Sertralina causa insonnia?

Sto seguendo da circa quattro mesi una terapia a base di sertralina; le ossessioni si sono in buona parte sgonfiate, ma ho difficoltà a raggiungere e soprattutto a mantenere il sonno.
È come se la mia coscienza non si spegnesse mai completamente: resto in una specie di limbo, in un dormiveglia affollato di immagini frammentate e sconnesse, tra cui affiorano in modo involontario ricordi della giornata, o di diversi anni fa, ma come avvolti da un'aura inspiegabilmente inquietante, che mi toglie la serenità necessaria a rilassarmi... E anche quando riesco a prendere sonno, sono agitato da frequenti sogni, che compromettono il mio riposo, facendomi alzare già stanco.
Anche durante il precedente ciclo con la sertralina ebbi questo effetto collaterale, e il mio ex curante mi spiegò che capitava spesso.
Mi conviene avvisare il medico che mi segue adesso?
Si cambia molecola in questi casi?
Non può trattarsi degli effetti iniziali, perché ormai la terapia è entrata a regime...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Mi sembra stia però facendo domande inconcludenti, cioè chiede considerazioni generiche qui anziché risolvere col suo medico. In più, chiede se deve dirlo al suo medico. Non so, vogliamo tenerlo all'oscuro per qualche motivo particolare mentre si riporta invece la cosa tramite un sito ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Visto che il problema sta andando avanti da più di un mese, ho contattato via email il dottore, il quale sempre via mail mi ha suggerito di prendere Halcion cp 0,25. Ho visto però che si tratta di una benzodiazepina e ho paura di entrare nel tunnel di un'altra dipendenza , oltre a quella del tabacco. Nella risposta del medico non era indicata la durata del trattamento con questo farmaco, che immagino sia al massimo di un paio di settimane: ma dopo che farò? Smetto e torno a non dormire, e magari me serve una dose doppia per fare effetto? Mi sembra una soluzione di tamponamento, che però non affronta il problema alla radice.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
" Mi sembra una soluzione di tamponamento, che però non affronta il problema alla radice."

Si, è questo, è un sonnifero adatto all'uso occasionale o a breve termine.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
Ma infatti non seguirò le indicazioni del dottore che mi ha in cura attualmente. Ci manca solo che io entri nel tunnel della dipendenza da benzodiazepine... Se prendo la sertralina sono condannato a non dormire, e se non la prendo mi tornano i pensieri disturbanti: a quanto pare non c'è via d'uscita. Mi è poi tornato il sospetto di essere diventato bipolare a seguito dell'uso dell'antidepressivo: l'insonnia potrebbe essere la spia di un problema più grosso, scatenato proprio dal farmaco...
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Le ossessioni se possibile vanno controllate meglio, sono attive mi pare.

Dr.Matteo Pacini
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Utente
Utente
E così è! Proprio ieri sera, inaspettatamente, dopo circa tre mesi di relativa e forse solo apparente stabilità, ha rifatto capolino il dubbio (o il sospetto?) di poter diventare, o di essere già, psicotico, o di soffrire di un disturbo ancora non catalogato dai manuali psichiatrici: mi era caduto lo sguardo sul grosso armadio collocato di fronte al mio letto, nel buio, e ne ho avuto una paura quasi infantile; o meglio, ho avuto paura di averne paura, cioè di riconoscere nel suo aspetto una minaccia, un pericolo che razionalmente so che non esiste (anche se ho il timore che una parte di me non ne sia certa al cento per cento, per cui mi sento in obbligo di rassicurarla, di piegarla con le armi della dialettica). Ancora non ho capito come devo reagire di fronte all'insorgenza di pensieri simili: devo dire a me stesso che non hanno senso, appellandomi alla ragione? Devo fare finta di niente e aspettare che scivolino via come sono venuti? Devo assecondarli anziché combatterli, lasciando che sfoghino le assurde ipotesi che mi prospettano? Eppure mi sembra che nelle scorse settimane non facevo nulla di tutto ciò: semplicemente, erano i pensieri ad essersi eclissati, senza alcun mio merito...
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Utente
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Poco fa ero a letto e sonnecchiavo e dalla strada mi giungevano i rumori delle auto di passaggio; d'improvviso ho iniziato a pensare: e se ora interpretassi questo rumore come qualcosa di minaccioso nei miei confronti? Se mi convincessi che esiste un qualche messaggio rivolto a me nelle comuni apparenze, come appunto in quella sequela di auto che il mio orecchio percepisce? E se estendessi tale paura di riconoscere un significato nascosto nelle auto che passano a qualunque altra cosa, anche alle stoviglie sul tavolo o all'arredo domestico? Sarebbe una specie di delirio di riferimento, di fronte al cui rischio non so che fare: dico a me stesso che questa ipotesi non ha una base reale e quindi non ha senso che mi faccia paura? Oppure mi limito ad assistere che il pensiero scorra senza preoccuparmi di verificarne l'aderenza all'esame di realtà?
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