Dipendenza da eroina e disintossicazione

Buonasera,
Mia moglie è dipendente da eroina.

Dopo diversi diverbi durati per un anno, ha finalmente scelto di contattare il sert, dove ha iniziato la cura farmacologica con metadone.

Al momento, sono due mesi che non fa uso della sostanza, fatica ad alzarsi dal letto.
adempire a manzioni lavorative e riprende un interesse con il sociale.
Mi ha parlato della sua nostalgia degli effetti della sostanza, che oramai erano nulli e gli procuravano solo uno stato di angoscia il quale l’ ha portata a prendere la decisione di disintossicarsi.
Purtroppo non essendo io un consumatore, mi é difficile comprendere il suo stato, e mi chiedevo se fosse normale questa nostalgia che sta provando dovuta al distacco.
Ho paura possa avere una ricaduta.
Quanto tempo ci vorrà prima che riesca a stare meglio?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Puó durare diverso tempo varia molto da paziente a paziente

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
La cura che sta facendo come mai la definisce "disintossicazione" ?

Perché la nostalgia degli effetti dovrebbe essere un elemento patologico ? Una cosa piacevole del passato che poi non c'è più stata corrisponde ad un pensiero di nostalgia. Lei forse intende che poi, passando il tempo, non si richiede più e quindi si sta bene nel presente. Certo, ma la memoria del piacere tale rimane. Quel che la cura controlla è la ricaduta. Per farlo ci devono essere caratteristiche di dose e durata. La dose deve stare nei valori del cosiddetto blocco narcotico, la durata è lunga (non predefinita comunque). La nostalgia può divenire ricordo semplice, ma adesso però siamo nella fase in cui se mai il rischio è la ripresa del desiderio e del progetto di uso (in assenza di terapia). Siccome sia per iniziativa del paziente, sia per accondiscendenza del medico o addirittura per politiche errate che alcuni medici portano avanti, il trattamento può durare poco, o essere a dosi inadeguate, sono queste due cose che vanno controllate.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Buongiorno,
La ringrazio per la risposta esaustiva.
A definirla disintossicazione sono io. Mia moglie lo definisce un distacco e talvolta allontanamento dalla sostanza. Mi ha detto ultimamente, che la identifica come una persona a sé stante e che semplicemente ha deciso di sostituire una relazione disfunzionale, con una più sana ( ovvero la nostra).
Al sert per ora non hanno parlato di scalaggio dal metadone, anzi, poiché mia moglie si autocurava prendendo una dose minore di metadone da quella prescritta, la psichiatra del sert le ha aumentato il dosaggio poiché avvertiva l’astinenza. grazie a questo aumento, non sente il craving .
Quando parla di assenza di terapia, si riferisce ad una psicoterapia?
Grazie in anticipo del suo consulto.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non è nessuna delle due cose. E' un distacco, ma è l'effetto del trattamento in corso. Non ha deciso nulla, quello lo avrebbe deciso già prima, la decisione e la libertà di autodeterminazione è l'effetto della cura. Apposta si fa, per cosa se no ?
L'astinenza non c'entra niente, è solo un aspetto collaterale. La dose di metadone si calibra e si aumenta per raggiungere l'equilibrio del comportamento. Come infatti dice Lei non sente il craving, che con l'astinenza non c'entra.
Quando parlo di terapia mi riferisco alla terapia metadonica di mantenimento.

Dr.Matteo Pacini
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