Compagno anaffettivo e apatico

Buongiorno dottori,
ho bisogno di un vostro consiglio.

Ho conosciuto un uomo quasi un anno fa, e sin dall'inizio abbiamo avuto problemi.
Io vivevo da sola, lui dai suoi genitori.
Mi ha detto sin da subito che non aveva mai avuto una ragazza, e che assumeva psicofarmaci.
All'inizio della relazione, spariva per giornate intere anche nel fine settimana e quindi ero convinta che uscisse da solo, ma lui mi diceva che dormiva tutto il giorno, ovviamente non gli credevo.
Non ha nemmeno voglia di fare l'amore, o semplicemente non mi abbraccia o bacia o accarezza, mai un complimento.
Detto questo decide di trasferirsi da me, e la situazione è diventata surreale.
In settimana non usciamo perché lavoriamo, ma nemmneo per 10 minuti.
Arriva da lavoro e si mette a letto, si alza per cena e si ributta a letto (ovviamente a casa devo fare tutto io e litighiamo).
Non ha amici, non parla con nessuno, nemmeno con me.
Nel fine settimana si sveglia alle 13, pranza e va a dormire fino alle 18.
Praticamente passa la sua intera esistenza a letto, insieme non facciamo mai nulla, ma nemmneo solo fa qualcosa.
È anaffettivo, non mi parla, non mi bacia, il sesso lasciamo perdere.
Io inizio a sclerare ovviamente e lui mi dice che sono pazza, che amplifico tutto e che ho problemi.
Ho conosciuto la sua famiglia, e sua madre ha gravi problemi mentali, la signora sta sempre a letto, chiusa in casa e assume psicofarmaci, con il tempo è diventata pure aggressiva e quindi deve stare sempre sedata.
Il padre è una persona a affettiva, priva di qualsiasi empatia.
In quella casa non si parla, stanno in silenzio, non mangiano mai insieme, credetemi viene l'angoscia.
Sua madre buttata sul letto divano che dorme, suo padre assente emotivamente... Io quello che temo è che lui abbia la stessa malattia della madre, e che quindi semplicemente sia irrecuperabile, nonostante io cerchi in tutti i modi di spronarlo, gli dico pure di uscire da solo, di fare qualcosa da solo, l'importante è che si muova da quel letto.
Niente.
Assente.
Gli parlo ed assente, nessuna empatia o manifestazione d'affetto, il sesso è raro e avviene solo se lo decide lui, altrimenti non ha mai voglia.
Io non so più cosa fare, come comportarmi, cosa dire, come agire.
Lo psichiatra gli ha tolto gli antidepressivi, ma la situazione a me non sembra migliorata.
La psicologa ha detto che poteva smettere con le sedute, ma lui non è guarito.
Alla fine penso che io non possa guarirlo, non posso dire o fare qualcosa che cambi la situazione, o secondo voi c'è una via d'uscita?
Grazie mille!
[#1]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Provi a immaginare il consiglio che darebbe lei a un'amica che le raccontasse una vicenda del genere.
Da un anno sta in una relazione senza affetto, senza reciprocità, senza nemmeno un po' di amicizia o di comprensione per i sacrifici che lei fa ogni giorno: non uscite, niente amici, non pizzeria, cinema, gite, mostre, viaggi. C'è uno che non le parla, dorme tutto il giorno, non è interessato a niente di quello che lei fa. L'assunzione di farmaci psicoattivi, o la sospensione dei farmaci non modifica una personalità patologica, molto patologica, di base.
Non si immagini guarigioni impossibili, lo faccia gentilmente sgomberare da casa sua, che torni a dormire dai genitori, e inizi a progettare una bella vacanza per l'estate con qualche amica simpatica, o un viaggio, o qualunque cosa. Se si sente sola si prenda un cane, che almeno ricambia le attenzioni e l'affetto.

Franca Scapellato

[#2]
Utente
Utente
Grazie mille Dottoressa,
alla fine io ho provato in tutti modi a stargli accanto, ma mi fa sentire pazza e sbagliata come se il problema fossi io e non lui. Il consiglio che darei ad un'amica è esattamente quello che lei ha scritto, ed è quello ricevo costantemente dalle amiche e da mia madre, solo che sentirselo dire da un medico ha un altro effetto.
Mi ha aiutata molto! Grazie di cuore.
[#3]
Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4.1k 202
Di nulla, le auguro di trovare affetto e serenità.

Franca Scapellato