Per il dottor pacini

Buongiorno dottore.
Mi rivolgo a lei per la sua enorme professionalità nel come svolge il suo lavoro, anche gratuitamente con risposte molto esaustive.
Ho 21 anni e da qualche anni ho vari problemi che vanno e vengono.
Sono sempre stato un tipo ansioso e un po’ ossessivo, fin da piccolo.
Nel 2021, post vaccino, iniziai a fare ricerche su internet dove lèssi delle tante persone e ragazzi che morivano per la dose e iniziai a cadere in questa paura, sopratutto sul cuore.
Caddi nei giorni e nei mesi successivi nel limbo delle visite mediche al cuore, ipocondria pura.
Fino a quando, sempre qualche mese dopo, caddi addirittura nella forte angoscia e paura di morire nel sonno per un arresto cardiaco.
Mi rivolsi dunque ad un paio di psicologi online, ma più che aiutarmi loro mi aiutò il tempo che dopo varie settimane la situazione si stabilizzò e non ebbi più queste fissazioni del sonno (anche se la paura sul cuore rimase lo stesso ma stavo mooolto meglio).
Fino a quando, mesi dopo in estate, il boom.
Primi attacchi di panico, sul motorino uno tremendo, iniziai ad avere paura ad uscire di casa, di rimanere solo in casa per via di una forte paura di morire di arresto cardiaco.
Ansia e angoscia, molto forti.
Fino a quando mi rivolsi ad uno psicologo, sempre online, che fin da subito mi aiutò tantissimo e affrontai la situazione e stetti molto molto meglio.
I mesi successivi stavo bene, avevo pensieri ma tutto sotto controllo.
Ma ad agosto 2023, quindi 1 anno dopo, mentre ero tranquillissimo al bar con i miei amici iniziai a sentirmi male molto male non svenni.
Andai in ospedale, ma a sintomi finiti dai risultati degli esami non uscii nulla.
Ricordo che sul lettino mi sentivo stranissimo psicologicamente, come se avessi avuto un trauma da quel malore.
Dopo qualche settimana, in vacanza, ebbi di nuovo un attacco simile ma meno violento, tornai a casa, sempre traumatizzato e sul letto iniziai a sentirmi stranissimo avevo pensieri bloccati, mi sentivo male dentro, qualsiasi cosa pensavo non mi faceva felice.
Poi appena, ricordo mio zio, mi diede a parlare mi sentii subito meglio.
Non ebbi mai più episodi del genere dopo.
Feci esami al cuore nuovi, anche holter, per questi malori, ma sempre tutto ok.
In questi mesi non ho mai trovato una causa a questi malori che ho avuto, i cardiologi hanno orientato verso una causa benigna di cali di pressione, ma io sono ormai mesi che lotto mentalmente per paura di avere qualcosa di importante o la fobia che mi possa risentire male davanti ai miei amici non nego che molto spesso ho paura di scendere proprio per questo ma affronto sempre la situazione ed esco, ma spesso somatizzo molto per strada e capita che mi sento debole, occhi offuscati e altri sintomi (non sempre).
Io amo vivere, ho passioni, mi piace stare in compagnia, stare dietro alle ragazze, ma allo stesso tempo ultimamente ho paura di essere depresso.
Sabato ad esempio mi sentivo ansioso e paura di avere una crisi vagale e non sono sceso.
Cosa ne pensa?
Graz
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Direi quando basta per farsi visitare. Sembra tutto piuttosto coerente, per esempio con un disturbo di panico. Nel qual caso ci sono delle cure ben definite.

