Sono diventato farmacoresistente ?

Sto terminando un ricovero di 1 mese tra alti e bassi sto uscendo peggio di come sono entrato...

Soffro di un disturbo ansiososo depressivo con disturbo di personalità NAS.


A fine Settembre sono crollato in seguito al lutto della mia cagnolina dopo una lunga agonia.


A quel punto è scattata in me la paura di dover dare una regolata radicale alla mia vita per ricevere più attenzioni da mia moglie.

Stavo già male per fare una scelta assurda del genere e mi sono stressato talmente tanto da scoppiare totalmente.


Prendevo Sertralina 100 e Gabapentin 300 che mi avevano fatto stare bene per anni scalati da una cura iniziale di Sertralina 150 e Gabapentin 900 che nel 2017 mi avevano tirato fuori da un inferno analogo dopo un ricovero.


Post Covid avevo perso il lavoro che però era più un hobby perchè non ho problemi economici ma ero continuato a stare bene con altri hobby che però a detta di mia moglie non erano molto salutari come il calcio non giocato e la realtà virtuale ma in particolare mi ero ossessionato sul calcio che è stata da sempre una mia grande passione ma ero ossessivo solo su quello segno che già non stavo bene e mi attaccavo a quello per non crollare.


Dopo la morte della mia cagnolina decido di darmi una regolata faccio molta fatica a prestare attenzione alle altre cose che non siano il calcio e vado da uno specialista di Firenze che usa la TMS sperando che potesse guarirmi oltre la TMS mi diagnostica l'ADHD che nessuno prima mi aveva diagnosticato lascia la terapia invariata ma mi prescrive il Ritalin che non mi fa stare meglio ma anzi mi crea un senso di agitazione.


Allora spaventato torno dalla vecchia psichiatra che mi toglie il Ritalin la Sertralina mi lascia il Gabapentin e mi introduce la Fluvoxamina 100 che da ragazzo aveva funzionato bene.


Morale dopo pochi giorni ho una crisi di ansia angoscia che dura tutto il giorno e viene interrotta da 50 gocce di EN la sera.


Che praticamente mi stavano salvando la vita perchè per 2 mesi torno un po' alla vita di prima senza chiedere troppo da me stesso pur di non farmi tornare l'ansia.


Mia moglie si mostra molto delusa del mancato cambiamento e 2 mesi dopo ho una crisi d'ansia identica che però dura giorni durante un viaggio di lavoro.


Torno a Milano mi ricoverano 10 giorni e una nuova psichiatra che lavora per la mia che è il primario mi raddoppia la Fluvoxamina a 200.

Durante il ricovero non ho ansia e dormo bene ma torno nel mood ossessivo di cambiare vita per mia moglie.


Torno a casa terrorizzato mi fanno anche la TMS ma continuo ad avere attacchi d'ansia che vanno e vengono.


Mi ricoverano per scappare da mia moglie e con l'ansia va meglio ma non mi sento ancora bene perchè vedo mia moglie come il diavolo causa del mio stress.


Verso fine ricovero mi cambiano terapia e mi mettino la Duloxetina 90 mg e 900 mg Gabapentin e mi fanno delle flebo di EN sembravo rinato ma a 2 giorni dalle dimissioni ho un'ansia terribile.


