Ereditarietà e componente genetica disturbo ossessivo compulsivo

Buongiorno, mi piacerebbe avere una panoramica sull'ereditarietá e sull'aspetto genetico legato al disturbo ossessivo compulsivo.
Ne soffro da anni e da anni più o meno lo gestisco, con periodi più sereni e altri molto complessi.
Questo è per me un momento di vita importante perché io e mio marito abbiamo un forte desiderio di allargare la famiglia.
Io sono bloccata dall'idea che la mia condizione possa essere ereditaria e che questo disturbo possa essere passato ad un eventuale figlio.
Circostanza che mi affligge oltremisura conoscendo il profondo dolore che scaturisce da questa patologia.
Forse avere una maggiore consapevolezza di quanto possa incidere il fattore genetico ci aiuterebbe a comprendere gli effettivi rischi e ci consentirebbe di fare delle valutazioni etiche e personali più lucide.
Avrò modo di chiederlo alla mia psichiatra, ma non a breve, per questo ho pensato di provare a chiedere un consulto anche qui.
Grazie a chi vorrà rispondere.
Un cordiale saluto.
M.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Noi passiamo i geni predisponenti alle malattie di ogni tipo ai nostri figli. Un conto è sapere con certezza che ci sarà un disturbo di una certa gravità, altro sono le malattie non determinate da un gene solo. Quindi riflettere su questo nell'ottica della maternità non le risolve il problema, anzi diventa un tema che ha le carte in regola per essere elaborato ossessivamente.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Grazie per la cortese risposta. Immagino che sia già un tema ossessivo in effetti. Anche se il dilemma è sincero e volto a non prendere decisioni irresponsabili, perché onestamente non augurerei questo disturbo a nessuno, tanto meno ad un eventuale figlio. Così come non comprendo fino in fondo se con questo disturbo possa aspirare a diventare madre in modo responsabile, considerando quanto invalidante possa essere la patologia. Per quanto sia un sogno che coltiviamo nel profondo e da tempo. La ringrazio e la saluto caramente. M.