Aiuto su antidepressivi

Buongiorno, avrei per cortesia bisogno di chiedervi delle info riguardo ad un farmaco in quanto ho avuto pareri contrastanti.



Vorrei sottoporre gentilmente la vostra attenzione alla Fluvoxamina (Fevarin).


Agisce sul recettore sigma e ha anche una (specie di?) azione antipsicotica.

Sospendendo in futuro questo farmaco, supponendo di prenderlo a dosaggio massimo ed eventualmente per lungo tempo, può alla sospensione (soprattutto se scalato male) dare sintomi psicotici (almeno come meccanismo teorico) come potrebbero gli antipsicotici? (Trascuriamo per favore l'eventuale predisposizione individuale). Ed eventualmente effetti collaterali comuni ad antipsicotici?


Inoltre sempre preso a dosaggio massimo è particolarmente gravoso sul fegato?

Sono meno incisivi a questo proposito farmaci tipo la Paroxetina o la Sertralina?



Mi fermo qui per ora.

Grazie mille
Cordiali saluti
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ha avuto pareri contrastanti perché li ha cercati senza un motivo preciso. Così avere pareri contrastanti le sembra una cosa inaccettabile e strana.
Non lo è.
O c'è un motivo per cui si pone un problema, oppure cerca tutto ciò che riguarda un farmaco, e troverà pareri contrastanti. E tali rimangono spesso. Anche dati, non solo pareri.
Detto questo, non capisco perché va a ragionare su recettori e cose che non ha senso che sappia.

Il medico secondo Lei ignora le caratteristiche del farmaco ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Grazie della risposta dottore. No purtroppo devo avere dato un'idea sbagliata di me. Cercavo di essere breve per stancarvi meno che potevo.
Questo sarebbe il mio secondo SSRI: fino ad adesso ho assunto Sereupin con risultati buoni ma non sulle ossessioni. Vero è, che me ne è stato dato solo 20mg e 30 per poco. Inizialmente Sereupin mi è stato prospettato come ottimo contro l'ansia. Tuttavia per il motivo sopra detto (ossessioni) mi è stato tolto e dopo avere patito notevolmente adesso non sto prendendo niente e sono pronto ad iniziare un nuovo prodotto. La mia dottoressa mi ha detto che pensava al Fevarin anche perché ho fatto notare che per me è importante avere un buon effetto sul sonno e sull'ansia. Mi ha detto che l'effetto ansiolitico è superiore a quello di Sereupin per via di questa sua azione sul recettore sigma. A dire la verità quindi non avevo cercato io le informazioni. Però sono sicurissimo che mi era stato detto che era più ansiolitico il Sereupin tant'è che risultava più adeguato verso attacchi di panico.

Se vi risulta possibile, vorrei chiedere se anche Fevarin può coprire questi attacchi di panico che io avevo (ho ancora latenti?) e che avevo inteso, forse a questo punto erroneamente, come ansia molto più acuta e forte. Ma se Fevarin è più ansiolitico di Sereupin ma è quest'ultimo il migliore sul panico allora saranno cose un po' diverse. Ad ogni modo siccome vorrei mettermi a studiare, vorrei chiedere se aiuta di più, a questo proposito, un prodotto come sertralina oppure la fluvoxamina. È stata la dottoressa che ha detto che mi vede bene con entrambi e in quanto, quando ho detto il discorso del sonno e dell'ansia ha preferito fluvoxamina e quando ho detto dello studio ha preferito sertralina.

Solo a questo punto ho deciso di informarmi un po' ma neanche eccessivamente, giusto perché volevo capire che aspetto privilegiare avendomi detto la dottoressa di poterne prendere solo uno e che non è possibile prendere un po' di uno e dell'altro. E ho capito che dipende molto da me. Prima ciò che mi bloccava molto erano gli attacchi di panico e quindi dovendo stare in luoghi con gente lo studio veniva ostacolato maggiormente da questi ultimi. Ora ci sono più varie ossessioni e quindi capisco che non ci sia una risposta univoca da dare e ci possano essere pareri apparentemente poco unanimi (almeno ai profani). Tuttavia vorrei indicativamente capire se può essere più vantaggioso un approccio che tenga la mente più brillante nello svolgimento di azioni come lo studio oppure uno che la liberi dall'ansia. Io avrei accettato la sertralina ma sono stato avvisato che è meno protettiva verso il senso di agitazione continuo.