Prendo antidepressivi da 25 anni sono farmacoresistente?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Viene da pensare una cosa diversa. Lei era stato bene con una cura a base di un antidepressivo ma anche di gabapentin, che oltre ad essere un farmaco anti-ansia è uno stabilizzatore d'umore, minore, va detto. Ad un certo punto sta male, ma da lì non si capisce perché si "butta" sulla TMS come prima opzione, cioè secondo quale albero decisionale.
Potrebbe essere che quella decisione "radicale", post-lutto, con iniziative prese in maniera secca e con dispendio anche economico forse siano derivate da una fase eccitata, con umore non buono, ma con il comportamento eccitato.
Io rivedrei la diagnosi sulla scorta di questo andamento ultimo, per capire se l'antidepressivo rimane il cardine, o no.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Più che eccitata direi stressata io prima di crollare mi stressavo e prendevo troppo seriamente anche le cose che mi piacevano.
Ero diventato ossessivo sul calcio ed in particolare la mia squadra del cuore perchè ero riuscito ad entrare in contatto diretto con dei giornalisti ed un dirigente importante.
Siccome le cose non andavano bene ero diventato un martello poi ero sempre sui forum di appassionati che erano sempre pessimisti ed incazzati sull'andamento e ci autofomentavamo.
Io ero diventato un po' il guru del forum per i miei contatti.
Questa cosa era arrivata a stressarmi un casino perchè anche se non ero nessuno mi sentivo di avere delle responsabilità.
Dopo il lutto grazie forse al primo cambio terapia ed un attacco d'ansia fortissimo durato tutto il giorno e sedato con 50 gocce di EN ero tornato alle mie vecchie abitudini pre lutto e stavo molto meglio ma avevo ripreso questo stress sul calcio.
E siccome mia moglie me lo faceva pesare perchè oggettivamente ero diventato monotematico e completamente immerso con sta cosa h24 dopo 2 mesi ho avuto un secondo crollo ansioso che purtroppo non ho ancora risolto perchè vivo in uno stato d'ansia costante che a volte è accettabile e mi permette di fare delle cose e seguire una routine in altri momenti mi annienta sto talmente male soprattutto la mattina alle 5 che devo girare a zonzo per il reparto con i conati di vomito e non riesco a fare nulla per distrarmi nemmeno giocare con il telefonino o seguire un programma alla tv.
Una cosa DEVASTANTE e se non prendo un ansiolitico può durarmi ore e ore.
Durante il ricovero(forse mi dimettono domani che sono uno straccio) perchè il cambio terapia è molto recente e ci mette del tempo a fare effetto l'unico momento che mi sono sentito meglio con una progettualità post ricovero e voglia di socializzare e programmare è quando mi hanno fatto un miniciclo di Flebo di EN poi scalato e per qualche giorno sono andato avanti in quel mood poi quando mi hanno detto che sarei dovuto uscire una settimana dopo sono tornato un catorcio che non parlava con nessuno fissava il vuoto sdraiato con l'iperventilazione o camminava in cerchio agitato.
Chiaro che c'è stata l'agitazione del post ricovero ma secondo me dipende anche un po' dal fatto che il ciclo di EN è un sintomatico e la terapia è troppo recente per entrare a regime.
La mia paura è che se ho fallito con la Fluvoxamina che avevo giá preso da giovane perchè mi hanno messo la Duloxetina che aveva funzionato benissimo ma ho preso per anni...

Cioè ho 43 anni ed è da quando ho 18 anni che prendo antidepressivi praticamente senza sosta:

Fluvoxamina,Citalopram,Duloxetina,Sertralina,Fluvoxamina bis che non ha funzionato,Duloxetina bis da pochi giorni.

Poi è vero c'è il Gabapentin 900 che era stato scalato a 300 e adesso riportato a 900 però anche lui è un bis.

È dal lutto a fine settembre che sto male male con quei 2 mesi di tregua Dicembre/Gennaio,dove comunque non stavo bene ed ero monotema chiuso nel mio mondo virtuale.

Incrociamo le dita per sta terapia e visto che mi hanno visto molto male mi hanno detto che l'associeranno a degli ansiolitici prima che entri a regime per un post ricovero meno traumatico.
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Utente
Utente
A me una famosa primaria di questo famoso centro Milanese che mi conosce da quando ho 18 anni ed adesso ne ho 43 mi ha sempre detto tu soffri di un disturbo d'ansia e somatizzazioni con tratti ipocondriaci con una grande familiarità da parte paterna.
La depressione mi diceva che era causata dall'ansia.
Era categorica ed mi ha sempre trattato con antidepressivi a dosaggi più bassi.

