Un anno ho iniziato una terapia

Dopo aver assunto diversi farmaci, da circa un anno ho iniziato una terapia di fluoxetina. E' decisamente il farmaco che più mi ha dato benessere, voglia di vivere, mi sento più attiva.
Ha su di me degli effetti collaterali, ansia, tremori e, prima di diminuire la dose (da 20 mg. sono passata a 3/4 di pastiglia suddivisa mezza al mattino e 1/4 a pranzo) facevo dei gesti compulsivi che mi inducevano ad assumere più ansiolitici contemporaneamente.
Ogni emozione anche se piccola mi danno un'ansia incontrollabile.
Da qualche giorno prendo solo mezza pastiglia, ma l'ansia mi accompagna continuamente, sono costretta ad assumere 3 o 4 volte al giorno 25 mg di alprazolam.
Ho dimenticato di precisare che la mia dott.ssa ha provato a darmi delle pastiglie di "lyrica " 75 mg prima di cena, dormivo molto e non mi ha dato molto giovamento, sopratutto perchè mi sono rifiutata di vivere una vita dormendo continuamente.
La mia psichiatra dice che ho una reazione anomala ai farmaci.
Come posso sperare di vivere una vita pseudo normale come adesso senza i suddetti effetti collaterali.
Datemi cortesemente un vostro parere.
Grazie e cordiali saluti
[#1]
Dr. Giuseppe Nicolazzo Psichiatra, Psicoterapeuta 2.2k 80
Gentile Utente,

una terapia cronica con alprazolam è poco razionale, il farmaco andrebbe usato per brevi periodi; ancora più grave l'assunzione di "...più ansiolitici contemporaneamente...".

Dalla sua richiesta emergono due problemi:

1. Bisognerebbe capire se i disturbi da lei lamentati sono effetti collaterali o sintomi.

2. Una terapia per l'ansia andrebbe impostata su altri farmaci.

Per ambedue deve fare riferimento allo psichiatra che la sta curando,

Cordiali Saluti

Dr G. Nicolazzo
Specialista in Psichiatria
Psicoterapeuta

[#2]
Dr. Vassilis Martiadis Psichiatra, Psicoterapeuta 7.3k 161
Gentile utente,
concordo con il collega nel credere che una terapia per problemi depressivi associati ad ansia, potrebbe giovarsi di farmaci diversi dalla fluoxetina, che per il suo profilo recettoriale può risultare "attivante" rispetto ad altri antidepressivi. Credo che sia necessario un chiarimento diagnostico e la valutazione della risposta alla terapia attuale. Le terapie che non sono efficaci o che danno problemi di tollerabilità possono essere modificate segnalandolo allo specialista.
cordiali saluti

Dott. Vassilis Martiadis
Psichiatra e Psicoterapeuta
www.psichiatranapoli.it

[#3]
Dr. Paolo Carbonetti Psichiatra, Psicoterapeuta 3.8k 221
D'accordo con i due colleghi.
Aggiungo che l'idea della sua specialista di aggiungere il Lyrica era ottima, non tanto per l'effetto anti-ansia quanto per quello di stabilizzazione dell'umore. Ne riparli con la dottoressa; se il Lyrica le dava fastidio ci sono molte altre alternative.
Saluti

Dr. Paolo Carbonetti
Specialista in Psichiatra
Specialista in Psichiatria Forense
Viterbo-Terni-

[#4]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Qual'è stata la sua diagnosi esatta ? Perchè descriveva l'assunzionen di 3-4 ansiolitici per contrastare ansia e tremore come "gesti compulsivi" ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#5]
Utente
Utente
Ringrazio moltissimo tutti.
Vorrei rispondere al Dr. Pacini. La diagnosi esatta risale a circa 20 anni fa quando mi è stata diagnosticata una depressione bipolare. Ho anche avuto diversi episodi di tentativi di suicidio.L'ultimo risale al 2005.
Inizialmente mi hanno dato la paroxetina più una pastiglia di deniban e con questa cura ho passato 3 anni a dormire continuamente. Non avevo certamente ansia, però non era vita, sono inoltre ingrassata molto, così non ero depressa ma avevo uno stato psicologico che assomigliava molto alla depressione.
Su consiglio del medico di base ho chiesto di cambiare cura, allora in quell'occasione mi hanno dato la fluoxetina.
Finalmente mi sentivo di nuovo felice, piena di voglia di vivere, pero 20 mg mi dava euforia, ansia esagerata e questo impulso a prendere una dopo l'altra pastiglie di alprazolam con l'intenzione di mettere a tacere questa smania. Sono finita al pronto soccorso e mi hanno prescritto il Tegretol in dose massiccia, prima me l'hanno ridotta, poi mi hanno dato il tipo CR,alla fine
il risultato è stato comunque quello di dormire , non avevo voglia di fare più nulla, ore e ore davanti al televisore, mancanza di concentrazione, difficoltà alla guida..........insomma alla fine mi ha ridato la fluoxetina.
L'evoluzione successiva è quella che ho scritto all'inizio.
Sto bene,sono dimagrita, ma sto impazzendo per l'ansia .
Sono veramente disperata.
Troverò pace?
Grazie veramente di cuore per i consigli.
[#6]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

sinceramente era la prima impressione che avevo avuto, per l'abbinamento antidepressivo e incremento dell'uso di ansiolitici.
Il tegretol non si somministra in dosi massicce, esiste una guida per decidere le dosi per bocca sulla base del dosaggio del farmaco stesso nel sangue. Non si va "a occhio", voglio dire.
La depressione bipolare in realtà è un termine improprio, è il disturbo bipolare.
Studi a lungo termine disponibili non 20 anni fa indicano che il mantenimento con soli antidepressivi non è una buona soluzione, perché aumenta la frequenza degli episodi e di alcuni atti impulsivi ad essi associati, soprattutto episodi depressivi agitati.
Per questo di solito con questa diagnosi si cerca di impostare una terapia con stabilizzatori dell'umore più o meno altri farmaci, tra cui gli antidepressivi.
Il lyrica è uno di questi stabilizzatori, anche se non è adatto per le forme "maggiori" di bipolarismo, perché non vi sono dati che indichino una sufficiente efficacia nel prevenire le fasi di agitazione. Inoltre in questo caso sarebbe associato ad un farmaco che potenzialmente può indurle, cioè fluoxetina.

La terapia andrebbe impostata coerentemente con la diagnosi di disturbo bipolare. Di quale sottotipo di disturbo bipolare si tratta ? I, II ?
[#7]
Utente
Utente
Gentile Dr. Pacini
Ho sottomano una relazione clinica rilasciata nel 2006 trascrivo le prime righe:
La sig.ra è seguita dal 1995 con diagnosi di Disturbo bipolare tipo II e disturbo di personalità NAS.......
Colgo l'occasione per chiedere se il mio disturbo bipolare può con il tempo cambiare.
All'ultimo ricovero mi hanno detto che la mia depressione era unipolare.
Il mio desiderio sarebbe quello di curarmi senza avere gli eccessi di o dormire tutto il giorno come uno zombi o avere un'ansia paralizzante.
Mi dilungo per precisare che sono in cura presso una famosa struttura, ma spesso cambio medico e inoltre hanno anche perso la mia cartella clinica, dunque vanno un poco per tentativi..........ho fatto anche in passato una cura sperimentale, assolutamente inutile.
Gli anni passano ed io sono qui in attesa..............ho 56 anni quando potrò affrontare questo problema con un pò di serenità?
molte grazie per la Sua gentilezza
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Gentile utente,

Disturbo Bipolare II quindi.

Non è che la sua depressione era unipolare, hanno cambiato diagnosi, non da depressione bipolare (diagnosi che non esiste) a unipolare, ma da disturbo bipolare II a depressione unipolare.
Non ha senso un cambiamento del genere, è una diagnosi stabile, se mai accade il contrario, una apparente unipolare si rivela poi come disturbo bipolare II.
Antidepressivi in mantenimento da soli per un disturbo bipolare non mi sembra una strategia indicata.
Nel tempo il disturbo evolve verso l'umore cronicamente instabile, con fasi più brevi di buon umore e fasi lunghe di "malumore", magari non gravi ma continue. In alternativa si mantiene il classico decorso a cicli con intervalli di equilibrio.

Farei impostare da qualcuno una terapia base per un disturbo bipolare.
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