Ossessioni, ansia ed azioni orribili
Gentili Dottori,
parto descrivendo la mia condizione di vita attuale, i problemi che ho avuto in passato, per arrivare al problema che mi crea attualmente più angoscia di tutto…anche perché non mi è per niente facile scriverne (figuriamoci parlarne!).
Attualmente ho 30 anni, faccio il lavoro dei miei sogni, ho un buon rapporto con i miei meravigliosi genitori, ottimo col mio ragazzo che è una persona speciale e fantastica, brutto con mia sorella (che temo abbia qualche psicosi ed anche i miei lo pensano, ma ne parliamo solo io e mia mamma, saltuariamente con papà, perché lui ha paura di affrontare l'argomento e men che meno possiamo parlarne con mia sorella, che sicuramente avrebbe una bruttissima reazione…già successo in passato), amo moltissimo gli animali, tant’è che sono vegetariana per motivi etici...sono sempre stata una persona sicura di me, tenace e volitiva, a volte talmente forte e sicura da "schiacciare" gli altri. Molto testarda. Ma affidabile, precisa, pignola e tecnica, e molte persone contano su di me quando c'è da portare avanti qualche situazione impegnativa.
Tendo a caricarmi sempre di un sacco di impegni e sono perfezionista, se non faccio le cose al massimo sono insoddisfatta e pretendo una certa perfezione anche da parte degli altri, che ovviamente se non c'è mi carica di ansia (ed è difficile per gli altri, ovviamente, seguire la MIA idea di perfezione!). E riesco a fare solo le cose che mi piacciono davvero, se per caso mi trovo a fare qualcosa che non mi piace, mi sale l’ansia e alla fine smetto di farla (anche dopo mesi magari, ma smetto).
Durante gli ultimi 2 anni ho avuto una vita piuttosto irregolare, con orari sballatissimi (dormivo dalle 3 o 4 di mattina fino a mezzogiorno…), che adesso sto cercando di riportare alla normalità.
Mi sento un po’ più tranquilla da quando ho lasciato un paio di impegni che non mi convincevano e che erano di troppo e che quindi mi creavano una forte ansia.
Non ho mai avuto il desiderio di maternità, ho sempre visto il fatto di avere dei figli, come un ostacolo alla mia libertà personale.
In passato (sui 20 anni) ho avuto una depressione associata ad ansia, causata da una storia d’amore finita molto male, dopo 4 anni e dopo 2 interruzioni di gravidanza (mai confessate a nessuno, solo al mio ex e al mio attuale fidanzato).
Nel 2005 ho avuto una grave disbiosi intestinale (a seguito di una serie di eventi traumatici, primo fra tutti la morte di una persona carissima che ancora credo di non aver elaborato), che mi ha causato candidosi e infezioni alle vie urinarie, ho dovuto seguire una terapia antibiotica ed astenermi dai rapporti e da quel momento non ho quasi più desiderio sessuale...avrò 3 o al massimo 4 rapporti all'anno...e periodi in cui il desiderio si manifesta in sogno o quando sono da sola.
Inoltre ho delle manie di igiene che si acutizzano moltissimo nei periodi di maggiore stress, che mi fanno vivere alcune situazioni non proprio serenamente, perché quando sono in luoghi pubblici mi fa schifo toccare qualunque cosa possa essere stata in contatto con altre persone...cioè praticamente tutto! Non vado nei bagni pubblici, non entro in casa con le scarpe, se sono in albergo porto via il necessario per pulire e disinfettare prima di utilizzare la camera e il bagno, ecc. e anche in casa, comunque, non uso mai le stoviglie degli altri, non faccio lavatrici insieme agli indumenti degli altri, non mi siedo sulla tazza del wc senza prima aver pulito...non vado a cena da nessuno per non avere problemi e quando mangio fuori vado nell’unico posto del quale mi fido…e così via…
Qualche mese fa mi è successa una cosa strana: è come se mi si fossero azzerati i sentimenti. Non sapevo cosa provavo per nessuno, a parte per i miei genitori, ai quali ho sempre voluto bene. Mi sembrava di non provare più nessun sentimento. L'unica emozione che saltava fuori era la rabbia. Ero esausta, senza energie e volevo solo un po’ di tranquillità.
