Ricaduta ipocondriaca dopo interruzione dei farmaci

Buonasera, vorrei chiedere un parere sulla mia situazione, circa due anni fa ho avuto un fortissimo periodi di Ipocondria che mi ha portato dopo numerose visite che non hanno riportato cause organiche ai miei sintomi a scegliere di seguire una terapia farmacologica per l'ipocondria prescritta dal mio Psichiatra.
Ho seguito dal 25 Maggio 2022 fino al 10 Ottobre 2023 una terapia con Paroxetina 20mg per poi passare a 40mg, Olanzapina 2.5mg e Xanax 0.5 poi 1mg poi di nuovo 0.5mg... Nel periodo della cura stavo benissimo ero la persona più felice del mondo non avevo paure di nessun genere e l'ipocondria era SPARITA, anzi, ho assunto atteggiamenti dannosi per la mia saluta perché bevevo e fumavo molto, questa terapia mi ha portato a mettere circa 30 kili di grasso, venivo da un peso di 60 fino ad arrivare a 95 kili.
Ad Ottobre smetto ovviamente gradualmente molto gradualmente di interrompere la cura farmacologica e ho iniziato palestra perdendo 20 Kili adesso ne peso 80 ma ho fatto ricomposizione corporea quindi non più grasso ma muscoli, il problema che da qualche mese ho di nuovo gli stessi sintomi da somatizzazione che mi portano a pensare a malattie gravi come il tumore al cervello, ho costantemente ansia, debolezza, pensieri intrusivi... ultimamente mi sento anche svogliato da una settimana a questa parte e questo mi danneggia per l'allenamento dove non sono più molto concentrato... cosa potrei fare per curare PER SEMPRE questa IPOCONDRIA?
Ho capito che gli SSRI modificano la plasticità neurale creando nuove connessioni neurali e modi di pensiero, e inibisce la recitazione della Serotonina, il problema però sta nel fatto che questa plasticità neurale torna come in partenza una volta interrotti i farmaci, come potrei fare?
Grazie mille per l'attenzione...
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Gentile utente, riferisce che quando era in terapia si sentiva bene, però beveva e fumava molto, perché? Chi sta bene non avverte la necessità di questi eccessi.
Le consiglio intanto di tornare a farsi visitare dallo specialista perché come immagina in questo momento c'è bisogno di riprendere una terapia.
In una prospettiva più a lungo termine sarebbe utile imparare a gestire aspetti della personalità che sono innati, senza pretendere di cambiare carattere, e per questo una psicoterapia breve o di tipo cognitivo può aiutare ad allenare la mente così come si allena il corpo in palestra.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Forse mi sono espresso male io, non ero un alcolizzato.. bevevo quantità moderate di alcool nel fine settimana, stavo bene intendevo che ero felice, non avevo pensieri intrusivi, non soffrivo di ipocondria nel periodo di assunzione dei farmaci e questo effetto mi rendeva invincibile.. il problema sorge nel momento in cui devo iniziare di nuovo con i farmaci, la mia paura è di nuovo mettere peso e vanificare i miei risultasti in palestra, dato che ormai conduco uno stile di vita sano.
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Ok per il chiarimento sull'alcol. L'aumento di peso è un problema, ma in questo momento la priorità sono i sintomi ipocondriaci, che non le permettono di vivere bene. Occorre raggiungere un equilibrio psicologico, e cercare di limitare l'aumento di peso con una dieta non troppo restrittiva.

Franca Scapellato

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Utente
Utente
Con la terapia cognitiva comportamentale è possibile risolvere il problema?
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Dr.ssa Franca Scapellato Psichiatra, Psicoterapeuta 4k 202
Dipende da quello che intende per risolvere. Chi per carattere è ansioso, o irritabile, o ipersensibile (sono esempi, non sto parlando di lei nello specifico) può imparare a gestire i comportamenti in modo da raggiungere i propri obiettivi: preoccuparsi di meno, non arrabbiarsi in modo eccessivo, diventare più assertivo, valutare le proprie qualità e i propri limiti in modo realistico. Questo percorso non è alternativo ai farmaci, almeno all'inizio, e nessuno può dare una garanzia di non avere più episodi o di non dover più assumere farmaci. Però i risultati possono essere davvero buoni.

Franca Scapellato

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