Richiesta su pericolosità fratello paziente psichiatrico

Buongiorno.
Ho 42 anni e un fratello di 56 che non ha mai nascosto di considerare la sua vita "una m... da 40 anni" (quando sono nata).
Ha sempre mostrato distanza emotiva, sia verso di me che i genitori (con cui ha quasi sempre vissuto), comportamenti ostili o manipolatori, marcata ipocondria che riversava su chiunque.
Ha sempre condotto vita ritirata, ma negli ultimi anni la cosa si è inasprita al punto da comportarsi come un malato terminale pur in assenza di reali patologie gravi.
Sempre stato magrissimo, nel corso di questo autunno, alimentandosi poco per timore di blocchi intestinali e simili fobie, ha raggiunto i 39kg.
Ricoverato, si è scompensato ancora di più.
Convinto di essere vittima di esperimenti, sputava gli psicofarmaci.
Uscito dopo 3 mesi (con una diagnosi leggerissima!) con solo 3kg in più e inviato a una clinica per i dca in cui mai è entrato, non viene riaccolto da mia madre anziana, intimorita dall'impegno.
Lui, sempre patologicamente indeciso, ha intrapreso un andrinvieni continuo tra due case di famiglia e conduce una vita di marcato disagio.
Nonostante io e mio marito lo abbiamo quasi costretto a "salvarsi la vita", il suo punto di vista è che non era vero che fosse a rischio vita per il peso, che non capiamo niente e pare sia andato a dire che volevamo farlo passare per scemo per prendergli i soldi.
È uscito dal ricovero ostile, salvo poi avere un momento in cui ci ha cercati, ma non ci siamo più sentiti di avere rapporti ormai da gennaio.

Quanto a me, dal punto di vista affettivo non ha purtroppo mai rappresentato molto: sono ormai dispiaciuta solo per mia figlia.
Lato economico: mio padre ci ha lasciato due immobili al 50% che mi stanno rovinando: per sua volontà e indecisioni queste case sono vuote da 5 anni.
Lui è completamente impermeabile anche ai miei pianti (mio fratello avendo manipolato mia nonna ha ottenuto una ricchezza che io non ho).
Oggi ho trovato il documento della sua invalidità, che non avevo mai potuto leggere: "S.
ansioso depressiva in personalita' con tratti schizoidi fobico ossessivi e dipendenti".
Inoltre: "Riferisce disturbi psichici ad esordio intorno ai 14 anni successivamente alla nascita della sorella".
Dopo lo shock iniziale, ho trovato la diagnosi incredibilmente centrata, e la frase sulla mia nascita completa un puzzle in cui è chiaro che vorrebbe non fossi mai esistita.
Negli anni mi ha accusata di diverse cose tra cui problemi fisici, di essere satanista, ecc.
Non posso sapere ovviamente come i miei genitori gestirono la mia nascita, mia mamma non è una persona calorosa ma neanche maltrattante.
Vorrei capire come muovermi per tutelarci emotivamente e economicamente.
Abbiamo chiesto sostegno al CSM che non ha neanche risposto, nonostante mio fratello sia in loro carico dal 2004.
Alcuni avvocati mi hanno consigliato ADS, ma io temo che si possa scompensare ancora di più e aggredirmi.
Una personalità così potrebbe compiere un atto violento?
Avreste qualche consiglio?
Grazie di cuore.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.4k 1k
La questione va gestita dal punto di vista giuridico per cui deve farsi assistere da un avvocato che prenda in carico il tutto e le fornisca elementi per tutelare i suoi interessi e quelli di suo fratello.

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Utente
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Buongiorno, La ringrazio moltissimo. Due avvocati diversi hanno consigliato ADS, il che però mi intimorisce per via degli effetti su di lui e anche del fatto che nostra madre nonostante tutto ha una visione ahimè "negazionista". Rischio dunque di compromettere i rapporti anche con lei, oltre al timore espresso precedentemente che lui possa diventare violento. Avevamo fatto un tentativo di chiedere al CSM di richiederlo, onde evitare ulteriore inasprimento dei rapporti, ma senza esito. A parte questo, dal punto di vista relazionale, quale pensa sia la cosa più adeguata per me, mio marito e mia figlia (che ora ha 3 anni ma che prima o poi farà domande)? È una persona che anche volendo "perdonare" il male fatto finora, ti stanca mentalmente, sfinisce e offende di continuo, oltre a non avere alcun interesse per come stia l'altro. E d'altro canto anche lui,esclusi alcuni momenti in cui sembra avere delle inconsistenti malinconie, non si fida di noi e il resto della sua gamma di sentimenti è deducibile dal messaggio precedente. È giusto frapporre un no contact? La ringrazio moltissimo e Le auguro buon fine settimana.