E poi mi stanco presto delle cose, da un po’ di tempo a questa parte, e anche delle persone…e ricerco sempre la novità e lascio perdere ciò che non mi dà più emozioni o ciò che mi dà problemi anche minimi.
Sono piena di ansia da un paio d'anni a questa parte (forse anche 3) e già da tempo il mio ragazzo mi dice che sono troppo aggressiva e che ho delle reazioni spropositate e so che ha ragione. A volte ho anche alzato le mani con lui, ma ora non più per fortuna.
Ultimamente faccio fatica ad affrontare anche i piccoli problemi quotidiani senza sentire un senso di ansia che mi opprime a livello del petto.
Mi terrorizza l'idea della morte e soprattutto che le persone o gli animali a me cari possano morire, e sono molto sensibile quando vedo certe immagini strazianti di animali torturati o cose così, tanto che ci sto male e piango moltissimo per entrambe le cose...tanto che riterrei giusto che chi tortura o uccide gli animali per futili motivi facesse la stessa fine...per me le persone e gli animali valgono allo stesso modo…
E ora non riesco neanche a guardarmi allo specchio perché ho fatto una cosa terribile, di cui mi vergogno moltissimo e vorrei parlarne con il mio ragazzo, ma ho paura, perché anche se probabilmente continuerebbe ad amarmi e cercherebbe un aiuto per me, forse mi guarderebbe con occhi diversi...anche lui ama moltissimo gli animali...
E io ho ucciso il mio criceto.
Non volevo ucciderlo, assolutamente! Gli volevo bene ed era un animaletto dolcissimo e carinissimo...ma stavo giocando con lui e non so perché ho stretto troppo la mano...non accidentalmente però...non è divertimento, né piacere quello che ho provato nel vederlo quasi soffocare (l'ho fatto altre volte ultimamente), ma un impulso irrefrenabile..è come se avessi un demone dentro che ogni tanto salta fuori e mi obbliga a fare queste cose (in senso figurato, dico…)…analizzandomi, forse lo facevo perché era sempre agitato e dopo lo vedevo più docile e mi faceva tenerezza...forse perché mi “piaceva” vederlo soffrire per poi accudirlo, carezzarlo e confortarlo…non so di preciso, ma mi sono sempre sentita in colpa quando l'ho fatto, è una cosa che ritengo mostruosa e tremenda e quindi ancor meno riesco a spiegarmi perché io l’abbia fatto...l'ho anche portato dal veterinario una volta, per vedere che non gli fosse successo qualcosa di grave, e mi sono promessa che non l'avrei fatto mai più. E così è stato per un po’…ma l’altra sera l'ho rifatto e stavolta è stato fatale...e adesso non riesco a smettere di piangere, di sentirmi in colpa e mi viene da rimettere...mi sembra un incubo. Mi dispiace da morire. Mi sento un mostro schifoso.
Non so cosa fare e non so cosa pensare di me.
Nella mia testa c'è qualcosa che non va. Questo è certo.
Ho un cugino di primo grado schizofrenico...non so se possa essere utile saperlo.
Mi sento uno schifo, vorrei poter tornare indietro...ma ovviamente non si può più.
A tutti ho raccontato che mi è caduto, perché non ho proprio il coraggio di dire la verità e non so nemmeno se sia la cosa giusta da fare, in questo caso.
In genere invece ci tengo moltissimo alla sincerità e sono sempre onesta.
Ma questa volta MI FACCIO PAURA.
Da piccola mi era capitato di essere violenta con gli animali (galline, api, e purtroppo anche con i gatti, che ora per me sono animali sacri ed intoccabili e comunque anche allora mi piacevano) sempre senza conseguenze fatali, per fortuna, ma pensavo fosse una cosa dell'infanzia, che anche oggi, quando ci penso, mi fa orrore.
Mi fa orrore quello che ho fatto, mi faceva orrore anche quando lo facevo, ma allo stesso tempo ero "curiosa" di farlo.
Mi faccio paura e mi fa paura provare queste cose.