Dr.Matteo Pacini
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Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
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Utente
Utente
Grazie per le risposte. No, non mi sto curando perché riesco a gestire la situazione, ma vorrei rintrapendere un percorso di psicoterapia per l’ipocondria. Ma la causa del problema che mi provoca paura e somatizzazione è il trauma di questi malori improvvisi (che garantisco essere diversi da un attacco di panico) Il cardiologo mi ha consigliato, dopo tanti esami eseguiti, di eseguire un esame tilt test, che seguirò a breve con la speranza di un esito positivo, quindi scoprire benignità della situazione è stare molto più tranquillo. Io, essendo come si può vedere molto ipocondriaco alla base sul cuore, temo che questi malori siano su base cardiaca e spesso i pensieri mi annichiliscono, e come già detto ho proprio un trauma di riavere questi brutti malori in strada con i miei amici o quando sono sullo scooter la mattina per andare all’università, infatti ripeto che capita che somatizzi sintomi come capogiri, offuscamento della vista e un po’ di dispnea e la paura di sentirmi male. Io però cerco sempre di affrontare tutto e non rinchiudermi mai in casa perché so che farei peggio, infatti affrontare mi aiuta molto. Io sono convinto che una volta scoperta causa di questi malori e con un percorso di psicoterapia ne uscirei bene. Che la psicoterapia mi serva non c’è alcun dubbio, perché ad esempio negli ultimi giorni ho paura che possa cadere fortemente in depressione per queste cose e farmi del male. Attendo vostri riscontri se vi trovate con la mia idea e i vostri consigli. Un enorme grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
"No, non mi sto curando perché riesco a gestire la situazione, ma vorrei rintrapendere un percorso di psicoterapia per l’ipocondria. "

No, lo vuole fare perché ha paura dei farmaci.


" Che la psicoterapia mi serva non c’è alcun dubbio, perché ad esempio negli ultimi giorni ho paura che possa cadere fortemente in depressione per queste cose e farmi del male. "

Non vedo un senso logico in questa frase, me la può spiegare ? Intanto dubbio c'è, nessuno gliel'ha di fatto indicata sulla base di una diagnosi e rispetto ad altre opzioni. Ma al di là di questo, che c'entra che debba essere indicata in particolare perché ha paura di cadere in depressione ? Abbiamo detto che ha l'ipocondria, quindi il senso sarà mica che rischia di farsi del male ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Mi perdoni, ma intanto dubbio c’è prima di tutto di che cosa? Il senso della frase è che ho pensieri intrusivi ultimamente, per la mia mania magari di cercare su internet risposte ai miei dubbi, di poter peggiorare la mia situazione di ipocondria e ansia in depressione. E poi ha paura dei farmaci beh, di certo prendere degli psicofarmaci non è una bella cosa, sopratutto in giovane età. Ma vedo che voi psichiatri ormai anche per un minimo disturbo inondate i pazienti di medicinali, tanto dal sminuire la psicoterapia. Le mie paure, i miei dubbi, i miei disturbi dell’ultimo periodo sono si in primis basate sulla mia ipocondria, ma sopratutto per delle cose che ho avuto di cui ancora non ho ricevuto risposta, se non diagnosi incerte. Ed è più che altro la forte paura che mi possa ricapitare (perché come è capitato due volte questo malore, può capitare anche altre 50) per strada, sullo scooter, con i miei amici. Nonostante tutto il mio umore è abbastanza buono, la mattina mi sveglio e vado a lavoro, università, faccio le mie attività, scherzo rido e guardo anche al futuro. Non capisco lei se dal mio racconto ha sviluppato un’ idea su una prima diagnosi, perché prima dal primo post mi ha parlato di panico, poi ora depressione. Se si fa capire meglio grazie
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Utente
Utente
Chiedo scusa se replico: Io veramente non sono riuscito a capire alcuni tratti della risposta Intanto dubbio c'è, nessuno gliel'ha di fatto indicata sulla base di una diagnosi e rispetto ad altre opzioni il dubbio di cosa? Della depressione in base a quanto ho spiegato? E poi Abbiamo detto che ha l'ipocondria, quindi il senso sarà mica che rischia di farsi del male ? Cioè lei pensa che possa farmi del male? Mi perdoni veramente, sarò stupido e ignorante, ma non mi è chiaro quasi nulla attendo riscontro visita la fiducia nei suoi confronti. Grazie
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
" E poi ha paura dei farmaci beh, di certo prendere degli psicofarmaci non è una bella cosa, sopratutto in giovane età. "

Perché ? Le malattie fanno bene soprattutto in giovane età ?