Mentre i suoi sottoposti di questo centro milanese credono che io soffra di una depressione maggiore con molta ansia.

Io fondalmentalmente ho sempre creduto di avere la depressione perchè c'erano periodi dove mi sentivo interiormente molto male senza avere questi attacchi d'ansia molto forti però ho sempre percepito le somatizzazioni ed una forte irrequietezza riconducibili all'ansia.
Diciamo che quando sono depresso riesco a fare le cose sempliic in modo molto passivo senza godermele.
Quando ho l'ansia fortissima mista ad angoscia la mattina riesco solo a camminare a caso ed ho i conati di vomito una cosa che non auguro al mio peggior nemico l'inferno angoscia sensi di colpa per qualsiasi cosa incapacità di fare tutto ma incapacità di stare fermo nel letto a farsela passare.Una cosa atroce.
I periodi che mi passa anche se mi sento ancora depresso tiro un sospiro di sollievo.
Mi sono sempre lamentato delle somatizzazioni ma non sono nulla a confronto degli attacchi d'ansia percepita che durano ore ed ore.

Prima di dimettermi mi hanno offerto di stare una settimana in più perchè mi hanno visto veramente male ma mi hanno detto che è meglio che vada a casa perchè non cambierebbe nulla continuerei ad averla anche qui perchè la Duloxetina è recente e farà effetto tra settimane e che anzi inizialmente ci sta che aumenti l'ansia.
Per questo mi hanno impostato una copertura di EN non al bisogno ma in diversi momenti della giornata.

Poi mi hanno alzato la Duloxetina a 120 mg da 90 mg e quando gli ho chiesto perchè dato che in passato prendevo 60 mg mi han detto che il mio corpo potrebbe essersi un po' abituato per precauzione.

Io non so più che dire sono un centro ultra rinomato nel milanese a me frega poco se ho prima la depressione e poi l'ansia e viceversa a me interessa star bene e uscire dall'inferno prima della risalita.

Il problema è che domani mi dimettono ed ho un po' di paura per quelle settimane che il farmaco curativo entri a regime.
Consigli utili per resistere soprattutto la mattina?
Meglio stare fermi e respirare o camminare fino allo sfinimento?
In quei momenti non riesco a fare nulla sono disperato.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
"se ho prima la depressione e poi l'ansia e viceversa"

Questa è una cosa che mi ha sempre incuriosito. Una questione priva di senso, non so da dove provenga. Come esistessero queste cose, e uno dovesse ragionare su cosa causa cosa, veramente un discorso che non ha senso in termini concettuali e anche pratici.

Le osservazioni le ho fatte, e le confermo. Quanto ha aggiunto conferma l'impressione avuta.

Dr.Matteo Pacini
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[#5]
Utente
Utente
Questa cavolata me la ha messa in testa il primario quando ancora primario non era di un famosissimo centro nel Milanese...
Non mi va di fare nomi ma è una donna che aveva a che fare con gli "Smeraldi" abbastanza semplice per un collega capire a chi mi riferisco.
Ieri ho parlato con una nuova psichiatra e mi ha detto che non ha senso parlare di ansia o depressione come 2 cose distinte.

L'unica cosa che mi ha detto è che io soffro di una depressione unipolare ricorrente con una forte componente ansiosa.

E mi han detto che con tutti gli antidepressivi che mi hanno dato sarei dovuto virare abbastanza velocemente in mania o ipomania...

Il discorso della TMS post lutto e l'esborso dei soldi va rapportato al fatto che non mette minimamente a repentaglio il mio patrimonio ricevuto in eredità da mio padre che ho sempre gestito con prudenza.

Non ricordo di essere mai andato in ipomania al limite ho sempre avuto periodi di stress prolungati prima di cadere.

Con una depressione latente il lutto della mia cagnolina dopo lo stress della sua malattia mi ha portato a violentare il mio stile di vita molto sedentario per attirare l'affetto di mia moglie ma sono crollato con mia moglie che mi fomentava a tenere duro ed è stata una catastrofe.

