Avrei una domanda su dei miei comportamenti che penso siano anormali
Buona sera, sono una ragazza da poco maggiorenne, già seguita da un consulto psichiatrico per bulimia nervosa e depressione, (kg é messo a occhio, perché non posso saperlo) ma ho dei dubbi, non sulla mia diagnosi ma su altri miei comportamenti disfunzionali, che con franchezza mi spaventano.
Allora, premesso che ho avuto la mia diagnosi a quindici anni, ma i sintomi sono comparsi in fase pre-adolescenziale, nel caso vi sia utile, e la mia famiglia stretta ha una storia di autismo, disturbi alimentari, depressione suicida, ansia generalizzata, bordeline, plus dotazione e nel ramo più allargato di disturbi psicotici, di cui non so molto.
Il tutto diagnosticato da esperti.
Il problema, e che noto alcuni comportamenti, iniziati già da bambina ma aggravati con l età, che mi spaventano: un esempio, e la scuola ho sempre fatto il minimo indispensabile o meno, non faccio i compito e il massimo delle assenze, ho difficoltà a relazionarmi con gli altri, cioè ho molti amici, attualmente, ma non provo sempre affetto, anzi spesso mi disgustano o li odio, e li ho acquisiti attraverso una personalita non mia che mi sono creata attraverso studi sulle persone.
I professionisti che mi seguono, presumono che il mio non voler venire odiata, derivi dal bullismo che ho subito alle elementari e medie, poiché io non volevo integrarmi o socializzare, e cio a portato i bambini considerarmi un alieno tra loro.
Da piccola apparivo molto apatica, i miei per un po' pensavano fossi affetta da una forma di psicopatia o narcisismo (abbiamo avuto un litigio al riguardo), verso i dodici anni.
Ma i miei dottori sono convinti che la mia apatia all epoca sia dovuta alla depressione, infatti meno di una anno dopo ho tentato il suicidio.
Adesso sono capacissima di integrarmi, fare a amici, fingere interesse in ciò che dicono.
Però spesso o pensieri intrusivi, sempre più frequenti, su io che torturò o uccido le persone intorno a me, e a scatti me ne compiaccio o mi disgustano e spaventano.
Da piccola, in un litigio con mio fratello gli ho causato un emorragia sulla testa e l ho mandato in ospedale, o più esempi del genere.
Ho immagini vivide, dove ammazzo violentemente, una persona che conosco anche se non stiamo litigando.
Ho scatti di autolesionismo, da anni, ma che da poco mi sembrano piu (calcolati?).
Mento moltissimo, da sempre, per non venire punita ma ogni tanto mento a caso, per vedere che affetto hanno sugli altri.
Ma sento come se i pensieri e e immagini intrusive fossero sempre di più e me ne sento sempre meno in colpa, tranne a scatti come questo dove mi terrorizzano.
Non abuso di nessuna sostanza.
Tra le altre non mi sono mai innamorata, ma ho avuto relazioni "romantiche", piu che altro perche "così facevano gli altri".
Non so come spiegarlo bene al mio psichiatra, perché ho paura di starmi inventando tutto.
Scusate per il paragrafo, spero capiate con quali intenzioni lo invio, e non sapevo abbreviare meglio.
Nella speranza mi rispondiate, Cordiali saluti
Allora, premesso che ho avuto la mia diagnosi a quindici anni, ma i sintomi sono comparsi in fase pre-adolescenziale, nel caso vi sia utile, e la mia famiglia stretta ha una storia di autismo, disturbi alimentari, depressione suicida, ansia generalizzata, bordeline, plus dotazione e nel ramo più allargato di disturbi psicotici, di cui non so molto.
Il tutto diagnosticato da esperti.
Il problema, e che noto alcuni comportamenti, iniziati già da bambina ma aggravati con l età, che mi spaventano: un esempio, e la scuola ho sempre fatto il minimo indispensabile o meno, non faccio i compito e il massimo delle assenze, ho difficoltà a relazionarmi con gli altri, cioè ho molti amici, attualmente, ma non provo sempre affetto, anzi spesso mi disgustano o li odio, e li ho acquisiti attraverso una personalita non mia che mi sono creata attraverso studi sulle persone.
I professionisti che mi seguono, presumono che il mio non voler venire odiata, derivi dal bullismo che ho subito alle elementari e medie, poiché io non volevo integrarmi o socializzare, e cio a portato i bambini considerarmi un alieno tra loro.
Da piccola apparivo molto apatica, i miei per un po' pensavano fossi affetta da una forma di psicopatia o narcisismo (abbiamo avuto un litigio al riguardo), verso i dodici anni.
Ma i miei dottori sono convinti che la mia apatia all epoca sia dovuta alla depressione, infatti meno di una anno dopo ho tentato il suicidio.
Adesso sono capacissima di integrarmi, fare a amici, fingere interesse in ciò che dicono.
Però spesso o pensieri intrusivi, sempre più frequenti, su io che torturò o uccido le persone intorno a me, e a scatti me ne compiaccio o mi disgustano e spaventano.
Da piccola, in un litigio con mio fratello gli ho causato un emorragia sulla testa e l ho mandato in ospedale, o più esempi del genere.
Ho immagini vivide, dove ammazzo violentemente, una persona che conosco anche se non stiamo litigando.
Ho scatti di autolesionismo, da anni, ma che da poco mi sembrano piu (calcolati?).
Mento moltissimo, da sempre, per non venire punita ma ogni tanto mento a caso, per vedere che affetto hanno sugli altri.
Ma sento come se i pensieri e e immagini intrusive fossero sempre di più e me ne sento sempre meno in colpa, tranne a scatti come questo dove mi terrorizzano.
Non abuso di nessuna sostanza.
Tra le altre non mi sono mai innamorata, ma ho avuto relazioni "romantiche", piu che altro perche "così facevano gli altri".
Non so come spiegarlo bene al mio psichiatra, perché ho paura di starmi inventando tutto.
Scusate per il paragrafo, spero capiate con quali intenzioni lo invio, e non sapevo abbreviare meglio.
Nella speranza mi rispondiate, Cordiali saluti
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Attualmente non assume alcuna terapia?
https://wa.me/3908251881139
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Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 346 visite dal 01/06/2024.
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