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Chiedo scusa se replico: Io veramente non sono riuscito a capire alcuni tratti della risposta Intanto dubbio c'è, nessuno gliel'ha di fatto indicata sulla base di una diagnosi e rispetto ad altre opzioni il dubbio di cosa? Della depressione in base a quanto ho spiegato? E poi Abbiamo detto che ha l'ipocondria, quindi il senso sarà mica che rischia di farsi del male Cioè lei pensa che possa farmi del male? Mi perdoni veramente, sarò stupido e ignorante, ma non mi è chiaro quasi nulla attendo riscontro visita la fiducia nei suoi confronti. Grazie
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Utente
Utente
Sono assolutamente d’accordo. Se potesse chiarirmi meglio la prima risposta ne sarei grato. Grazie
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
È opportuno che invece di farsi guidare dal suo pregiudizio per le terapie farmacologiche, validate e risolutive, scelga di curarsi in modo chiaro piuttosto che elucubrare sulla sua condizione cercando di trovare una soluzione in autonomia, che non porterà a nessun miglioramento.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
No, non è né stupido, né ignorante. Soltanto che delle risposte non riesce che a cogliere quel che dall'interno "spinge", cioè le sue paure.
Dubbio: ha detto che senza dubbio le serve una psicoterapia. Invece no, perché senza dubbio, chi lo ha stabilito ?
La frase che non si capisce è per quale motivo c'è urgenza di curarsi per quell'aspetto che ha descritto. In che senso, che urgenza crea quell'aspetto (aver paura di andare in depressione etc) rispetto al fatto che è ipocondriaca in generale come ha già detto ?
Di tutto ciò naturalmente Lei è andata a prendere solo il riferimento e lo ha ripetuto per cercare di farsi dare rassicurazione sul fatto di poter fare gesti inconsulti, cioè la sua paura.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
La ringrazio per il non stupido e ne ignorante :). È vero, cercavo rassicurazione in un certo modo, ma è anche vero che non avevo colto a pieno la risposta. Fatto sta che la mia paura di farmi del male è molto bassa, è una paura immotivata nata in questi giorni, per il mio vizio di andare sempre a cercare su internet storie di altre persone stesso magari su medicitalia e somatizzare . Ma il mio vero limite è un altro, bensì l’ipocondria e il forte timore, che affronto lo stesso, di uscire di casa e riavere quei malori di cui parlavo. E al no che mi ha detto per la psicoterapia, perché? Due anni fa, quando stetti male per un mesetto per questa ipocondria tra attacchi di panico e paura di uscire di casa, mi rivolsi ad uno psicologo e ne uscii fuori. Quindi praticamente chi ha disturbi del genere senza medicinali non ha speranze? Non capisco questo di voi psichiatri
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non ho detto "no" alla psicoterapia. Ho detto no al senza dubbio.

"Quindi praticamente chi ha disturbi del genere senza medicinali non ha speranze? Non capisco questo di voi psichiatri"

Innanzitutto non ho detto questo. Poi "voi" non so chi siamo. Quindi è strano che un medico usi prevalentemente medicinali che possono funzionare ? (ci sono anche le terapie fisiche peraltro, poco usate ma ci sono). E' curiosissimo che quando si parla di queste cose si parla di "farmaci" e "psicoterapia", in maniera generica, cioè priva di senso, come se fosse una specie di lotta tra due mondi magici e fatti di sigle, tipo farmaci contro psicoterapia. Il ragionamento inizia quando parliamo di un farmaco in un problema, o di una tecnica psicoterapica in un problema.
Il resto sono specchio di come i problemi del cervello non siano identificati come tali. E non c'è niente da fare, alle persone piace guardare a tutto fuorché al cervello.

Dr.Matteo Pacini
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