La TMS è stata una scelta ragionata sul fatto che quando sono crollato assumevo ancora 100 mg di Sertralina e 300 mg di Gabapentin e dopo tante ricadute nella mia vita da quando ho 18 anni e tempi mediamente lunghi per risalire speravo in questa cura come avveniristica e mi sono beccato una diagnosi di ADHD che mi ha fatto un po' storcere il naso perchè ho sempre avuto problemi di concentrazione con il disturbo ansioso depressivo ma non quando ero guarito.
Anche se certe cose dell'ADHD le riconosco perchè di solito sono molto bravo a concentrarmi solo sulle cose che mi interessano.

Ho fatto su un casino perchè stavo e sto male fomentato anche da mia moglie che è una persona che quasi non accetta la malattia e mi fa molte pressioni per reagire più sono debole e più lei infierisce tanto che per curarmi ho dovuto separarmi come nel 2017.

Fatto sta che ora assumo 120 mg di Duloxetina 900 mg di Gabapentin e 1mg di EN x 3 volte al giorno + 1 mg jolly al bisogno e nonostante tutto sono estremamente agitato soprattutto al mattino ma mi hanno detto che è normale perchè ci vogliono settimane prima che i farmaci curativi facciano effetto e l'antidepressivo spesso a inizio terapia peggiora un po' il quadro come effettivamente mi è successo in passato che devo pazientare e tenere un po' duro prima che l'antidepressivo faccia effetto.

Parliamo di uno che è considerato uno dei migliori centri d'Italia a Milano più di così io cosa posso fare?

Mi hanno ricoverato per 5 settimane purtroppo il cambio terapia è stato tardivo mi hanno visto ed intervistato decine di medici.

Se parliamo di diagnosi la mia componente ansiosa e dubitativa mi ha portato a pensare di essere pure schizofrenico o demente ma non posso farmi autodiagnosi cercavo solo un po' di supporto in questo periodo complicato.

Non si può dire che io non mi sia affidato alla medicina nella speranza di guarire come è successo altre volte con terapie analoghe.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
"Se parliamo di diagnosi la mia componente ansiosa e dubitativa mi ha portato a pensare di essere pure schizofrenico o demente ma non posso farmi autodiagnosi cercavo solo un po' di supporto in questo periodo complicato."

Assolutamente, non è supporto questo, è un contributo all'alimentazione delle ossessioni sulla diagnosi. Inutili in ogni caso, per qualsiasi diagnosi.

Per il resto, la storia è chiara, e per me la questione aperta risulta quella della prima risposta.

Dr.Matteo Pacini
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[#7]
Utente
Utente
Quindi dopo 25 anni che mi hanno diagnosticato un disturbo ansioso depressivo fino a 5 anni fa curato con soli antidepressivi diversi a dosaggi diversi adesso sono diventato un bipolare con la fase eccitata?

Io personalmente mi sento più stressato principalmente per il rapporto molto complicato con mia moglie.

In più mettiamoci lo stress dei sintomi pseudoneurologici!/somatizzazioni e un Risonanza magnetica con mezzo di contrasto che ha riscontrato un ciste aracnoidea talamica da rivedere tra 3 mesi,un'ipofisi con aspetto cistico e la sostanza bianca subcorticale con diffuse iperintensità puntiformi ed aspecifiche.

Non avessi sintomi potrei anche trascendere ma quando da anni ti svegli con i formicolii alle mani le gambe sembrano 2 tronchi di legno pesanti come il piombo dolorini migranti sparsi quà e la deficit cognitivi e mnemonici e frequenti fascicolazioni muscolari insomma una certa agitazione con la moglie che nella difficoltà è diventata evitante ed anaffettiva può essere comprensibile.

Cara grazia che da quando mi sono trasferito da mia zia non ho più gli attacchi d'ansia estremi la mattina e durante la giornata riesco a fare quello che posso.

