Dipendenza alcolica. Come uscirne?

Buonasera, soffro di depressione maggiore moderata in comorbilità con una problematica correlata ad abuso di alcool (birra e vino).

Per quanto riguarda la depressione, dopo quasi quattro anni di tentativi di terapie farmacologiche, ho finalmente trovato quella giusta.
Ovvero Venlafaxina RP 150 mg la mattina e Quetiapina RP 300 mg la sera, Rivotril in gocce al bisogno.

Sono rinata, ho ripreso a praticare sport ed ho ritrovato il piacere di parlare con le persone.

Il problema rimane però l’alcool e ultimamente sto notando un peggioramento.
Se prima bevevo una volta la settimana, ora sono passata a due, bevo a casa da sola, tre litri di birra in poche ore oppure una bottiglia di vino.

Negli anni ho provato vari farmaci tra cui: Acamprosato (l’unico farmaco che è stato efficace e senza effetti collaterali, mi ha permesso di rimanere sobria per quasi un anno, poi però non ha fatto più effetto), Naltrexone (troppi effetti collaterali), Baclofen (zero effetto).
Ho affrontato due ricoveri più un altro in regime Day hospital.
Ho inoltre provato a seguire gli alcolisti anonimi e terapia di gruppo psico-motivazionale che mi provocavano però l’effetto opposto, uscivo dalle riunioni con la voglia di bere.
Sono inoltre seguita da due anni da una psicoanalista tutte le settimane per terapia cognitiva- comportamentale che un po’ aiuta, ma più sull’aspetto depressivo e ansioso.

La mia domanda è: ci sono altre terapie che posso prendere in considerazione, per parlarne naturalmente con gli psichiatri che mi hanno in cura?


Grazie a chi vorrà leggermi e rispondere,
Saluti.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
La pertinenza di trattamento riguarda il serd competente per territorio e si potrà stabilire se sono presenti nuove tipologie di trattamento

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