Scusi il papiro grazie
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
" devo avere dato un'idea sbagliata di me. " No, corretta, di uno che è guidato da ossessioni.

" E ho capito che dipende molto da me. ". No

Sta ragionando su alternative astratte, e non c'è bisogno. Anche i vari ragionamenti su cosa è diverso dall'altro sono di impatto anche nullo sul da farsi.

Dr.Matteo Pacini
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[#4]
Utente
Utente
Posso sapere se a livello di umore, lo migliora più la sertralina o la fluvoxamina?
[#5]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
[#6]
Utente
Utente
Gentile dottore la ringrazio per la disponibilità prima di tutto. Ok non c'è una risposta. E sul fatto del maggior effetto ansiolitico di fluvoxamina su sertralina e paroxetina c'è una risposta? A questo proposito mi sembra di avere capito che c'è maggior effetto ansiolitico rispetto a sertralina ma rispetto a paroxetina chiederei delucidazioni. Scusi grazie
[#7]
Utente
Utente
Gentile dottore, scusi l'ulteriore messaggio. Se non ha risposto perché è indaffarato lo capisco benissimo e anzi la ringrazio e attendo volentieri. Se però pensa di non rispondermi per non alimentare il meccanismo ossessivo, per contro c'è da dire che non si arresterà per questa mancata risposta ed inoltre mi servirebbe questa informazione perché al di là dell'ossessività mi è utile e mi trovo con pareri poco concordi fra il MMG che mi ha consigliato questa dottoressa e quest'ultima. Rinnovo quindi la domanda riscrivendola, non per maleducazione ma per non farla tornare su a cercare e rileggere.
La domanda è: se è più ansiolitica la paroxetina o la fluvoxamina e, aggiungo, se le ossessioni hanno come tema la sessualità e il non sentirsi all'altezza della situazione, la paroxetina può avere un razionale in più per via dei suoi noti effetti sull'erotismo? Grazie scusi la prego
[#8]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Il maggior effetto ansiolitico, anche, è una domanda che non sussiste.

" questa informazione perché al di là dell'ossessività mi è utile"
Ha appena ammesso l'ossessività, ma subito dopo la rivendica. Al di là dell'ossessività è inutile. Ma non siamo al di là.
"e mi trovo con pareri poco concordi fra il MMG che mi ha consigliato questa dottoressa e quest'ultima"
Certamente, e Lei questo lo considera un elemento ingestibile se non con domande, perdendo così del tutto il senso pratico delle cose.

" se le ossessioni hanno come tema la sessualità e il non sentirsi all'altezza della situazione, la paroxetina può avere un razionale in più per via dei suoi noti effetti sull'erotismo?"

No, per quale motivo ? Lei confonde l'ossessione con i contenuti, come se l'ossessione a contenuto sessuale si basasse su un desiderio sessuale iperattivo. Non c'entra niente.

