Aripiprazolo e qtc lungo
Buongiorno.
Vorrei un vostro parere.
Ho 37 anni, il mio primo attacco di panico l’ho avuto a 13 anni.
Poi c’è stato un susseguirsi di problematiche caratteriali, ansia generalizzata ecc ecc.
Diagnosi: sindrome depressiva/ansia generalizzata.
2 interventi di ablazioni per tpsv (ho ancora molte recidive)
Mi sono disintossicata dalle benzodiazepine dopo 16 anni di utilizzo.
Scoprirono un qtc allungato nel 2010 mentre usavo escitalopram: >501 >580ms
Ora sono ricoverata in una clinica psichiatrica su mia richiesta a causa di 49 recidive di tpsv che mi hanno portata ad avere un’ansia da evitamento e paura costante che il cuore possa fare le bizze da un momento all’altro.
Non ho il coraggio di fare una terza ablazione.
Fatto sta che non lavoro più a casa di queste crisi.
La psichiatra sa che il problema c’è dopo aver visionato la mia cartella clinica, e dopo una mia esclamazione: il cuore è diventata la mia ossessione ha pensato che l’unico modo per metterla a tacere un pó è di assumere Abilify (non posso più usare benzodiazepine ovviamente) o di fare tanta psicoterapia, ma purtroppo non ho potere economico.
Mi è stato diagnosticato in seguito ad una sola prima visita un disturbo di personalità cluster B.
Io non so come fare per stare meglio, c’è molta confusione, parlo veloce, mi sento strana, quando assumevo le benzodiazepine il mio comportamento non era così.
Tutti hanno le mani legate a prescrivermi un farmaco psichiatrico per questa diagnosi fatta al Maugeri di Pavia di sindrome da qtc lungo acquisita da farmaci.
Ora che sono ricoverata pensano ad un tentativo così da poter monitorare il qtc, ma fuori?
Dovrei controllarlo ogni settimana?
Gli specialisti in cardiologia hanno detto che com’è successo una volta, l’allineamento si ripeterà e che sarebbe un peccato rischiare un arresto cardiaco perché l’umore è un po’ così.
Ma questa diagnosi di borderline mi ha spiazzata, vorrei un supporto farmacologico.
Cosa posso fare?
Cordialità
Vorrei un vostro parere.
Ho 37 anni, il mio primo attacco di panico l’ho avuto a 13 anni.
Poi c’è stato un susseguirsi di problematiche caratteriali, ansia generalizzata ecc ecc.
Diagnosi: sindrome depressiva/ansia generalizzata.
2 interventi di ablazioni per tpsv (ho ancora molte recidive)
Mi sono disintossicata dalle benzodiazepine dopo 16 anni di utilizzo.
Scoprirono un qtc allungato nel 2010 mentre usavo escitalopram: >501 >580ms
Ora sono ricoverata in una clinica psichiatrica su mia richiesta a causa di 49 recidive di tpsv che mi hanno portata ad avere un’ansia da evitamento e paura costante che il cuore possa fare le bizze da un momento all’altro.
Non ho il coraggio di fare una terza ablazione.
Fatto sta che non lavoro più a casa di queste crisi.
La psichiatra sa che il problema c’è dopo aver visionato la mia cartella clinica, e dopo una mia esclamazione: il cuore è diventata la mia ossessione ha pensato che l’unico modo per metterla a tacere un pó è di assumere Abilify (non posso più usare benzodiazepine ovviamente) o di fare tanta psicoterapia, ma purtroppo non ho potere economico.
Mi è stato diagnosticato in seguito ad una sola prima visita un disturbo di personalità cluster B.
Io non so come fare per stare meglio, c’è molta confusione, parlo veloce, mi sento strana, quando assumevo le benzodiazepine il mio comportamento non era così.
Tutti hanno le mani legate a prescrivermi un farmaco psichiatrico per questa diagnosi fatta al Maugeri di Pavia di sindrome da qtc lungo acquisita da farmaci.
Ora che sono ricoverata pensano ad un tentativo così da poter monitorare il qtc, ma fuori?
Dovrei controllarlo ogni settimana?
Gli specialisti in cardiologia hanno detto che com’è successo una volta, l’allineamento si ripeterà e che sarebbe un peccato rischiare un arresto cardiaco perché l’umore è un po’ così.
Ma questa diagnosi di borderline mi ha spiazzata, vorrei un supporto farmacologico.
Cosa posso fare?
Cordialità
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Quindi abilify perché la diagnosi è di personalità cluster B. Perché non più benzodiazepine ? Ha avuto un problema non si è capito se di dipendenza o semplice problema a dismetterle, ma questo come mai implica che le siano "vietate" tutte le benzodiazepine ?
Sindrome del QT acquisita da farmaci è una dicitura un po' impropria, diciamo acquisita dal farmaco che stava assumendo e rientrata alla sua sospensione. Certo, se i farmaci utilizzano lo stesso meccanismo, presumibilmente lo allungano anche loro, ma andrebbe quindi meglio caratterizzato il genotipo.
IL qtc è un parametro grossolano. Quello che andrebbe in realtà monitorato è la varianza del QTc, il QTc lungo è da correggere subito, ma il rischio di arrivare ad averlo invece parte da un QTc anche normale o corto, e gioca molto l'instabilità del QTc.
Sindrome del QT acquisita da farmaci è una dicitura un po' impropria, diciamo acquisita dal farmaco che stava assumendo e rientrata alla sua sospensione. Certo, se i farmaci utilizzano lo stesso meccanismo, presumibilmente lo allungano anche loro, ma andrebbe quindi meglio caratterizzato il genotipo.
IL qtc è un parametro grossolano. Quello che andrebbe in realtà monitorato è la varianza del QTc, il QTc lungo è da correggere subito, ma il rischio di arrivare ad averlo invece parte da un QTc anche normale o corto, e gioca molto l'instabilità del QTc.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1k visite dal 29/05/2024.
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