Più che fase eccitata la chiamerei stress cronico o ansia generalizzata perchè sto vivendo una situazione difficile,ho paura di avere un cervello poco in salute e di non riuscire a tornare a stare bene da solo,con mia moglie o con un'altra donna.

Da giovane in un periodo in cui mi sentivo più o meno così e non miglioravo di spontanea volontà avevo sospeso i farmaci antidepressivi ed avevo ricominciato a sfondarmi di canne che su di me avevano un effetto rilassante fino a diventare talmente rinco e depresso che dopo una cura antidepressiva sono rinato.

Effettivamente anche io percepisco che ho più bisogno di curare l'agitazione che la depressione.
Ma in teoria mi hanno sempre raccontato che nel medio lungo termine gli antidepressivi sono anche ottimi antiansia.

Durante il ricovero mi han visitato decine di.psichiatri son tutti degli sprovveduti?
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Continua a fare non richiesti ragionamenti a 360 gradi dal suo punto di vista che è quello di sostenere qualcosa. Invece quel che interessa è il giudizio clinico, dal punto di vista di un altro.

"Effettivamente anche io percepisco che ho più bisogno di curare l'agitazione che la depressione.
Ma in teoria mi hanno sempre raccontato che nel medio lungo termine gli antidepressivi sono anche ottimi antiansia."

E quindi il filo logico del discorso dove sarebbe ? Non sto chiedendo, e quindi non risponda, ma ragiona evidentemente sul senso che Lei dà ai termini, non su quello che hanno, altrimenti un discorso del genere sarebbe totalmente oscuro.

Dr.Matteo Pacini
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[#9]
Utente
Utente
Dottor Pacini lei mi manda un po' in confusione pensi che a Settembre quando speravo nei miracoli della TMS che mi avrebbe fatto diventare il marito ed il padre perfetto all'istituto di Neuroscienze di Firenze dove mi ero recato sicuro della mia diagnosi ventennale mi hanno diagnosticato l'ADHD e mi hanno prescritto un basso dosaggio di Ritalin per 30 giorni da aumentare gradualmente.

Ogni professionista ha una visione diversa sul mio disturbo.

Anche se a Villa Turro un centro di eccellenza tutti concordano sul disturbo ansioso depressivo unipolare ed in effetti ho passato molti anni dove stavo decisamente meglio con cure anche solo antidepressive.

A Firenze mi avevano fatto fare un test dove dovevo individuare la X tra lettere diverse non pigiando il pulsante della tastiera ed è emerso che ho scarsa concentrazione.

Io l'ho trovata banale come prova perchè quando sono ansioso e depresso la prima cosa che perdo è la concentrazione(e non solo).

Quindi ho deciso di rivolgermi a chi mi ha sempre curato ottenendo risultati importanti seguiti purtroppo da ricadute.

Io la stimo moltissimo ho letto molti dei suoi interventi e su come agiscono gli antidepressivi sul cervello.
Una volta ci siamo persino incontrati in un centro medico privato a Milano.

Quel che non ho capito è se per lei la cura di 120 mg di Duloxetina e 900 mg di Gabapentin per il momento non è adatta perchè potrei essere diventato un bipolare con fase eccitata ma dall'uomore nero.
È questa la sua diagnosi?
Oppure concorda con i suoi colleghi sulla cura che mi auguro sia adatta e mediamente mi sto sentendo gradualmente un po' meglio.

Cerco di condurre anche una vita nutrizionalmente sana ed ho abbinato con il consenso del medico Curcumina ed Omega 3.

Per il resto sto riprendendo in mano la mia vita ma come potrà comprendere le "multiple" iperintensità T2 nella sostanza bianca subcorticale in entrambi gli emisferi mi destano un po' di preoccupazione.

In più il rapporto complicato con mia moglie di certo non aiuta il mio stato mentale la paura di perderla di dover ricominciare una vita con un cervello non proprio in grande forma non mi aiuta.