Vorrei e dovrei andare da uno specialista, ma non ho soldi e non saprei nemmeno da chi andare...vorrei essere certa di trovare la persona giusta...ma non posso permettermi di pagare tante sedute e non so come fare...mi piacerebbe trovare uno psichiatra (se è ciò che mi serve) professionale e scrupoloso, ma che allo stesso tempo sia una persona sensibile ed “umana” ed aperta alla medicina alternativa, perché per il mio carattere una persona troppo fredda e distaccata non gioverebbe…non voglio sentirmi un pollo da batteria, insomma, e non voglio una persona che per risolvere il problema mi prescriva dei farmaci e non mi aiuti a capire il perché della mia condizione e il modo per venirne fuori…io amo andare in profondità nelle cose…
Grazie per la vostra attenzione, spero che mi aiuterete a capire cosa c’è che non va e come risolvere i miei problemi.
parto descrivendo la mia condizione di vita attuale, i problemi che ho avuto in passato, per arrivare al problema che mi crea attualmente più angoscia di tutto…anche perché non mi è per niente facile scriverne (figuriamoci parlarne!).
Attualmente ho 30 anni, faccio il lavoro dei miei sogni, ho un buon rapporto con i miei meravigliosi genitori, ottimo col mio ragazzo che è una persona speciale e fantastica, brutto con mia sorella (che temo abbia qualche psicosi ed anche i miei lo pensano, ma ne parliamo solo io e mia mamma, saltuariamente con papà, perché lui ha paura di affrontare l'argomento e men che meno possiamo parlarne con mia sorella, che sicuramente avrebbe una bruttissima reazione…già successo in passato), amo moltissimo gli animali, tant’è che sono vegetariana per motivi etici...sono sempre stata una persona sicura di me, tenace e volitiva, a volte talmente forte e sicura da "schiacciare" gli altri. Molto testarda. Ma affidabile, precisa, pignola e tecnica, e molte persone contano su di me quando c'è da portare avanti qualche situazione impegnativa.
Tendo a caricarmi sempre di un sacco di impegni e sono perfezionista, se non faccio le cose al massimo sono insoddisfatta e pretendo una certa perfezione anche da parte degli altri, che ovviamente se non c'è mi carica di ansia (ed è difficile per gli altri, ovviamente, seguire la MIA idea di perfezione!). E riesco a fare solo le cose che mi piacciono davvero, se per caso mi trovo a fare qualcosa che non mi piace, mi sale l’ansia e alla fine smetto di farla (anche dopo mesi magari, ma smetto).
Durante gli ultimi 2 anni ho avuto una vita piuttosto irregolare, con orari sballatissimi (dormivo dalle 3 o 4 di mattina fino a mezzogiorno…), che adesso sto cercando di riportare alla normalità.
Mi sento un po’ più tranquilla da quando ho lasciato un paio di impegni che non mi convincevano e che erano di troppo e che quindi mi creavano una forte ansia.
Non ho mai avuto il desiderio di maternità, ho sempre visto il fatto di avere dei figli, come un ostacolo alla mia libertà personale.
In passato (sui 20 anni) ho avuto una depressione associata ad ansia, causata da una storia d’amore finita molto male, dopo 4 anni e dopo 2 interruzioni di gravidanza (mai confessate a nessuno, solo al mio ex e al mio attuale fidanzato).
Nel 2005 ho avuto una grave disbiosi intestinale (a seguito di una serie di eventi traumatici, primo fra tutti la morte di una persona carissima che ancora credo di non aver elaborato), che mi ha causato candidosi e infezioni alle vie urinarie, ho dovuto seguire una terapia antibiotica ed astenermi dai rapporti e da quel momento non ho quasi più desiderio sessuale...avrò 3 o al massimo 4 rapporti all'anno...e periodi in cui il desiderio si manifesta in sogno o quando sono da sola.
