Tricotillomania e prozac

Buonasera.

Ho ormai 28 anni e un doc da più di 11 anni (tricotillomania) che non sono mai riuscita ad affrontare e superare dai vari psicologi che ho incontrato.

L'ultima psicologa da cui sono stata mi ha consigliato ancora l'anno scorso di provare ad andare da uno psichiatra per questo e forse disturbi depressivi.
Finalmente mi sono fatta forza da poco ad andare e mi è stato prescritto il prozac o fluoxetina.


Abbinato a psicoterapia può aiutare?

Ho un po' paura a iniziare a prenderlo, ho paura di non essere lucida quando devo esserlo come al lavoro o alla guida, o che mi crei una sorta di dipendenza e non saper più affrontare le difficoltà senza assumerlo.

La difficoltà a raggiungere l'orgasmo sono temporanee, si risolvono quindi una volta che si smette con il farmaco?

È vero che non fa ingrassare ma che anzi riduce l'appetito?
Sono già sovrappeso.
Provoca insonnia?

Inoltre ho letto che non è consigliabile assumerlo con alcool, come quasi tutti i farmaci, volevo capire in che quantità perché mi capita a volte di esagerare, è molto pericoloso?


Immagino che ognuno abbia una reazione diversa, ma indicativamente mi interessava avere delle conferme su questo che ho capito di quello che mi ha detto lo psichiatra, grazie in anticipo per le eventuali risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Sono tutte domande aperte sul futuro. Alcune sono neanche vere domande, tipo se può essere utile. Il bisogno di conferme è nella sua diagnosi, e infatti le domande prodotte sono tutte di tipo doc.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
Utente
Chiaramente sono rivolte al futuro perché non ho iniziato a prendere questo farmaco ancora, ce l'ho in borsa e sto riflettendo se prenderlo o meno come mi faccio due domande prima di prendere anche altri farmaci importanti.
In che senso le domande prodotte sono di tipo doc?
Comunque non ha risposto a nessuna di esse, non vedo quindi il senso della sua risposta e in che modo può aiutarmi
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Non ha considerato la risposta. Addirittura mi conferma che le domande sono sul futuro perché ancora non ha iniziato....
Sono domande di matrice ossessiva. In parte domande sul futuro, su cui non vedo quale risposta possa esistere (indipendentemente dal contenuto), così formulate.
Ignora che il doc si nutre di conferme, e con esse si alimenta ? Oltre che di conferme, in generale di risposte, anche se inutili e uguali a quelle che la persona si può dare da sola, perché svolgono una funzione di "conferma" o "rassicurazione" dentro il meccanismo del doc.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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Utente
Utente
Grazie della sua risposta e del chiarimento.
Da quello che dice devo prendere farmaci senza farmi domande, senza fare una valutazione, senza provare quantomeno a pensare se nel complesso il risultato può essere più positivo che negativo (perché di effetti collaterali ce ne sono parecchi da quello che mi risulta)?
Sulla fiducia di uno psichiatra che ho visto una volta, per quanto qualificato possa essere mi ha parlato per 20-30 minuti?
Posso capire che una risposta possa anche non esserci, ma almeno farsi delle domande mi sembra il minimo nella vita, almeno ho scoperto di apprezzare il mio doc.
Grazie comunque e buona serata
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
No, neanche adesso mi sembra abbia compreso. Le domande se le faccia pure, una volta che ha ottenuto le risposte, non ha risolto alcunché. Non può esserci una risposta utile a quelle domande.

Se non si fida, è un altro discorso. Certamente non è un problema che si scioglie tramite le domande che ha fatto, quelle sono sintomatiche.

Qui non deve chiedere conferme o meno sulla cura da assumere e se assumerla. Quindi: "Da quello che dice devo prendere farmaci senza farmi domande": assolutamente no. Lei ha un medico, e con lui deve rapportarsi per le decisioni.
Qui nessuno le ha detto di fare o di non fare qualcosa.

"Posso capire che una risposta possa anche non esserci, ma almeno farsi delle domande mi sembra il minimo nella vita". Quindi le domande che ha fatto secondo Lei hanno un senso pratico ? A me non sembra, hanno un'unica risposta possibile, e che non serve a niente a livello operativo.

Non ha ancora un'idea chiara di cosa sia il doc. Non è farsi più domande degli altri, essere più curiosi, essere più precisi, etc. Non c'entra nulla. E' il creare domande su ciò che già si sa o che già si sa non avere risposte, determinando un blocco dell'azione.

Dr.Matteo Pacini
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