Trattamento paroxetina
Buongiorno,
chiedo un consulto per la mia situazione: parto dal presupposto che sono ben consapevole che prima o poi dovrò interfacciarmi nuovamente con lo Psichiatra che mi ha prescritto questo farmaco, ma nel frattempo vorrei un consulto diverso dal suo.
Per diversi anni ho sofferto d'ansia, e dopo varie sedute psicologiche/psichiatriche finalmente mi è stato prescritto questo farmaco che mi ha salvato la vita.
Assumo dall'8/03/2023 1 pasticca intera di Paroxetina tutte le mattine - dal 25/03/2024 ne assumo mezza e ne traggo lo stesso beneficio.
La mia domanda dunque é: per quanto posso ancora assumerla?
in tutto questo tempo, non ho mai avuto nessun tipo di effetto collaterale, se non i primi mesi dove ho riscontrato un forte ritardo nell'eiaculare (problema di cui non mi fregava niente rapportato al motivo per cui assumevo il farmaco) ma passato ormai da un bel pezzo.
Faccio questa domanda perché, in questo anno ormai passato c'è stato un periodo (7/10 giorni) in cui ho provato a smettere (gradualmente) e purtroppo i sintomi dell'ansia si sono quasi subito ripresentati, quindi io impaurito e d'accordo con lo psichiatra ho ripreso l'assunzione del farmaco.
Esistono scenari per cui uno può assumere questo farmaco a vita?
oppure per tanti anni?
e se sì, ci sono dei controlli preventivi che dovrei fare spesso per monitorare la situazione?
Grazie!
chiedo un consulto per la mia situazione: parto dal presupposto che sono ben consapevole che prima o poi dovrò interfacciarmi nuovamente con lo Psichiatra che mi ha prescritto questo farmaco, ma nel frattempo vorrei un consulto diverso dal suo.
Per diversi anni ho sofferto d'ansia, e dopo varie sedute psicologiche/psichiatriche finalmente mi è stato prescritto questo farmaco che mi ha salvato la vita.
Assumo dall'8/03/2023 1 pasticca intera di Paroxetina tutte le mattine - dal 25/03/2024 ne assumo mezza e ne traggo lo stesso beneficio.
La mia domanda dunque é: per quanto posso ancora assumerla?
in tutto questo tempo, non ho mai avuto nessun tipo di effetto collaterale, se non i primi mesi dove ho riscontrato un forte ritardo nell'eiaculare (problema di cui non mi fregava niente rapportato al motivo per cui assumevo il farmaco) ma passato ormai da un bel pezzo.
Faccio questa domanda perché, in questo anno ormai passato c'è stato un periodo (7/10 giorni) in cui ho provato a smettere (gradualmente) e purtroppo i sintomi dell'ansia si sono quasi subito ripresentati, quindi io impaurito e d'accordo con lo psichiatra ho ripreso l'assunzione del farmaco.
Esistono scenari per cui uno può assumere questo farmaco a vita?
oppure per tanti anni?
e se sì, ci sono dei controlli preventivi che dovrei fare spesso per monitorare la situazione?
Grazie!
[#1]
Non menziona la diagnosi (ansia non significa molto).
Però ha appena visto il medico, che le ha ridotto la dose (quindi che stia bene è prematuro dirlo, la dose è così da meno di un mese), e quindi impossibile che non le abbia detto quando la vuole rivedere o comunque che tipo di prospettiva c'è.
Esiste un motivo per cui non si fida, esistono dei dubbi specifici rispetto a controlli da fare ? Altrimenti non si capisce in che direzione possono andare a parare le sue preoccupazioni.
Però ha appena visto il medico, che le ha ridotto la dose (quindi che stia bene è prematuro dirlo, la dose è così da meno di un mese), e quindi impossibile che non le abbia detto quando la vuole rivedere o comunque che tipo di prospettiva c'è.
Esiste un motivo per cui non si fida, esistono dei dubbi specifici rispetto a controlli da fare ? Altrimenti non si capisce in che direzione possono andare a parare le sue preoccupazioni.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Ansia generalizzata dottore. Nello specifico sono cardiofobico. Sebbene negli anni sia migliorato molto nella gestione, è ancora invalidante sotto tanti aspetti, ed in questo senso la Paroxetina mi ha svoltato letteralmente (se poi sia solo una cosa psicologica o no non so dirlo ad ora).
La dose me la sono "ridotta da solo", dato che lo psichiatra in questione, mi ha detto che quando me la sarei sentita di dimezzare la dose, e così ho fatto.
Siccome in suddetto psichiatra non ripongo tanta fiducia, stavo solamente chiedendo un consiglio esterno sulla possibile durata della medicina e se può avere effetti collaterali a lungo termine, dato che fino ad ora non me ne ha dati.
La dose me la sono "ridotta da solo", dato che lo psichiatra in questione, mi ha detto che quando me la sarei sentita di dimezzare la dose, e così ho fatto.
Siccome in suddetto psichiatra non ripongo tanta fiducia, stavo solamente chiedendo un consiglio esterno sulla possibile durata della medicina e se può avere effetti collaterali a lungo termine, dato che fino ad ora non me ne ha dati.
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.3k visite dal 01/05/2024.
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