Aiuto su antidepressivi
Vorrei sottoporre gentilmente la vostra attenzione alla Fluvoxamina (Fevarin).
Agisce sul recettore sigma e ha anche una (specie di?) azione antipsicotica.
Sospendendo in futuro questo farmaco, supponendo di prenderlo a dosaggio massimo ed eventualmente per lungo tempo, può alla sospensione (soprattutto se scalato male) dare sintomi psicotici (almeno come meccanismo teorico) come potrebbero gli antipsicotici? (Trascuriamo per favore l'eventuale predisposizione individuale). Ed eventualmente effetti collaterali comuni ad antipsicotici?
Inoltre sempre preso a dosaggio massimo è particolarmente gravoso sul fegato?
Sono meno incisivi a questo proposito farmaci tipo la Paroxetina o la Sertralina?
Mi fermo qui per ora.
Grazie mille
Cordiali saluti
Non lo è.
O c'è un motivo per cui si pone un problema, oppure cerca tutto ciò che riguarda un farmaco, e troverà pareri contrastanti. E tali rimangono spesso. Anche dati, non solo pareri.
Detto questo, non capisco perché va a ragionare su recettori e cose che non ha senso che sappia.
Il medico secondo Lei ignora le caratteristiche del farmaco ?
Dr.Matteo Pacini
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Questo sarebbe il mio secondo SSRI: fino ad adesso ho assunto Sereupin con risultati buoni ma non sulle ossessioni. Vero è, che me ne è stato dato solo 20mg e 30 per poco. Inizialmente Sereupin mi è stato prospettato come ottimo contro l'ansia. Tuttavia per il motivo sopra detto (ossessioni) mi è stato tolto e dopo avere patito notevolmente adesso non sto prendendo niente e sono pronto ad iniziare un nuovo prodotto. La mia dottoressa mi ha detto che pensava al Fevarin anche perché ho fatto notare che per me è importante avere un buon effetto sul sonno e sull'ansia. Mi ha detto che l'effetto ansiolitico è superiore a quello di Sereupin per via di questa sua azione sul recettore sigma. A dire la verità quindi non avevo cercato io le informazioni. Però sono sicurissimo che mi era stato detto che era più ansiolitico il Sereupin tant'è che risultava più adeguato verso attacchi di panico.
Se vi risulta possibile, vorrei chiedere se anche Fevarin può coprire questi attacchi di panico che io avevo (ho ancora latenti?) e che avevo inteso, forse a questo punto erroneamente, come ansia molto più acuta e forte. Ma se Fevarin è più ansiolitico di Sereupin ma è quest'ultimo il migliore sul panico allora saranno cose un po' diverse. Ad ogni modo siccome vorrei mettermi a studiare, vorrei chiedere se aiuta di più, a questo proposito, un prodotto come sertralina oppure la fluvoxamina. È stata la dottoressa che ha detto che mi vede bene con entrambi e in quanto, quando ho detto il discorso del sonno e dell'ansia ha preferito fluvoxamina e quando ho detto dello studio ha preferito sertralina.
Solo a questo punto ho deciso di informarmi un po' ma neanche eccessivamente, giusto perché volevo capire che aspetto privilegiare avendomi detto la dottoressa di poterne prendere solo uno e che non è possibile prendere un po' di uno e dell'altro. E ho capito che dipende molto da me. Prima ciò che mi bloccava molto erano gli attacchi di panico e quindi dovendo stare in luoghi con gente lo studio veniva ostacolato maggiormente da questi ultimi. Ora ci sono più varie ossessioni e quindi capisco che non ci sia una risposta univoca da dare e ci possano essere pareri apparentemente poco unanimi (almeno ai profani). Tuttavia vorrei indicativamente capire se può essere più vantaggioso un approccio che tenga la mente più brillante nello svolgimento di azioni come lo studio oppure uno che la liberi dall'ansia. Io avrei accettato la sertralina ma sono stato avvisato che è meno protettiva verso il senso di agitazione continuo.
Scusi il papiro grazie
" E ho capito che dipende molto da me. ". No
Sta ragionando su alternative astratte, e non c'è bisogno. Anche i vari ragionamenti su cosa è diverso dall'altro sono di impatto anche nullo sul da farsi.
Dr.Matteo Pacini
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Dr.Matteo Pacini
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La domanda è: se è più ansiolitica la paroxetina o la fluvoxamina e, aggiungo, se le ossessioni hanno come tema la sessualità e il non sentirsi all'altezza della situazione, la paroxetina può avere un razionale in più per via dei suoi noti effetti sull'erotismo? Grazie scusi la prego
" questa informazione perché al di là dell'ossessività mi è utile"
Ha appena ammesso l'ossessività, ma subito dopo la rivendica. Al di là dell'ossessività è inutile. Ma non siamo al di là.
"e mi trovo con pareri poco concordi fra il MMG che mi ha consigliato questa dottoressa e quest'ultima"
Certamente, e Lei questo lo considera un elemento ingestibile se non con domande, perdendo così del tutto il senso pratico delle cose.
" se le ossessioni hanno come tema la sessualità e il non sentirsi all'altezza della situazione, la paroxetina può avere un razionale in più per via dei suoi noti effetti sull'erotismo?"
No, per quale motivo ? Lei confonde l'ossessione con i contenuti, come se l'ossessione a contenuto sessuale si basasse su un desiderio sessuale iperattivo. Non c'entra niente.
Dr.Matteo Pacini
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Non capisco perché abbia due medici che le danno due pareri, e perché non stia seguendo uno dei due. Questo è il risultato di quando si chiedono inutilmente più pareri ottenendo inevitabilmente risposte diverse, per poi rimanere con zero terapie di fatto.
Dr.Matteo Pacini
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Secondo me questo ragionamento è di tipo ossessivo, visto dove porta.
Dr.Matteo Pacini
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1) (Orgasmi peggiori) Avevo messo in conto di non essere preso sul serio ma in certi stati mentali io l'ho sperimentato e Purtroppo è come un'eiaculazione abbinata ad un orgasmo che porta (quanto meno mentalmente) in un inferno. Evito di descrivere ulteriormente e il dopo in quanto non credo che verrei compreso nel senso di creduto
2)(Un paio nella vita) Ho sperimentato anche una minoranza di orgasmi di altro tipo.
3)(La maggioranza) Mentre l'assoluta maggioranza sono di tipo masochista ma non voluto, è una sensazione prepotente che si instaura da sola e mi fa rivivere quanto subito fin dai tempi dell'asilo. L'eiaculazione dà in questi casi la sensazione di riprendere in mano la vita e di poterla vedere rifiorire. Finche non torna la maledetta sensazione precedente
Riguardo al punto 3 come si chiama questo disturbo? credo di non essere inquadrato bene. Se non vuole dirmi il nome può farmi capire in che ambito/quadro si inserisce?
Sicuramente depressivo perché questo lo sento io
Non c'entra nulla che diventi esperto, è completamente fuori strada. Descrive male perché c'è qualcosa nel pensiero che la porta a queste derive di contorsione e di confusione concettuale.
O in partenza non parliamo della stessa cosa, o riflettendoci complica le cose e alla fine i termini perdono il loro senso.
Il punto 3 non ha senso per come è scritto, e non si capisce. Abbiamo detto che masochista è voluto, e vuol per forza dire masochista "Non voluto". I pensieri che Lei fa non c'entrano nulla con l'esperienza sessuale, sono rappresentazioni sue che da fuori danno un valore e un senso a determinate cose. L'orgasmo non è un ragionamento sul senso dell'orgasmo.
Dr.Matteo Pacini
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Poi purtroppo c'è da dire che in momenti in cui acquisisco più autostima vedo delle donne come se se fossero meno belle e sento meno il bisogno di masturbazione. Il che fa sì che col diminuire dell'autostima l'orgasmo diventi più intenso, totale
Dr.Matteo Pacini
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Visto che non si esprime farmacologicamente parlando sul mio caso specifico è possibile sapere in linea generica laddove è preferibile fluvoxamina e dove sertralina? Non so se da quello che ho esposto fin’ora ha raccolto qualche elemento che possa indirizzare più verso l’uno o l’altro. Capisco anche che ogni medico possa avere preferenze personali e consuetudini ma non credo si scelga lanciando una moneta. Che poi entrambi i farmaci abbiano un effetto utile ok ma ci sarà qualche criterio al di là della abitudine, della preferenza, a orientare. Scusi se le sembro maleducato non vorrei dare questa impressione
Dr.Matteo Pacini
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Qui non torna più. O non sta parlando di eccitazione, oppure usa dei termini al posto sbagliato.
Dr.Matteo Pacini
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Quello che provo è una brutta sensazione. Le faccio esempi:
1) Supponendo che (a qualcuno) piaccia defecare, un conto è provare l'ordinaria sensazione per cui non proviamo (psichicamente) niente di anomalo, altra storia è essere in preda al peggiore dei virus con forti dolori che ci costringono a scaricare. Non è piacevole ma si ha la scarica. Faccio un parallelismo con l'orgasmo
2) La sensazione che provo prima durante l'eccitazione è qualcosa che non dà il senso del piacere ma del dovere proseguire. Ricordo il mio primo orgasmo e ricordo dopo di essermi detto: ma è questa cosa? È tremenda: una sensazione negativissima che l'eiaculazione o meglio l'orgasmo fa cessare (quando va di lusso). E quindi mi dicevo: tanto vale non provarla neanche perché è un andare in giù per poi tornare se va bene alla normalità. Non ho certo provato un andare in su (parlando di umore ecc)
3) Non credo che solo il piacere porti all'orgasmo. Sarebbe come dire che se siamo al buio completo l'unico modo per vedere la luce è che compaia il sole o qualche altra fonte di luce. In realtà basta strofinare energeticamente gli occhi per stimolare la retina e vedere la luce. Colpendo l'occhio la luce diventa più intensa ma non lo trovo piacevole anzi. Però si ha la luce (l'orgasmo). Insomma io noto che con espedienti spiacevoli la scarica è fortissima. Rispetto alla normalità che non riesco ad avere
2- neanche, Lei descrive cose che non si chiamano così, sta usando dei termini in maniera impropria.
"Sarebbe come dire che se siamo al buio completo l'unico modo per vedere la luce è che compaia il sole o qualche altra fonte di luce."
Esatto, è così.
"In realtà basta strofinare energeticamente gli occhi per stimolare la retina e vedere la luce."
No. Non è la luce questo.
Ripeto: fa una confusione di base con i termini e ha delle idee sbagliate di base, considerando quel che esprime sull'orgasmo e sul piacere. Se sulla luce i ragionamenti sono questi, ovvio che poi non tornano il resto dei discorsi.
Dr.Matteo Pacini
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Dr.Matteo Pacini
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L’impulsivita sessuale (erotica, si tratta di masturbazione) crede che sia correlata all’’ossessività o è cosa a parte?
Per impulsività, siccome non è detto che io intenda correttamente come la conosce lei, io intendo il fatto di non riuscire a resistere allo stimolo eccitatorio masochista. Solo quest’ultimo mi obbliga alla masturbazione o comunque se non mi masturbo è come se avessi dei blocchi mentali che frenano ogni attività lucida. Cioè è una masturbazione discontrollata.
Ma in fondo un vero masochismo non implica anche questo? Se uno mantiene il controllo non è vittima. È per questo che dico che non c’entra la mia volontà. Ci sono volte in cui assecondo la cosa ma altre che dico no non voglio eppure ho un tormento al glande con dolore come se mi avesse punto una vespa. E quindi devo anche se non voglio. Le mie erezioni sono tutte involontarie. È così che deve essere o in condizioni normali uno sceglie di avere l’ erezione?
Dr.Matteo Pacini
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Se è questo che intendeva col fatto che non ho definito un motivo.
Ma anche lei concorda col fatto che il masochismo dia le sensazioni più forti? Anche nei video visti online ho visto pratiche più avanzate delle mie, tipo un uomo che di faceva schiacciare i testicoli sotto l’asse del wc dai piedi di una donna e l’eiaculazione è stata infinita. Quello che voglio chiedere è come mai il masochismo il dolore non l’ umiliazione stimolino di più l’orgasmo. Per esempio (metafora e non situazione reale) è più stimolante il fatto ad uno venga tagliata via una mano che una carezza sulla mano. Cioè il dolore provoca la reazione del corpo maggiore. È per questo che fondamentalmente faccio fatica a liberarmene.
Ma quel che descrive sembra partire da un presupposto illogico che poi produce quegli usi dei termini, forzandoceli dentro. E questo presupposto non emerge, non viene fuori.
"Quello che voglio chiedere è come mai il masochismo il dolore non l’ umiliazione stimolino di più l’orgasmo. "
Ma a chi ? A chi è sensibile a questo tipo di stimolo o di situazione. Non si tratta né solo di dolore, né solo di una finzione di una situazione. Il dolore o comunque sensazioni spiacevoli, sono parte di una situazione vissuta come eccitante. Da alcuni. Per alcuni lo è al di là dei danni che possono riportare, e qui si definisce individualmente la perdita di controllo. Per altri si può comunque avere un danno, senza che questo sia "oltre".
Ma non è neanche chiaro se Lei rientri in una di queste categorie.
Dr.Matteo Pacini
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Poi dottore lei dice: Per alcuni lo è al di là dei danni che possono riportare, e qui si definisce individualmente la perdita di controllo. Per altri si può comunque avere un danno, senza che questo sia oltre.
Ma non è neanche chiaro se Lei rientri in una di queste categorie.
Qui non capisco se vuole dire che il danno OLTRE (fra virgolette) (qui su questo sito non mi tiene mai lei virgolette invece a voi medici si, come fate? Uso il maiuscolo allora) sia un danno significativo fisico oppure se intende altro dicendo OLTRE.
Credo di rientrare in queste categorie appieno per il fatto che se per caso subissi un danno grave questo non determinerebbe in me la cessazione dei comportamenti in quanto io non riesco ad eccitarmi in modo diverso da questo è sempre stato così. Quindi dovrei rinunciare all’erotismo. Cosa che farei anche quanto meno per un periodo di tempo ma è l’erotismo che viene a prendermi. Anzi devo anche dire che nei momenti in cui acquisisco la consapevolezza di essermi prodotto dei danni ciò aumenta questa eccitazione e sensazione di sentirmi in balia. Per esempio io ho delle belle orecchie. Una ragazza un giorno me le ha tirate forte per scherzo. Io ho avuto paura che si deformassero (un pochino intendo) ma subito dopo ho avuto eccitazione verso la ragazza e ho visto che lei ci godeva nell’ avermele tirate. E questo ha aumentato ancora di più l’eccitazione ma mentre provavo eccitazione io volevo che questa eccitazione se ne andasse. Cioè non mi sentivo complice dell’eccitazione. Anche perché è un’eccitazione sempre mista a sensazioni negative. Io non sento piacere positivo. Anche sul pene io sento dolore. Come se mi avesse punto una vespa per assurdo sento un dolore continuo, misto ad eccitazione che porta all’eiaculazione. Ok che c’è l’eccitazione e non solo il dolore ma non c’è la sensazione di piacere positivo come può esserci se uno ti fa un bel massaggio ai piedi.
Dr.Matteo Pacini
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E' assurdo che lo chieda, il risultato desiderato lo definisce Lei, mi scusi. Che vuole ottenere non lo sa ? Lo ha praticamente formulato quel che non va bene, e quindi quel che vuole ottenere non coincide con la scomparsa di quel che non le va bene ?
Dr.Matteo Pacini
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No, mai detta una cosa del genere. Lei si ostina a partire dalle sue definizioni malposte anziché usare parole normali.
"Poi sinceramente non ho ancora capito se ciò che ci eccita è una scelta volontaria oppure si è soggetti e non c'entra la volontà. "
Ma quale scelta. Lei sceglie come deve funzionare ?
"Ho sentito un noto personaggio in tv dire che in vita sua non ha mai avuto erezioni involontarie." E quindi impariamo la biologia in base alla notorietà di un personaggio tv, roba da matti....
Dr.Matteo Pacini
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Dr.Matteo Pacini
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Lei non ritiene concreti a sufficienza psicoterapeuti e sessuologi?
Dr.Matteo Pacini
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Ad esempio psicoeducazione, alcuni interventi di tipo comportamentale. Non ogni tecnica, perché per alcune ci vuole un apprendimento dedicato.
Dr.Matteo Pacini
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Grazie
Dr.Matteo Pacini
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