché i miei disturbi si presentano in maniera ciclica ma non costanti ovvero trascorro periodi di malessere alternati da periodi di moderato benessere.
La psicoterapia, su base analitica più che cognitivo comportamentale, mi è stata di aiuto poiché mi ha fatto capire le ragioni del mio malessere legate soprattutto alla mia infanzia e allo sviluppo di una personalità ansiosa, fragile, insicura, paurosa e con un IO genitore molto incisivo e strutturato.
Con il mio terapeuta abbiamo lavorato molto ma con pochi risultati nonostante sia per me una figura importante soprattutto nei momenti di forte disagio.
La terapia farmacologica è stata sempre costituita da zoloft 50 mg associata a lievi dosaggi di ansiolitico soprattutto nella fase iniziale dell’antidepressivo per smorzare gli effetti collaterali della troppa attivazione del farmaco.
In 4/5 mesi il farmaco risultava efficace e il mio medico iniziava a ridurlo sino ad interromperlo per 1 / 2 anni per poi riprenderlo a causa di ricadute.
Nel 2020 ho ripreso la terapia, con altro specialista, e ho assunto inizialmente zoloft da 50 per poi incrementare a 100 mg.
Nell’arco di quasi due anni mi sentivo rinascere per cui si è deciso di sospendere gradualmente.
Nel 2023 la ricaduta e ripreso inizialmente zoloft da 50 per poi passare a 100 mg dallo scorso Gennaio.
Sto meglio ma non decisamente bene.
Ho giorni si e giorni no e questo mi preoccupa non poco.
Perché prima con 50 mg stavo subito bene e adesso neanche 100 mg mi aiutano?
Chiedo al mio specialista ma non si sa dare delle spiegazioni se non attribuendo il tutto all’avanzare dell’età.
E’ possibile che l’associazione con alcol moderato sia la causa.
Amo il vino e qualche drink con amici occasionalmente.
Con gli antidepressivi ho ridotto a mezzo bicchiere di vino ai pasti e, occasionalmente, un amaro o una grappa.
Sono piaceri della vita che, soprattutto dopo giornate intense di lavoro e con il mio umore basso per via dell’ansia costante, li reputo fondamentali ma conosco benissimo le controindicazioni in associazione con i farmaci.

Grazie anticipatamente per i Vs riscontri
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Anche se il disturbo si presenta in modo periodico la terapia non andrebbe interrotta nei periodi intercorrenti,

L’utilizzo di alcol va limitato in quanto il farmaco utilizza la stessa via metabolica.

È possibile considerare anche altre terapie da utilizzare in modo continuo.

È opportuno evitare ulteriori ricadute

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Utente
Utente
Buongiorno Dr Ruggero

Grazie per il suo riscontro

Quale altra terapia sarebbe più efficace? La cura andrebbe fatta "a vita'?
Per questo tipo di patologia esiste una guarigione oppure una cura che riduce la gravità della sintomatologia e quindi permettere di conviverci?
Limitare l'assunzione di alcol a cosa si riferisce?
Per ultimo, l'assunzione di alcol in maniera moderata potrebbe aggravare il disturbo d'ansia?

Capisco che son troppe domande ma le sarei grato ricevere suo riscontro. Grazie
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