Dr.Matteo Pacini
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[#9]
Utente
Utente
Grazie dottore. Stavo sfogliando un libro che ha scritto e che leggerò quando avrò più tempo ma a breve o in questo mese comunque. Ma lei è proprio sicuro che non esista nessuno che possa preferire stare male che stare bene? Non mi riferisco solo quando cita il nichilismo di certi tossicodipendenti, dicendo che comunque preferirebbero il nichilismo in salute ma mi riferisco ad un caso anche al di fuori della tossicodipendenza o comunque della t da sostanza. Ad esempio se una persona raggiunge l'orgasmo facendosi del male e anche durante l'orgasmo non c'è un godimento positivo che mitiga la sensazione precedente ma anzi la accentua ancora di più predisponendo alla ricerca di un nuovo orgasmo. Se si viene attratti irrimediabilmente verso una sensazione che non è piacevole e proprio in quanto non piacevole genera orgasmo ma non un piacere. Metterebbe la mano sul fuoco che questa situazione non possa esistere? Perché io purtroppo potrei dire che in certi stati della mente non sia così.
[#10]
Utente
Utente
Comunque e poi mi darà dell'ossessivo ancora (ma ha ragione ci mancherebbe) è stata la mia dottoressa a dire di usare la paroxetina con questa presunta peculiarità in più. Il mio MMG non era d'accordo e come lei diceva che non centrava e io mi sono affidato alla psichiatra. Adesso la dottoressa dice di volermi dare la sertralina ma il mio MMG dice che conoscendomi meglio avrei più vantaggio dalla fluvoxamina nonostante voglia studiare (la psic dice che la Sertralina dà più concentrazione) per sfruttare il miglior effetto ansiolitico (della Fluvoxamina). La dottoressa invece dire che vanno bene entrambi ma si parte dal meno (sertralina) per arrivare al più (fluvoxamina).
[#11]
Utente
Utente
grazie
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Se si viene attratti da una sensazione per generare orgasmo, quella sensazione fa parte di un processo di ricerca del piacere, e diventa desiderabile, ovvero la ricerchiamo con l'aspettativa di un esito positivo. Definirla "sgradevole" di per sé ha poco senso a quel punto. E' come dire che hi pratica sesso masochistico definisce dolorosi i colpi che riceve, ma dire che li trova "spiacevoli" è improprio in quel contesto.


Non capisco perché abbia due medici che le danno due pareri, e perché non stia seguendo uno dei due. Questo è il risultato di quando si chiedono inutilmente più pareri ottenendo inevitabilmente risposte diverse, per poi rimanere con zero terapie di fatto.

Dr.Matteo Pacini
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[#13]
Utente
Utente
La ringrazio tanto. E l'orgasmo deve essere per forza piacevole? O meglio, una cosa che, uso un suo termine, è desiderabile deve essere anche piacevole? Posso chiederle per curiosità e statistica se lei personalmente si trova di più a prescrivere sertralina o fluvoxamina e perché?
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
L'orgasmo non piacevole è un concetto interessante....
Secondo me questo ragionamento è di tipo ossessivo, visto dove porta.

Dr.Matteo Pacini
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[#15]
Utente
Utente
Metto dei punti peri aiutarmi
1) (Orgasmi peggiori) Avevo messo in conto di non essere preso sul serio ma in certi stati mentali io l'ho sperimentato e Purtroppo è come un'eiaculazione abbinata ad un orgasmo che porta (quanto meno mentalmente) in un inferno. Evito di descrivere ulteriormente e il dopo in quanto non credo che verrei compreso nel senso di creduto

2)(Un paio nella vita) Ho sperimentato anche una minoranza di orgasmi di altro tipo.

3)(La maggioranza) Mentre l'assoluta maggioranza sono di tipo masochista ma non voluto, è una sensazione prepotente che si instaura da sola e mi fa rivivere quanto subito fin dai tempi dell'asilo. L'eiaculazione dà in questi casi la sensazione di riprendere in mano la vita e di poterla vedere rifiorire. Finche non torna la maledetta sensazione precedente

Riguardo al punto 3 come si chiama questo disturbo? credo di non essere inquadrato bene. Se non vuole dirmi il nome può farmi capire in che ambito/quadro si inserisce?
Sicuramente depressivo perché questo lo sento io
[#16]
Utente
Utente
Se un giorno deciderò di fare psicoterapia prima come pz e poi come lavoro magari descriverò bene la cosa. Ma prima devo studiare la materia. Finora ho lasciato odonto al 6 anno quasi. Colpa dei problemi insopportabili e poi in realtà non ero interessato
[#17]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non è questione di non esser preso sul serio, è che fa confusione coi termini. Vuole per forza continuare a usare dei termini per indicare altro.
Non c'entra nulla che diventi esperto, è completamente fuori strada. Descrive male perché c'è qualcosa nel pensiero che la porta a queste derive di contorsione e di confusione concettuale.
O in partenza non parliamo della stessa cosa, o riflettendoci complica le cose e alla fine i termini perdono il loro senso.

