La mia ragazza è depressa e vorrei aiutarla, ma non so come
Come da titolo la mia ragazza è depressa e sto cercando di aiutarla.
Sto scrivendo qui perché sono davvero molto preoccupato e non vorrei che la cosa possa peggiorare ulteriormente...
Vorrei tanto che iniziasse un percorso per il suo benessere, ma fino ad ora anche se ha preso in considerazione di farlo "non riesce" a prendere la decisione.
Tra i motivi per cui non riesce c'è anche un ricordo negativo riguardo una psicologa da cui andò per 1-2 sedute nell'adolescenza.
Io per ora sto tentantando di farle sentire la mia presenza, dicendole che non è sola e che ci sono io con lei per aiutarla a risolvere il come si sente.
Purtroppo la situazione si aggrava anche e in buona parte per colpa della madre, che continua a darle delle pressioni psicologiche, insieme a varie cose per cui sarebbero troppo lunghe da raccontare.
Lo so che non è una situazione semplice e non c'è molto da consigliare, ma vi prego vorrei un aiuto.
Non so più che fare.
Sto scrivendo qui perché sono davvero molto preoccupato e non vorrei che la cosa possa peggiorare ulteriormente...
Vorrei tanto che iniziasse un percorso per il suo benessere, ma fino ad ora anche se ha preso in considerazione di farlo "non riesce" a prendere la decisione.
Tra i motivi per cui non riesce c'è anche un ricordo negativo riguardo una psicologa da cui andò per 1-2 sedute nell'adolescenza.
Io per ora sto tentantando di farle sentire la mia presenza, dicendole che non è sola e che ci sono io con lei per aiutarla a risolvere il come si sente.
Purtroppo la situazione si aggrava anche e in buona parte per colpa della madre, che continua a darle delle pressioni psicologiche, insieme a varie cose per cui sarebbero troppo lunghe da raccontare.
Lo so che non è una situazione semplice e non c'è molto da consigliare, ma vi prego vorrei un aiuto.
Non so più che fare.
[#1]
In assenza di diagnosi ma nel sospetto che possa essere depressione, e in presenza di una situazione di disagio della persona, questa va valutata, e a diagnosi confermata ci sono delle cure da seguire. Pretendere che la persona depressa abbia iniziativa verso le cure è contraddittorio, spesso sono i familiari che portano le persone depresse in cura.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Capisco che la depressione debba essere diagnosticata da un professionista ed è quello che vorrei fare, ma situazioni come: crisi di nervi, pensieri suicidi, ansia, difficoltà a dormire, sensazione di solitudine molto forte, difficoltà a stare da sola a casa e anche altre cose possono essere dei campanelli d'allarme giusto o no?
Detto questo nei momenti in cui riesco a farla sfogare e averla lucida, lei effettivamente vorrebbe iniziare ad andare da un professionista, per quanto per lei possa essere contradittorio, ma non riesce a fare il primo passo, quindi sono qui a chiedere dei consigli e un aiuto.
Convivo con lei da 1 anno e mezzo e stiamo insieme da 5 anni, penso che per quanto legalmente non siamo una famiglia, per noi lo siamo, quindi sto tentando di aiutarla.
Lei dopo aver sentito anche questo ha o non ha dei consigli da darmi per poterla aiutare?
Detto questo nei momenti in cui riesco a farla sfogare e averla lucida, lei effettivamente vorrebbe iniziare ad andare da un professionista, per quanto per lei possa essere contradittorio, ma non riesce a fare il primo passo, quindi sono qui a chiedere dei consigli e un aiuto.
Convivo con lei da 1 anno e mezzo e stiamo insieme da 5 anni, penso che per quanto legalmente non siamo una famiglia, per noi lo siamo, quindi sto tentando di aiutarla.
Lei dopo aver sentito anche questo ha o non ha dei consigli da darmi per poterla aiutare?
[#3]
Mi scusi ma a questo punto è una sua fissazione di doverla aiutare senza considerare le cose che Lei stesso riferisce. Parla di depressione, le si dice quel che ha senso fare, e come se niente fosse chiede consigli su cosa fare. Come se stessimo parlando di una cosa, ma poi questi sintomi sono un altro problema. Sostanzialmente vuole essere protagonista in prima persona e con il consenso dell'altro in una situazione che, se è depressione, non prevede che l'altro sia né completamente consapevole, né collaborativo.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 611 visite dal 15/06/2024.
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