Doc da relazione e depressione

Buonasera, sono un ragazzo di 32 anni e cercherò di esporre il mio problema nel modo più sintetico possibile.
Sono in cura da uno psicoterapeuta per affrontare un DOC da relazione, instauratosi improvvisamente all’inizio di una nuova relazione e poco dopo la conclusione di un’altra durata 7 anni.
Nella precedente relazione (tossica, in quanto sono un dipendente affettivo, con attaccamento di tipo ansioso/ambivalente) sono stato ossessionato dall’idea di non piacere alla mia compagna, in quanto lei mi rifiutava sessualmente, assumeva comportamenti evitanti e anche denigratori riguardo ai miei tratti estetici.
Sebbene so di essere un ragazzo stupendo, e brillante e nonostante non ho MAI avuto problemi psicologici (se non una visione pessimistica della vita e un’idea di me stesso svalutativa e insicura) ad oggi mi trovo in una vera e propria trappola mentale.
Vorrei premettere che la mia ex aveva trovato il modo per farmi perdere gradualmente la libido, e quando ho iniziato a capire che non era la donna adatta a me, ho iniziato a negarmi rifugiandomi nella masturbazione.
Dopo aver messo fine alla vecchia relazione ho conosciuto 5 mesi fa una nuova ragazza, stupenda, brillante, empatica, sorridente e dai sani principi esattamente la donna dei miei sogni! Il problema che sto per illustrare si è presentato con un’interpretazione catastrofica di un determinato momento, ossia quello di non essere dello stesso entusiasmo della mia compagna, mandandomi in una condizione di paura e facendomi chiedere se non sei entusiasta quanto lei allora non la ami.
Da lì è iniziato il mio calvario, finisco nella rete del DOC da relazione ed iniziano i miei problemi sessuali.
La libido è arrivata a 0, durante i rapporti non provo più un intenso piacere durante l’orgasmo.
Da bambino (fino all’età di 25 anni, età in cui ho conosciuto la mia ex) ho sempre avuto una sessualità MOLTO iperattiva.
L’aspetto sessuale compromesso mi ha mandato ulteriormente in ansia nella mia attuale relazione, e pian piano ho iniziato a provare angoscia e frustrazione in ogni aspetto della mia vita.
I pensieri intrusivi mi assalgono, e ruotano attorno alla sessualità, al senso della vita, alla genuinità della relazione e a volte sono così disturbanti tanto da riguardare anche pensieri violenti.
Mi sento completamente stanco, depresso, mi tremano le gambe e ho un forte senso d’angoscia.
Il mio terapeuta dice che riducendo i livelli d’ansia si ridurrà la frequenza dei pensieri.
La terapia cognitivo/comportamentale non basta e sto sprofondando sempre più nell’anedonia e nella depressione.
Non so più come uscirne perché quella che inizialmente sembrava un’ansia da prestazione o un DOC da relazione, adesso mi sento ossessionato per OGNI aspetto nella mia vita, tanto da avere anche ideazioni suicidarie in giorni particolarmente tristi.
È possibile che a livello fisiologico ci sia qualcosa che mi impedisca di svolgere la psicoterapia in modo soddisfacente?
Grazie in anticipo.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
È possibile che necessiti di una valutazione psichiatrica ed un trattamento conseguente senza dover scomodare problematiche di altro genere.

Il disturbo non è trattato in modo completo.

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