Il punto 3 non ha senso per come è scritto, e non si capisce. Abbiamo detto che masochista è voluto, e vuol per forza dire masochista "Non voluto". I pensieri che Lei fa non c'entrano nulla con l'esperienza sessuale, sono rappresentazioni sue che da fuori danno un valore e un senso a determinate cose. L'orgasmo non è un ragionamento sul senso dell'orgasmo.

Dr.Matteo Pacini
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[#18]
Utente
Utente
Gentilissimo,
quando ha tempo mi potrebbe spiegare queste frasi? La ringrazio molto dell'aiuto che mi dà

1) O in partenza non parliamo della stessa cosa

2) Abbiamo detto che masochista è voluto, e vuol per forza dire masochista "Non voluto".
[#19]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non saprei cosa c'è da spiegare. Ma questo conferma che Lei cerca un senso nelle cose oltre quello che si trova davanti. Porsi domande a volte peggiora la capacità di capire le cose e anche a spiegarle.

Dr.Matteo Pacini
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[#20]
Utente
Utente
Ritiene possibile che la mancanza di autostima e il vedere delle donna talmente belle determini un una voglia di masturbarsi molto forte?

Poi purtroppo c'è da dire che in momenti in cui acquisisco più autostima vedo delle donne come se se fossero meno belle e sento meno il bisogno di masturbazione. Il che fa sì che col diminuire dell'autostima l'orgasmo diventi più intenso, totale
[#21]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ma che c'entra l'autostima con la voglia di masturbarsi ? E che c'entra la voglia di masturbarsi col vedere delle donne "talmente belle" ?

Dr.Matteo Pacini
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[#22]
Utente
Utente
Gentile dottore, ragionando in senso masochistico, intendo, ritiene le cose scollegate fra loro quindi. Io noto che all’aumentare dell’autostima diminuisce la fantasia e masturbazione

Visto che non si esprime farmacologicamente parlando sul mio caso specifico è possibile sapere in linea generica laddove è preferibile fluvoxamina e dove sertralina? Non so se da quello che ho esposto fin’ora ha raccolto qualche elemento che possa indirizzare più verso l’uno o l’altro. Capisco anche che ogni medico possa avere preferenze personali e consuetudini ma non credo si scelga lanciando una moneta. Che poi entrambi i farmaci abbiano un effetto utile ok ma ci sarà qualche criterio al di là della abitudine, della preferenza, a orientare. Scusi se le sembro maleducato non vorrei dare questa impressione
[#23]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
No, perde tempo in considerazioni come se per forza dovesse definire all'infinito le cose. Sia per i medicinali che per il resto, con le conseguenze che abbiamo detto.

Dr.Matteo Pacini
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[#24]
Utente
Utente
Ok. E secondo lei come posso variare l’eccitazione per stimoli umilianti in qualcosa di più adeguato? Cioè si può? Perché francamente se a uno piace la pizza può anche evitarla però gli piace comunque
Grazie
[#25]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non capisco la domanda. Deve evitare una cosa che le piace e la gratifica, e perché ? Perché la mette a disagio dover vivere la gratificazione in questo modo, una volta passato il momento, o perché per ottenere questo risultato si produce dei danni oggettivi ?