Se vuole un aneddoto sui i mie disagi fisici che quando sto male mi costa fatica pure camminare sono migliorati molto in seguito a cure antidepressive e l'affetto di mia moglie.
E quando ero ragazzo dopo il primo episodio sono letteralmente scomparsi in 30 minuti dopo un assunzione unica di Mdma a Ibiza ballando tutta la sera e bevendo solo acqua.

Non so quale effetto abbia fatto quella molecola ma è stato incredibile il giorno dopo non sono stato nemmeno male.
Però siccome mi hanno sempre detto che fa danni al cervello non l'ho più ripresa.Però evidentemente ha agito su dei circuiti che in me non funzionano correttamente.

Però preferisco affidarmi alla medicina che alle droghe per sistemare i miei problemi psichiatrici.

Quindi le rifaccio la domanda per lei la cura di 120 mg di Duloxetina e 900 mg di Gabapentin non va bene perchè sono in una fase eccitata di bipolarismo non diagnosticato?
Oppure sono io che ho frainteso e la cura va benissimo?
[#10]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
"Quindi ho deciso di rivolgermi a chi mi ha sempre curato ottenendo risultati importanti seguiti purtroppo da ricadute."

Non lo nego che gli interventi siano stati efficaci, ma il problema delle ricadute non è distinto dalla malattia, a meno di non considerare ogni episodio come staccato dall'altro.
Non è che il problema vero sia se è in fase eccitata ora, e solo questo; quanto il fatto che se la terapia a base di antidepressivi iniziata durante una fase depressiva è seguita dalla scomparsa della depressione e dall'aumento del numero di ricadute negli anni, il dato è questo.
In altre parole spesso si parte dall'idea di dover sempre e comunque usare un antidepressivo per la fase depressiva, e così facendo si rincorre l'umore che va ciclicamente su e giù, magari anche spingendo la ruota anziché compensando gli alti e i bassi.

Sull'MDMA non c'è niente di incredibile, così funziona, e soprattutto in un soggetto giovane che ha una predisposizione alla reattività umorale. Ma mediamente è per quello che viene consumata.

Dr.Matteo Pacini
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[#11]
Utente
Utente
Le dico la verità...

Dovevo partire per Marrakesh 1 mese e mezzo fa ma 2 giorni prima di partire mi sono fatto ricoverare a Villa Turro perchè mia moglie mi faceva enormi pressioni sul mio stato di salute proponendomi persino di andare da una psichiatra americana trovata su internet anzichè accettare il mio stato poco energico che già io facevo ad accettare.
In pratica sono scappato dal suo stress e ora uscito dal ricovero stando da mia zia sto decisanente meglio e non ho più quegli attacchi d'ansia da suicidio la mattina magari anche il cambio terapia + curcumina e Omega 3 di alta qualità stanno aiutando.

Come le dicevo ho iniziato ad ammalarmi a 18 anni dopo lo stress della maturità e pensavo di avere la sla o la sclerosi multipla tanto i sintomi somatici erano invalidanti...

Pensavo addirittura di avere qualcosa di fisico tipo distrofia muscolare.

È stata una singola assunzione di mdma a farmi capire che era un problema di cervello.

Da ragazzo però ero un coglione che si autocurava l'ansia con le canne ed ero poco aderente alle cure psichiatriche che spesso sospendevo quando stavo un po' meglio.

Le risalite erano più veloci e le ricadute più frequenti.

Dai 25 anni in poi sono maturato ho totalmente smesso di assumere cannabis ed ho avuto un aderenza alle cure molto buona di anni e anni.
Mi sono sposato ho avuto un figlio avevo un lavoro gratificante anche se non ho mai risolto del tutto la mia capacità di fare sport come prima di ammalarmi.

Paradossalmente gli ultimi periodi di relativo benessere sono stati più lunghi circa 6 anni prima di ogni ricaduta ma anche le ricadute sono state più lunghe e ignoro il motivo.

