Ansia e angoscia che non passa

Gentilissimi dottori
sono mamma di una ragazzina di 13 anni.
Siamo in una città che non è la nostra di origine con genitori lontani.

Mia mamma era ipocondriaca e ansiosa eppure Io non mi ero mai definita tale, ho superato sempre diverse situazioni stressanti e fino a quanto la cosa riguarda me non ho problemi a gestirla, ma tutto cambia da quando sono diventata mamma e la responsabilità è verso una persona a cui tengo infinitamente tanto.


Ho sofferto di depressione post partum (mai avuta prima), uno stato di panico e angoscia che mi impediva di vedere lucidamente le cose.
Mi sentivo schiacciata dalla pressione di occuparmi di mia figlia che piangeva molto e mi sembrava di essere in una situazione senza via di uscita.
Presi la serotonina e piano piano ne uscii complice la crescita.

Ora dopo 13 anni ci risiamo, Tutto nasce dal fatto che mia figlia ha avuto dei problemi a scuola e con le compagne e si è chiusa in casa.
Io mi sono ossessionata per risolverle il problema organizzando di tutto, mi sono concentrata cosi tanto su questa situazione che per me è diventata un ossessione.
Controllare se sentiva qualcuno, se giocava troppo online, pensare a come fare a come uscirne.
Poi ho iniziato a riflettere sul fatto che io stessa dovevo essere di buon esempio e mi sono resa conto negli anni di aver perso molte amicizie cosi l'ossessione che si è aggiunta è quella di ristabilire una vita sociale (ne ho poca) e cosi questa angoscia e' raddoppiata.
Non dormo piu la notte, mi sveglio prestissimo alle 3 magari e la mente inizia ad andare per i fatti suoi, i pensieri si fanno sempre piu ossessivi, negativi e piu mi impongo di non pensarci piu ci penso.

Cosi sono stata da una psichiatra che oltre a una serie di vitamine e integratori (vitamina C + integratore + amminoacidi) mi ha dato cypralex inizio con 4 gocce e aumento di 1 goccia ogni due giorni fino ad arrivare a 7 gocce.
Adesso sono a 6 gocce eppure sembra che quasi la situazione sia peggiorata.
Mi ha dato anche 5 gocce di melatonina la sera ma ieri ad esempio era come nulla fosse

Non ho grandi possibilità economiche, pensate dovrei andare da uno psicoterapeuta o dovrei solo attendere che il farmaco agisca?
ma 7 gocce saranno sufficienti?
secondo voi quanto impiegherà?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.6k 1k 63
La terapia prescritta è insufficiente nei dosaggi e nelle indicazioni.

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Utente
Utente
Ritiene che 7 gocce siano poche ?
In che senso nelle indicazioni?

Oggi ho ritirato gli esami della vitamina D che mi ha prescritto la psichiatra e il valore è di 10. Se non erro dovrebbe essere sopra i 30?
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.6k 1k 63
Descrive una condizione sociale che può non inquadrarsi effettivamente in un disturbo psichiatrico, eppure si aggiungono integratori e farmaci e si richiedono esami del sangue a caso.

O ha una condizione psichiatrica da trattare o meno senza troppi giri.

Anche l’utilizzo del citalopram per ciò che descrive ha una indicazione inappropriata.

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Utente
Utente
Sono stata dalla psichiatra dalla quale ero stata per la depressione post parto. Poi non ho più avuto problemi per 13 anni.


Ora a causa di questi problemi di socializzazione e isolamento di mia figlia ho sviluppato dei pensieri negativi che fatico a mandare via. Ansia e bisogno di controllare continuamente cosa fa, chi sente , se si isola. Sento anche di trasmettere su di lei le mie preoccupazioni involontariamente perché sono insistente nel chiedere e informarmi. È un pensiero fisso che mi angoscia e che mi sta impedendo di lavorare. Di concentrarmi. Mi capita di pensare che vorrei morire così da non causare danni a nessuno e sento un senso di sollievo quando penso a porre fine a tutti questi pensieri.
Mi addormento e mi sveglio alle 3/4 di notte e inizia a salirmi questa angoscia per il suo futuro. Più provo a ripetermi di non pensarci e meno riesco a distogliere il pensiero. Penso a cosa non va, a cosa dovrebbe fare, che forse ha qualche problema cognitivo. A tutte le conseguenze negative. All’angoscia di doverla aiutare ma non sapere come e cosa fare. Non ho voglia di iniziare la giornata ma allo stesso tempo non riesco a dormire.
Anche per tutta la giornata continuo a pensare a lei, se ha scritto o meno all’amica, se la sua amica non le risponde vado io in ansia al posto suo perché già penso a tutte le conseguenze catastrofiche di un inverno da sola.
Pensieri continui che mi ronzano in testa. Così ho iniziato a non essere nemmeno soddisfatta della mia vita ne del mio lavoro. Non trovo niente che mi appassioni e che mi faccia sviare il pensiero.

Quindi sono stata dalla psichiatra che mi ha dato una serie di integratori. Ha richiesto il dosaggio della vitamina D e mi ha prescritto il cypralex.

La vitamina D è a 10. Il cypralex l ho iniziato da 7 giorni. Al momento sono a 6 gocce perché ne sto aggiungendo 1 a giorni alterni ma non noto benefici anzi quasi sto peggio
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Utente
Utente
aggiungo che sulla base dei 2 colloqui avuto con la psichiatra e sulla base di ciò che le ho raccontato e di come mi sento lei ha stabilito si trattasse di depressione e pensieri ossessivi e su quella base mi ha prescritto il cypralex. Immagino che a tutto questo dovrei affiancare una terapia da uno psicoterapeuta ma al momento non so se potrei sostenerlo economicamente
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 41.6k 1k 63
Se ha un doc l'escitalopram non è la prima scelta.

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Utente
Utente
ieri ho ritelefonato alla psichiatra ma lei sostiene che con questo farmaco dovrei stare meglio e che non vale la pena cambiarlo

lo sto assumendo da 8 giorni e lei mi ha detto che farà effetto dopo 2/3 settimane

al momento la mattina sto molto male, spesso mi sveglio alle 5 in preda a una specie di forte angoscia, tristezza che nemmeno riesco bene a spiegarmi. Mi sento come una morsa allo stomaco e alla gola e un senso come di mancanza di aria ( è solo una sensazione me ne rendo conto) come quando si ha l'ansia e il respiro si fa piu corto. Ho proprio l'umore a terra. Zero fame
Faccio cio' che devo, sveglio mia figlia, cerco di lavorare ma fatico a tenere la concentrazione. Poi in pausa pranzo torno a casa, mangio e nel pomeriggio è come se la mente iniziasse ad essere più libera e più "lucida" con pensieri meno negativi, riesco anche a fare due chiacchiere con i colleghi. La sera va meglio, riesco un attimo a distrarmi e a stare con la famiglia. La mattina tutto riparte.

Ho letto nel foglietto che inizialmente potrei per paradosso stare peggio, pensa sia quello che mi sta accadendo?
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