Dr.Matteo Pacini
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[#26]
Utente
Utente
Qualche piccolo danno oggettivo accidentale e poi nel mentre si presentano accentuano sintomi come diarrea e correlati a panico. Ma non come conseguenza ma l’agitazione che produce l’eccitazione produce anche tali sintomi e sia nel mentre che nel dopo sto oggettivamente male. Man mano che sale l’eccitazione sale il malessere
[#27]
Utente
Utente
Volevo darle la valutazione per la gentilezza ma mi dice che l’ho già data. Un consulto si può valutare una volta sola e non ogni replica?
[#28]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
" Man mano che sale l’eccitazione sale il malessere"

Qui non torna più. O non sta parlando di eccitazione, oppure usa dei termini al posto sbagliato.

Dr.Matteo Pacini
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[#29]
Utente
Utente
Salve, grazie.
Quello che provo è una brutta sensazione. Le faccio esempi:

1) Supponendo che (a qualcuno) piaccia defecare, un conto è provare l'ordinaria sensazione per cui non proviamo (psichicamente) niente di anomalo, altra storia è essere in preda al peggiore dei virus con forti dolori che ci costringono a scaricare. Non è piacevole ma si ha la scarica. Faccio un parallelismo con l'orgasmo

2) La sensazione che provo prima durante l'eccitazione è qualcosa che non dà il senso del piacere ma del dovere proseguire. Ricordo il mio primo orgasmo e ricordo dopo di essermi detto: ma è questa cosa? È tremenda: una sensazione negativissima che l'eiaculazione o meglio l'orgasmo fa cessare (quando va di lusso). E quindi mi dicevo: tanto vale non provarla neanche perché è un andare in giù per poi tornare se va bene alla normalità. Non ho certo provato un andare in su (parlando di umore ecc)

3) Non credo che solo il piacere porti all'orgasmo. Sarebbe come dire che se siamo al buio completo l'unico modo per vedere la luce è che compaia il sole o qualche altra fonte di luce. In realtà basta strofinare energeticamente gli occhi per stimolare la retina e vedere la luce. Colpendo l'occhio la luce diventa più intensa ma non lo trovo piacevole anzi. Però si ha la luce (l'orgasmo). Insomma io noto che con espedienti spiacevoli la scarica è fortissima. Rispetto alla normalità che non riesco ad avere
[#30]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
1- non vedo attinenza con l'orgasmo
2- neanche, Lei descrive cose che non si chiamano così, sta usando dei termini in maniera impropria.

"Sarebbe come dire che se siamo al buio completo l'unico modo per vedere la luce è che compaia il sole o qualche altra fonte di luce."

Esatto, è così.

"In realtà basta strofinare energeticamente gli occhi per stimolare la retina e vedere la luce."

No. Non è la luce questo.

Ripeto: fa una confusione di base con i termini e ha delle idee sbagliate di base, considerando quel che esprime sull'orgasmo e sul piacere. Se sulla luce i ragionamenti sono questi, ovvio che poi non tornano il resto dei discorsi.

Dr.Matteo Pacini
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[#31]
Utente
Utente
Salve, dottore/dottori
Lei perciò ritiene che il masochismo erotico sia qualche cosa di completamente volontario?
[#32]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Finché continua a usare dei termini per indicare altro è inutile che ponga queste domande. E' come se mi dicesse se secondo me i cani sono mammiferi e poi mi dice che per Lei sono quei quadrupedi con le ali.

Dr.Matteo Pacini
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[#33]
Utente
Utente
Credo che lei sia un grande medico ma questa le è uscita male
[#34]
Utente
Utente
Gentile dottore(/i)
L’impulsivita sessuale (erotica, si tratta di masturbazione) crede che sia correlata all’’ossessività o è cosa a parte?
Per impulsività, siccome non è detto che io intenda correttamente come la conosce lei, io intendo il fatto di non riuscire a resistere allo stimolo eccitatorio masochista. Solo quest’ultimo mi obbliga alla masturbazione o comunque se non mi masturbo è come se avessi dei blocchi mentali che frenano ogni attività lucida. Cioè è una masturbazione discontrollata.

