Ansia generalizzata e agorafobia in soggetto bipolare

Buon giorno,
sono un soggetto bipolare di tipo I, sono in cura con depakin 1.000 (il valore nel sangue si attiene sui 58).
Han provato ad affiancare altre molecole come olanzapina o quietiapina ma mal tollerate per gli effetti collaterali: instabilità, vertigini, ecc...
Il problema ora è che se prima avevo i "classici" sintomi del disturbo bipolare da qualche tempo, dopo un attacco di panico, verosimilmente causato dagli effetti collaterali "in pubblico" dell'olanzapina, dove, al supermercato, temevo di cadere a terra svenuto, da qualche tempo dicevo soffro di una grave forma di agorafobia e fobia sociale che mi fa vivere praticamente rintanato in casa.
Non riesco a vivere a contatto con gli altri e se mi capita ho forte derealizzazione e depersonalizzazione, mi viene da scappare mentre mi parlano, se sono al ristorante mi sembra di impazzire e che mi vengano le convulsioni e scappo.
Un inferno.
Mi è stato però detto che il mio disturbo bipolare è stato "attivato" da una virata causata dall'escitalopram (prima infatti ero in cura per un doc) e che quella che era una diagnosi scorretta, per cui questa attuale dovrebbe essere quella cui attenermi.
Il fatto è che praticamente sempre ho ansia anticipatoria, ansia generalizzata e ansia da evitamento.
Non è più una vita! Il medico si rifiuta di re-introdurre un SSRI per timore di nuove virate, ma io solo col depakin sto male e dormo malissimo.
Unica nota positiva: le benzodiazepine.
Quando ho qualcosa di "impellente", ad esempio un funerale cui partecipare, la recita di un figlio o qualcosa del genere prendo 30 gocce di xanax e passa tutto e sembro non aver mai avuto niente.
Ma oggettivamente non posso vivere recluso o vivere con le benzodiazepine.
Ho letto di tutto per contrastare questa maledetta ansia e questa agorafobia: dall'olio di CBD alla Passiflora, dal Magnesio a farmaci come il pregabalin e gabapentin, non so, ma qualcosa deve esserci per aiutarmi perché io sono veramente stremato.
Grazie.
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46.1k 1k
Quando c'è questa copresenza in effetti il problema non è semplice perché i prodotti di prima linea per i disturbi d'ansia sono quasi tutti antidepressivi e quindi potenzialmente pro-bipolari.
Esistono però alcune molecole, anche benzodiazepiniche, che rappresentano un'opzione di riserva se non sono utilizzabili gli ssri.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Mi fa piacere che concordi con i colleghi. Tuttavia la domanda è sempre questa: dato che il trattamento per il disturbo bipolare è verosimilmente protratto per anni, come si fa a coniugare le benzodiazepine per anni?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 46.1k 1k
Non sono tutte uguali, alcune si prestano ad un trattamento continuativo, per altre non ha senso farmacologicamente. Le benzodiazepine hanno proprietà diverse, non tutte soggette allo stesso tipo di assuefazione.

Dr.Matteo Pacini
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Grazie davvero
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