Purtroppo ste malattie sono una menata finchè non inventano una medicina che ti sistema a lungo termine anche dopo averla sospesa ho 43 anni e spero di vivere quel momento quella scoperta per il momento mi barcameno tra psichiatri e psicologi cercando di seguire uno stile di vita più equilibrato possibile ma di più cosa posso fare non avendo il controllo sugli eventi esterni tipo la malattia e il lutto della mia cagnolina adorata o la moglie che non capisce che la depressione è una malattia ed impazzisce?

Se l'mdma fosse una cura approvata che previene le ricadute a lungo termine la prenderei subito ma purtroppo da quanto emerge dalla letteratura scientifica di fa star bene in acuto ma ti peggiora in cronico.

Io mi domando più di così cosa potrei fare?
Purtroppo le ricadute fanno parte del gioco i farmaci a disposizione sono buoni ma non sono miracolosi la malattia non me la sono creata io ho la famiglia paterna falcidiata da questo disturbo.

Mi dica secondo lei è possibile prevenire le ricadute per tutta la vita?
Se sì come dove sbaglio?
[#12]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Ricadute di che cosa ? Di quale diagnosi ? Se ci sono cure fatte per questo...

Dr.Matteo Pacini
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[#13]
Utente
Utente
Ricadute per disturbo ansioso depressivo con personalità NAS somatizzazioni e tratti ipocondriaci.

Probabilmente quando stavo bene e mi hanno ridotto le medicine ho fatto l'errore di credere di aver superato la malattia e che bastasse la terapia di mantenimento facendomi seguire molto più sporadicamente dallo specialista che avrebbe percepito in tempo segnali di ricaduta ed avrebbe tempestivamente aggiustato la cura.

Al limite credo di aver fatto questo errore però confrontandomi con altri pazienti sono in molti che nonostante seguissero fedelmente tutte le cure prescritte hanno avuto ricadute in seguito a forti stress oggettivi.

Non lo so chiedo a lei perchè non sono esperto forse dipende dalla gravità e ricorrenza della malattia.

Di certo a me piacerebbe molto non avere più ricadute in futuro è quello che mi sono augurato per 6 anni di vita piuttosto stabile.

Per le somatizzazioni invece è diverso le ho avute spesso anche quando emozionalmente ero stabile questo è un mio cruccio che non so bene spiegarmi questa intolleranza all'esercizio fisico intenso tipo sindrome da fatica cronica/fibromialgia.

Non è che queste "multiple" iperintensità puntiformi T2 della sostanza bianca subcorticale in entrambi gli emisferi(frequenti nei malati di depressione maggiore) possono essere alla radice di questi disturbi "psicosomatici"?

Anche i malati di Sclerosi Multipla con lesioni ben più gravi hanno periodi dove i sintomi somatici sono più lievi ed altri molto più forti.

Lei che s'intende di cervello ha un'idea della causa di queste iperintensità puntiformi aspecifiche in T2?

1)Non hanno nulla a che vedere con i sintomi somatici e sono comuni in tanti pazienti anche non psichiatrici che sono asintomatici?

2)Sono causate dalla depressione ricorrente come sostengono diversi studi.

3)Sono causate da un uso massiccio di cannabis in età giovanile che ha lasciato segni permanenti ma non c'entrano nulla con la depressione ed i sintomi psicosomatici?
[#14]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Nell'ipocondria non si hanno solo somatizzazioni ma anche sintomi somatici. Il sintomo riferisce degli elementi, che sono chiamati sintomi. E l'ipocondriaco riferisce sintomi continui, con caratteristiche che seguono le paure per poterle accertare, esplicitamente o implicitamente inducendo gli altri a esprimersi o a fare esami.
Tutti i problemi che si pone fanno capo alla paura di incurabilità. Il resto non conta. Quella va curata bene insieme alla depressione.

Dr.Matteo Pacini
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[#15]
Utente
Utente
Dottor Pacini,

Da 3 giorni sono disperato...

