Diagnosi borderline e antidepressivi

Buonasera Dottori,
solo recentemente mi è stata fatta una diagnosi "borderline".
Sono in terapia farmacologica con antidepressivo da ormai 10 anni e non c'è verso di dismetterlo (ogni volta che tento il decalage, anche molto lentamente, sto male).
Sono rassegnata al fatto che stare bene e non assumere il farmaco non sono condizioni che possono coesistere nella mia esistenza.
La mia attuale analista, che con il suo psichiatra di fiducia ha elaborato la nuova diagnosi, insiste sul fatto che non sono depressa e che quindi non dovrei assumere un antidepressivo (15 mg di mirtazapina).
Sinceramente sono molto confusa e demoralizzata perchè vorrei poter fare a meno dello psicofarmaco per vivere.
Non mi sento compresa e non sono sicura che l'analisi dei sogni possa portarmi a "guarire".
Vorrei consultare un'equipe per avere ulteriore conferma o no della diagnosi ma non so a chi rivolgermi su Milano.
Avete suggerimenti?
Grazie!
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Interessanti i contenuti per cui si stabilisce che non deve assumere un farmaco e procedere con l’analisi dei sogni.


Già questo giustamente la spinge a pensare di ricevere un parere differente.

Non è possibile suggerire strutture purtroppo.

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Utente
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Buongiorno Dottore,
dunque lei sostiene che la tesi non stia in piedi? Ci sono molti aspetti di questa analista che mi piacciono e che mi fanno propendere a proseguire nel percorso, ma purtroppo credo che del farmaco non ne potrò fare più a meno (non so davvero cosa sia successo nel mio cervello 13 anni fa da portarmi a non riuscire ad essere serena senza antidepressivo). Ad ogni modo credo che la diagnosi "borderline" si avvicini al mio modo di essere e di sentire. Per altri aspetti l'attuale analista mi ha delusa, a partire dal terrorizzarmi dicendo che se vado avanti a psicofarmaci mi verranno i buchi nel cervello.
Sono francamente confusa e demoralizzata.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
Non esiste che le vengano buchi nel cervello, è molto probabile che l'analista sia contrario ai farmaci adducendo scuse o terrorizzando per evitare che se ne faccia uso.

La diagnosi di personalità può coesistere con il disturbo dell'umore ed in ogni caso la terapia va sempre periodicamente controllata da uno psichiatra competente.

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