Ma in fondo un vero masochismo non implica anche questo? Se uno mantiene il controllo non è vittima. È per questo che dico che non c’entra la mia volontà. Ci sono volte in cui assecondo la cosa ma altre che dico no non voglio eppure ho un tormento al glande con dolore come se mi avesse punto una vespa. E quindi devo anche se non voglio. Le mie erezioni sono tutte involontarie. È così che deve essere o in condizioni normali uno sceglie di avere l’ erezione?
[#35]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Lei che si pone il problema di controllare gli impulsi per motivi non chiari. Il resto sono elucubrazioni sul fatto. In cosa consista in sé il problema legato alla masturbazione non è invece chiaro. Il problema sembra la non resistenza, ma il motivo di programmare la resistenza non è definito.

Dr.Matteo Pacini
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[#36]
Utente
Utente
Dottore si immagini di stare visitando delle persone e le prende questa sensazione sia fisica sia mentale. Credo che la sua serenità/performance lavorativa ne risentano.

Se è questo che intendeva col fatto che non ho definito un motivo.

Ma anche lei concorda col fatto che il masochismo dia le sensazioni più forti? Anche nei video visti online ho visto pratiche più avanzate delle mie, tipo un uomo che di faceva schiacciare i testicoli sotto l’asse del wc dai piedi di una donna e l’eiaculazione è stata infinita. Quello che voglio chiedere è come mai il masochismo il dolore non l’ umiliazione stimolino di più l’orgasmo. Per esempio (metafora e non situazione reale) è più stimolante il fatto ad uno venga tagliata via una mano che una carezza sulla mano. Cioè il dolore provoca la reazione del corpo maggiore. È per questo che fondamentalmente faccio fatica a liberarmene.
[#37]
Utente
Utente
Errore di scrittura nell’ultima mia replica, volevo dire: il dolore E l’umiliazione stimolano invece il correttore mi ha fatto scrivere NON umiliazione. Chiedo scusa Grazie
[#38]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Lei non descrive una sensazione ma un pensiero. La sensazione la ha quando si stimola, e non specifica che sia fuori controllo. Quello che le "prende" sembra essere una preoccupazione circa questi elementi che girano intorno al tema del masochismo, del dolore, dell'orgasmo.
Ma quel che descrive sembra partire da un presupposto illogico che poi produce quegli usi dei termini, forzandoceli dentro. E questo presupposto non emerge, non viene fuori.

"Quello che voglio chiedere è come mai il masochismo il dolore non l’ umiliazione stimolino di più l’orgasmo. "
Ma a chi ? A chi è sensibile a questo tipo di stimolo o di situazione. Non si tratta né solo di dolore, né solo di una finzione di una situazione. Il dolore o comunque sensazioni spiacevoli, sono parte di una situazione vissuta come eccitante. Da alcuni. Per alcuni lo è al di là dei danni che possono riportare, e qui si definisce individualmente la perdita di controllo. Per altri si può comunque avere un danno, senza che questo sia "oltre".
Ma non è neanche chiaro se Lei rientri in una di queste categorie.

Dr.Matteo Pacini
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[#39]
Utente
Utente
Dottore innanzitutto grazie per la possibilità che mi da di parlare con lei. Riprendo il suo ultimo discorso facendo le mie osservazioni. Quando dice che ho la sensazione quando mi stimolo, in realtà purtroppo è vero quasi sempre il contrario nel senso che prima ho la sensazione e poi sono costretto a stimolarmi. Accade molto raramente che di punto in bianco sia io ad iniziare.

Poi dottore lei dice: Per alcuni lo è al di là dei danni che possono riportare, e qui si definisce individualmente la perdita di controllo. Per altri si può comunque avere un danno, senza che questo sia oltre.
Ma non è neanche chiaro se Lei rientri in una di queste categorie.

Qui non capisco se vuole dire che il danno OLTRE (fra virgolette) (qui su questo sito non mi tiene mai lei virgolette invece a voi medici si, come fate? Uso il maiuscolo allora) sia un danno significativo fisico oppure se intende altro dicendo OLTRE.

Credo di rientrare in queste categorie appieno per il fatto che se per caso subissi un danno grave questo non determinerebbe in me la cessazione dei comportamenti in quanto io non riesco ad eccitarmi in modo diverso da questo è sempre stato così. Quindi dovrei rinunciare all’erotismo. Cosa che farei anche quanto meno per un periodo di tempo ma è l’erotismo che viene a prendermi. Anzi devo anche dire che nei momenti in cui acquisisco la consapevolezza di essermi prodotto dei danni ciò aumenta questa eccitazione e sensazione di sentirmi in balia. Per esempio io ho delle belle orecchie. Una ragazza un giorno me le ha tirate forte per scherzo. Io ho avuto paura che si deformassero (un pochino intendo) ma subito dopo ho avuto eccitazione verso la ragazza e ho visto che lei ci godeva nell’ avermele tirate. E questo ha aumentato ancora di più l’eccitazione ma mentre provavo eccitazione io volevo che questa eccitazione se ne andasse. Cioè non mi sentivo complice dell’eccitazione. Anche perché è un’eccitazione sempre mista a sensazioni negative. Io non sento piacere positivo. Anche sul pene io sento dolore. Come se mi avesse punto una vespa per assurdo sento un dolore continuo, misto ad eccitazione che porta all’eiaculazione. Ok che c’è l’eccitazione e non solo il dolore ma non c’è la sensazione di piacere positivo come può esserci se uno ti fa un bel massaggio ai piedi.
[#40]
Utente
Utente
A me le stimolazioni positive non eccitano ma rilassano. Mi eccitano le cose negative per me: umiliazione, paura di avere subito un danno, dolore (se inferto con volontà) ecc. come si fa a definire un vivere una cosa del genere. Io non so dottore lei con cosa si ecciti, ma se si eccita con qualcosa di diverso da me mi insegna come si fa? A cosa devo pensare e come? Io non ho un metodo pratico. E come se qualcuno mi dicesse di muovere la coda. Ma io non ho la coda o se ce l’ho non sento di averla
[#41]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
E' quello che stiamo dicendo. Uno si può eccitare con cose dannose, che siano positive o negative nel senso della valenza e del significato relazionale. Se è così, stiamo banalmente parlando di una parafilia intesa come disturbo poiché non le sta bene anche se cerca e usa questo tipo di stimolazione.

Dr.Matteo Pacini
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[#42]
Utente
Utente
E la soluzione quale può essere? E a quale risultato si deve puntare?
Inoltre uno come lei mi può aiutare? Io però preferirei le visite in persona e lei non è vicinissimo. Oppure ci vuole una persona che faccia il sessuologo?
Grazie cordiali saluti
[#43]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"E a quale risultato si deve puntare?"

E' assurdo che lo chieda, il risultato desiderato lo definisce Lei, mi scusi. Che vuole ottenere non lo sa ? Lo ha praticamente formulato quel che non va bene, e quindi quel che vuole ottenere non coincide con la scomparsa di quel che non le va bene ?

Dr.Matteo Pacini
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[#44]
Utente
Utente
Sì però siccome mi faceva capire che in realtà il vero problema sta nel fatto che devo farmelo andare bene e non che non vada bene in se, allora volevo chiedere se era a questo che devo puntare oppure a modificare ciò che eccita. Poi sinceramente non ho ancora capito se ciò che ci eccita è una scelta volontaria oppure si è soggetti e non c'entra la volontà. Ho sentito un noto personaggio in tv dire che in vita sua non ha mai avuto erezioni involontarie. Le mie sono tutte involontarie allora volevo chiederle se anche questo non è normale o la norma è che l'erezione prescinda dalla volontà. Scusi
[#45]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
"i faceva capire che in realtà il vero problema sta nel fatto che devo farmelo andare bene e "

No, mai detta una cosa del genere. Lei si ostina a partire dalle sue definizioni malposte anziché usare parole normali.

"Poi sinceramente non ho ancora capito se ciò che ci eccita è una scelta volontaria oppure si è soggetti e non c'entra la volontà. "

Ma quale scelta. Lei sceglie come deve funzionare ?

"Ho sentito un noto personaggio in tv dire che in vita sua non ha mai avuto erezioni involontarie." E quindi impariamo la biologia in base alla notorietà di un personaggio tv, roba da matti....

Dr.Matteo Pacini
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[#46]
Utente
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Grazie. Scusi se sono duro di comprendonio ma non sono sicuro di avere capito bene allora alcune sue parole. Se io trovo eccitanti dei determinati contenuti è possibile arrivare a non trovarli più eccitanti e a poterli guardare con distacco oppure biologicamente sono portato a trovare attraenti certe cose e quindi in questo caso la terapia sarebbe? Le chiedo di nuovo scusa se l'ho fraintesa in qualche modo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Più che non trovarli più eccitanti, è possibile recuperare il controllo sul rischio che si è disposti a correre per "consumarli" come fonte di eccitamento. Il che potrebbe anche significare arrivare a non trovarli più interessanti, oppure a trovarli interessanti, ma non oltre un certo limite di rischio o danno.

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[#48]
Utente
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Grazie. E dovendo dirne proprio uno, ci vorrebbe un sessuologo o uno psicoterapeuta? (Al di là di chi fa entrambi). Questa cosa del rischio che ha detto nel suo ultimo messaggio la condivido molto. Ma fa parte dell’ossessività o è altro?
Gentilissimo
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
E perché non uno psichiatra ?

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L’ultimo psichiatra mi ha detto che non fa la psicoterapia. Sono stato da un altro e mi ha detto che fa ipnosi e non è indicata per me (ha detto). Lei dottore che psicoterapia fa? E la sua ultima replica era una battuta? Comunque non ho nulla contro la psichiatria anzi ben volentieri.
Lei non ritiene concreti a sufficienza psicoterapeuti e sessuologi?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
No, assolutamente, non era una battuta. Chiedevo come mai selezionasse una figura terapeutica e non un'altra. Nessuno ha stabilito che la terapia debba essere di un certo tipo, quindi non fare selezioni a priori.

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Grazie. Ma lei che è uno psichiatra che psicoterapia fa?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Non "una", anche perché il fatto che spesso uno si identifichi con una scuola psicoterapica è un po' come dire che un tipo di farmaco va bene comunque in ogni situazione. Tecniche diverse per situazioni diverse. La matrice può essere diversa, non serve un modello unico se i meccanismi riguardano funzioni diverse.
Ad esempio psicoeducazione, alcuni interventi di tipo comportamentale. Non ogni tecnica, perché per alcune ci vuole un apprendimento dedicato.

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Molte grazie. Ma lei che scuola ha fatto? Sto valutando anche io l’idea di fare questo nella vita
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Medicina e poi Psichiatria.

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Utente
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Ho capito avevo un po' di confusione avendo trovato psichiatri che non fanno la psicoterapia. A quanto pare è stata una mia sfortuna e avendo loro fatto il percorso che ha fatto lei, la loro è solo una scelta. Mentre comprendo allora che allo psichiatra viene data in automatico anche la qualifica di psicoterapeuta e la facoltà di fare la terapia. Non pretendo una psicoterapia gratuita, anzi sarei interessato ad essere ascoltato da lei di persona ma, solo per capire, come funziona concretamente e su cosa si basa il recuperare il controllo sul rischio che si è disposti a correre per attuare certe fantasie come fonte di eccitamento? Potrebbe farmi un esempio di come interverrebbe su una persona con problemi analoghi ai miei? Anche per capire un attimo mentalmente che assetto prendere
Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
No, perché esempi in astratto rispetto ad un caso di cui non conosco la diagnosi da me fatta sono semplici discorsi già fatti.

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Gentile dottore se la domanda non la riconosce come ossessiva, potrei chiedere se c’è un criterio per cui si sceglie di dare la precedenza a sertralina nei confronti di fluvoxamina?