Dopo il ricovero avevo impostato una routine quotidiana "leggera" ma costante ed ero più tranquillo ho fatto l'errore di sentirmi più forte e di poter esprimere il mio affetto a mia moglie incontrandola per 1 giorno insieme a nostro figlio perchè mi ero allontanato da lei per stare più tranquillo perchè tende a non riconoscere e farmi pesare la mia malattia.

È stato un disastro ne sono uscito distrutto da questo incontro come una mitraglietta mi ha ferito colpendo tutti i miei punti deboli e sono tornato ad avere gli attacchi d'ansia la mattina presto e a non riuscire a condurre nessuna routine.

Sono agitatissimo in confusione totale ed in preda ai sensi di colpa.
Ho perso quella poca progettualità che stavo ritrovando.

Mi sento un caso perso e mi sono tornati pensieri suicidari.

Cosa dovrei fare?
Tenere un po' duro sperando che stando lontano da mia moglie la situazione si normalizzi o optare per una scelta più radicale come farmi ricoverare alle Betulle per tutto il necessario?

Sono disperato se l'ansia che provo la sera che di solito è il momento in cui sto meglio non voglio immaginare domani mattina.
Perchè finchè somatizzo e sono un po' giù di morale riesco a fare le cose a seguire una routine ma quando l'ansia è così estrema e mi segue per tutta la giornata mi sento rovinato.

Sto soffrendo in modo inimmaginabile e mi dispiace che prima dell'incontro con mia moglie almeno riuscivo a rilassarmi.

L'agitazione è quasi incontrollabile faccio persino fatica a scrivere questo messaggio.
Ma cosa ho fatto per meritarmi tutta questa sofferenza.
In questi momenti capisco perchè molti si tolgono la vita.
[#16]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Mi scusi, ma non capisco perché chiede qui. Ha un medico che la segue ? Ha il contatto della clinica ? E per quale motivo non li contatta ?

Dr.Matteo Pacini
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[#17]
Utente
Utente
Perchè fino a qualche giorno fa emotivamente stavo bene avevo solo il dubbio sulle somatizzazioni ma quando le scrivevo ero tranquillo.
Andavo a dormire tranquillo e mi svegliavo tranquillo accettando i miei ritmi blandi ed una routine semplice che però mi rendeva ottimista rispetto all'inferno degli ultimi giorni di ricovero in Villa Turro con il cambio cura ancora recente.

Mi è bastato vedere mia moglie e discutere della situazione per andare letteralmente in tilt.

Sono tornato indietro con una costante iperagitazione che mi accompagna per tutta la giornata.

Ma perchè succede questo?
Com'è possibile che un solo incontro con mia moglie per quanto velenosa possa essere stata o per quanto io emotivamente non fossi pronto a ridurmi così?

Certo che sono seguito da uno psichiatra e gli scrivo anche su whatsapp il mio andamento ma lui crede che sia meglio temporeggiare e vedere come va nei prossimi giorni tenendo aperta l'opzione del ricovero.

Io scrivo a lei perchè aveva messo in dubbio l'impostazione della mia terapia ed effettivamente questa iperagitazione dopo 3/4 settimane non mi sembra normale.

Per come mi sento in questo momento se dovessi esprimere un desiderio sarebbe: mettetemi in coma farmacologico !!!

Percepisco un'iperattività talmente forte che mi blocca sono chiuso in me stesso dall'agitazione non so se rendo l'idea.

Mi consulto anche con lei così potrei riportare la sua opinione allo psichiatra che mi segue.
[#18]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Il che sarebbe sostanzialmente sbagliato, perché riportare pareri raccolti in questa sede al medico che sta gestendo il caso non è in genere una buona idea per il rapporto medico-paziente.
Ha un contatto col medico che utilizza anche canali telematici. Il medico ha valutato in questo modo, e metterlo in dubbio perché uno che non la conosce può aver espresso un parere diverso (non è questo il caso poi, ma anche se fosse) non ha molto senso clinico.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini