Malessere psichico cosa potrebbe essere?
Salve, ho 27 anni
In seguito all'ultimo periodo di forte stress (io sono di mio ansiosa di tratto, paurosa, tendente al pensiero negativo, ma non ho mai svolto psicoterapia con continuità), da metà Marzo ad oggi sto vivendo un periodo di profondo malessere.
L'escalation dei sintomi è arrivata a non farmi uscire di casa con pochissima energia perennemente, vuoti di memoria, chiusura in me stessa e nei miei pensieri sui sintomi e sulla ricerca di una cura, qualsiasi minimo gesto era una fatica enorme psicofisica oltre che fonte di agitazione, qualsiasi emozione non di sonnolenza si riversava in ansia, panico pensieri ossessivi paure ossessive derealizzazione forte, pensieri distorti, insonnia, tensione muscolare, inappetenza, stress per qualsiasi cosa agitazione tachicardia fiato corto ipocondria irritabilità confusione mentale depersonalizzazione spasmo palpebra inferiore destra.
Ho iniziato xanax da 0. 25 due volte al giorno mattina sera, ed ora alcuni sintomi si sono abbassati, riesco a uscire senza stare troppo male, ho ripreso a mangiare e a dormire almeno qualche ora continuativa e ragiono un pochino più lucidamente.
Verso il 5/6 gg per un paio di giorni umore depresso poi (oggi sono al 9) mi è tornata sonnolenza specialmente con la pasticca della mattina, derealizzazione fuori casa assieme a visione offuscata senso di confusione leggero e leggero rallentamento con senso di poca energia durante il giorno e fatica nel fare le cose e anche spasmo della palpebra inferiore destra occasionale.
Non ho umore depresso fisso anzi vorrei uscirne al più presto e non sopporto il fatto di stare così e di non capire cosa sia.
Mi sembra come se qualsiasi emozione si riversi in ansia e agitazione o sonnolenza.
Sto cercando di controllare il pensiero ossessivo, l'evitamento e l'isolamento sociale così da non peggiorare e di mantenere una routine sana però ancora non riesco ad avere una vita normale.
A 19 anni ebbi un mese di crisi acuta da panico (alcuni sintomi simili a quelli di questa crisi, ma non mi ricordo se c'era anche questa poca energia anzi) curata con xanax 0. 25 tre volte al giorno per un mesetto (mi ricordo che provai inizialmente umore depresso e senso di ansia forte ancora durante la prima fase della cura) e poi a scalare per 8 mesi totali, dove sono tornata completamente bene e non ho avuto ricadute mai ne farmaci.
Ammetto però di non aver avuto negli anni successivi una grande vita sociale o hobby, e parecchie situazioni pesanti da sopportare. Nell'ultimo anno ho vissuto isolata all'estero dove ebbi episodi occasionali di panico o di umore depresso, ma relativo ad un contesto di lavoro tossico che poi ho lasciato e alla mancanza di risultati positivi nonostante il mio impegno.
Ho fatto molti controlli fisici ora (cardiologo, neurologo, gastroenterologo, analisi, cortisolo, oculista, spirometria con pneumologo) tutto nella norma.
Cosa potrebbe essere?
Esaurimento nervoso, disturbo di panico, depressione oppure qualcosa di più serio?
Oppure l'ansia mi crea tutti i sintomi per paura di avere disturbi seri? Dovrei farmi ricoverare?
Sto facendo difficoltà ad accettare di avere una possibile malattia mentale ma so che accettazione è la via verso la cura, anche se ho molta ansia di ricevere diagnosi sbagliate e farmaci errati.
Farò anche psicoterapia d'ora in poi ma vorrei capire cosa fare per riprendere in mano la normalità.
In seguito all'ultimo periodo di forte stress (io sono di mio ansiosa di tratto, paurosa, tendente al pensiero negativo, ma non ho mai svolto psicoterapia con continuità), da metà Marzo ad oggi sto vivendo un periodo di profondo malessere.
L'escalation dei sintomi è arrivata a non farmi uscire di casa con pochissima energia perennemente, vuoti di memoria, chiusura in me stessa e nei miei pensieri sui sintomi e sulla ricerca di una cura, qualsiasi minimo gesto era una fatica enorme psicofisica oltre che fonte di agitazione, qualsiasi emozione non di sonnolenza si riversava in ansia, panico pensieri ossessivi paure ossessive derealizzazione forte, pensieri distorti, insonnia, tensione muscolare, inappetenza, stress per qualsiasi cosa agitazione tachicardia fiato corto ipocondria irritabilità confusione mentale depersonalizzazione spasmo palpebra inferiore destra.
Ho iniziato xanax da 0. 25 due volte al giorno mattina sera, ed ora alcuni sintomi si sono abbassati, riesco a uscire senza stare troppo male, ho ripreso a mangiare e a dormire almeno qualche ora continuativa e ragiono un pochino più lucidamente.
Verso il 5/6 gg per un paio di giorni umore depresso poi (oggi sono al 9) mi è tornata sonnolenza specialmente con la pasticca della mattina, derealizzazione fuori casa assieme a visione offuscata senso di confusione leggero e leggero rallentamento con senso di poca energia durante il giorno e fatica nel fare le cose e anche spasmo della palpebra inferiore destra occasionale.
Non ho umore depresso fisso anzi vorrei uscirne al più presto e non sopporto il fatto di stare così e di non capire cosa sia.
Mi sembra come se qualsiasi emozione si riversi in ansia e agitazione o sonnolenza.
Sto cercando di controllare il pensiero ossessivo, l'evitamento e l'isolamento sociale così da non peggiorare e di mantenere una routine sana però ancora non riesco ad avere una vita normale.
A 19 anni ebbi un mese di crisi acuta da panico (alcuni sintomi simili a quelli di questa crisi, ma non mi ricordo se c'era anche questa poca energia anzi) curata con xanax 0. 25 tre volte al giorno per un mesetto (mi ricordo che provai inizialmente umore depresso e senso di ansia forte ancora durante la prima fase della cura) e poi a scalare per 8 mesi totali, dove sono tornata completamente bene e non ho avuto ricadute mai ne farmaci.
Ammetto però di non aver avuto negli anni successivi una grande vita sociale o hobby, e parecchie situazioni pesanti da sopportare. Nell'ultimo anno ho vissuto isolata all'estero dove ebbi episodi occasionali di panico o di umore depresso, ma relativo ad un contesto di lavoro tossico che poi ho lasciato e alla mancanza di risultati positivi nonostante il mio impegno.
Ho fatto molti controlli fisici ora (cardiologo, neurologo, gastroenterologo, analisi, cortisolo, oculista, spirometria con pneumologo) tutto nella norma.
Cosa potrebbe essere?
Esaurimento nervoso, disturbo di panico, depressione oppure qualcosa di più serio?
Oppure l'ansia mi crea tutti i sintomi per paura di avere disturbi seri? Dovrei farmi ricoverare?
Sto facendo difficoltà ad accettare di avere una possibile malattia mentale ma so che accettazione è la via verso la cura, anche se ho molta ansia di ricevere diagnosi sbagliate e farmaci errati.
Farò anche psicoterapia d'ora in poi ma vorrei capire cosa fare per riprendere in mano la normalità.
[#1]
Ha omesso di scrivere che in teoria è anche in trattamento con paroxetina se l'ha assunta oltre ad essere già stato indicato un trattamento con sola benzodiazepina non risolutivo.
Non si capisce sulla base di cosa debba iniziare una psicoterapia senza che siano state valutate le condizioni di eleggibilità
Non si capisce sulla base di cosa debba iniziare una psicoterapia senza che siano state valutate le condizioni di eleggibilità
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Salve,
Grazie mille per la risposta. Non ho mai assunto nessun altro psicofarmaco perchè non mi è mai servito per fortuna. Lo psichiatra che ho incontrato in ospedale su consiglio del medico di base e che mi ha prescritto daparox, non ha dato nessun tipo di spiegazione o comunque monitoraggio, per cui sto cercando chiarimenti reali prima di eventualmente iniziare uno psicofarmaco tramite altri consulti. Ho imparato informandomi a gestire eventuali attacchi di panico sporadici negli anni e a conoscermi meglio, purtroppo però da sola non abbastanza da risolvere del tutto eventuali approcci negativi alle cose. Per la psicoterapia, pensavo di cercare un aiuto, una volta "ritornata in me" pienamente, per poter capire se magari gestisco la mia vita in maniera disequilibrata.
Grazie mille per la risposta. Non ho mai assunto nessun altro psicofarmaco perchè non mi è mai servito per fortuna. Lo psichiatra che ho incontrato in ospedale su consiglio del medico di base e che mi ha prescritto daparox, non ha dato nessun tipo di spiegazione o comunque monitoraggio, per cui sto cercando chiarimenti reali prima di eventualmente iniziare uno psicofarmaco tramite altri consulti. Ho imparato informandomi a gestire eventuali attacchi di panico sporadici negli anni e a conoscermi meglio, purtroppo però da sola non abbastanza da risolvere del tutto eventuali approcci negativi alle cose. Per la psicoterapia, pensavo di cercare un aiuto, una volta "ritornata in me" pienamente, per poter capire se magari gestisco la mia vita in maniera disequilibrata.
[#3]
Se ha tutte queste remore a curarsi in modo efficace è difficile che possa guarire.
Lei cerca di carpire informazioni con la presunzione di poter gestire i sintomi in modo autonomo e demonizza i trattamenti validati per motivi ignoti.
Tutti questi ragionamenti sono senza fine
Lei cerca di carpire informazioni con la presunzione di poter gestire i sintomi in modo autonomo e demonizza i trattamenti validati per motivi ignoti.
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https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#4]
Utente
La ringrazio molto Dottore.
Credo che il timore dei medicinali psicofarmaci, di avere una diagnosi che quantomeno possa per me essere comprensibile, assieme alla volontà di avere un monitoraggio durante la cura, possa essere normale da parte di un paziente. Il mio problema è che devo ripartire per l'estero per lavoro ed ho un mese per poter "guarire" o quantomeno tornare ad una semi normalità. I farmaci possono dare effetti collaterali molto pesanti esattamente in questo primo mese di lavoro, con rischio di perdere il posto e avere problemi di vita molto pesanti. Il dottore dell'ospedale comunque non monitorerebbe a distanza, per poter riadattare la cura a seconda di, per cui sto cercando un altro consulto che possa aiutarmi a capire cosa fare.
Credo che il timore dei medicinali psicofarmaci, di avere una diagnosi che quantomeno possa per me essere comprensibile, assieme alla volontà di avere un monitoraggio durante la cura, possa essere normale da parte di un paziente. Il mio problema è che devo ripartire per l'estero per lavoro ed ho un mese per poter "guarire" o quantomeno tornare ad una semi normalità. I farmaci possono dare effetti collaterali molto pesanti esattamente in questo primo mese di lavoro, con rischio di perdere il posto e avere problemi di vita molto pesanti. Il dottore dell'ospedale comunque non monitorerebbe a distanza, per poter riadattare la cura a seconda di, per cui sto cercando un altro consulto che possa aiutarmi a capire cosa fare.
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Deve quindi cercare uno specialista che eventualmente la monitorerà anche online nel periodo successivo per i controlli.
Sta perdendo tempo e non sta più nei termini di tempo per avere dei risultati dalla terapia che ha deciso di non assumere.
Sta perdendo tempo e non sta più nei termini di tempo per avere dei risultati dalla terapia che ha deciso di non assumere.
https://wa.me/3908251881139
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[#6]
Utente
Buonasera,
Grazie per la risposta.
Ho effettuato una visita con una specialista che segue anche online, la quale mi ha diagnosticato da prima visita, disturbo di panico. Mi ha prescritto Trittico mezza pastiglia di sera al posto dello xanax da 0.25, che dovrò assumere di mattina solamente. Spero che questa terapia possa funzionare ed aiutarmi ad affrontare il trasferimento.
Grazie per la risposta.
Ho effettuato una visita con una specialista che segue anche online, la quale mi ha diagnosticato da prima visita, disturbo di panico. Mi ha prescritto Trittico mezza pastiglia di sera al posto dello xanax da 0.25, che dovrò assumere di mattina solamente. Spero che questa terapia possa funzionare ed aiutarmi ad affrontare il trasferimento.
[#7]
La vedo un po’ difficile
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Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 803 visite dal 19/05/2024.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.