Inoltre ho delle manie di igiene che si acutizzano moltissimo nei periodi di maggiore stress, che mi fanno vivere alcune situazioni non proprio serenamente, perché quando sono in luoghi pubblici mi fa schifo toccare qualunque cosa possa essere stata in contatto con altre persone...cioè praticamente tutto! Non vado nei bagni pubblici, non entro in casa con le scarpe, se sono in albergo porto via il necessario per pulire e disinfettare prima di utilizzare la camera e il bagno, ecc. e anche in casa, comunque, non uso mai le stoviglie degli altri, non faccio lavatrici insieme agli indumenti degli altri, non mi siedo sulla tazza del wc senza prima aver pulito...non vado a cena da nessuno per non avere problemi e quando mangio fuori vado nell’unico posto del quale mi fido…e così via…
Qualche mese fa mi è successa una cosa strana: è come se mi si fossero azzerati i sentimenti. Non sapevo cosa provavo per nessuno, a parte per i miei genitori, ai quali ho sempre voluto bene. Mi sembrava di non provare più nessun sentimento. L'unica emozione che saltava fuori era la rabbia. Ero esausta, senza energie e volevo solo un po’ di tranquillità.
E poi mi stanco presto delle cose, da un po’ di tempo a questa parte, e anche delle persone…e ricerco sempre la novità e lascio perdere ciò che non mi dà più emozioni o ciò che mi dà problemi anche minimi.
Sono piena di ansia da un paio d'anni a questa parte (forse anche 3) e già da tempo il mio ragazzo mi dice che sono troppo aggressiva e che ho delle reazioni spropositate e so che ha ragione. A volte ho anche alzato le mani con lui, ma ora non più per fortuna.
Ultimamente faccio fatica ad affrontare anche i piccoli problemi quotidiani senza sentire un senso di ansia che mi opprime a livello del petto.
Mi terrorizza l'idea della morte e soprattutto che le persone o gli animali a me cari possano morire, e sono molto sensibile quando vedo certe immagini strazianti di animali torturati o cose così, tanto che ci sto male e piango moltissimo per entrambe le cose...tanto che riterrei giusto che chi tortura o uccide gli animali per futili motivi facesse la stessa fine...per me le persone e gli animali valgono allo stesso modo…
E ora non riesco neanche a guardarmi allo specchio perché ho fatto una cosa terribile, di cui mi vergogno moltissimo e vorrei parlarne con il mio ragazzo, ma ho paura, perché anche se probabilmente continuerebbe ad amarmi e cercherebbe un aiuto per me, forse mi guarderebbe con occhi diversi...anche lui ama moltissimo gli animali...
E io ho ucciso il mio criceto.
Non volevo ucciderlo, assolutamente! Gli volevo bene ed era un animaletto dolcissimo e carinissimo...ma stavo giocando con lui e non so perché ho stretto troppo la mano...non accidentalmente però...non è divertimento, né piacere quello che ho provato nel vederlo quasi soffocare (l'ho fatto altre volte ultimamente), ma un impulso irrefrenabile..è come se avessi un demone dentro che ogni tanto salta fuori e mi obbliga a fare queste cose (in senso figurato, dico…)…analizzandomi, forse lo facevo perché era sempre agitato e dopo lo vedevo più docile e mi faceva tenerezza...forse perché mi “piaceva” vederlo soffrire per poi accudirlo, carezzarlo e confortarlo…non so di preciso, ma mi sono sempre sentita in colpa quando l'ho fatto, è una cosa che ritengo mostruosa e tremenda e quindi ancor meno riesco a spiegarmi perché io l’abbia fatto...l'ho anche portato dal veterinario una volta, per vedere che non gli fosse successo qualcosa di grave, e mi sono promessa che non l'avrei fatto mai più. E così è stato per un po’…ma l’altra sera l'ho rifatto e stavolta è stato fatale...e adesso non riesco a smettere di piangere, di sentirmi in colpa e mi viene da rimettere...mi sembra un incubo. Mi dispiace da morire. Mi sento un mostro schifoso.
Non so cosa fare e non so cosa pensare di me.
Nella mia testa c'è qualcosa che non va. Questo è certo.
Ho un cugino di primo grado schizofrenico...non so se possa essere utile saperlo.
Mi sento uno schifo, vorrei poter tornare indietro...ma ovviamente non si può più.
A tutti ho raccontato che mi è caduto, perché non ho proprio il coraggio di dire la verità e non so nemmeno se sia la cosa giusta da fare, in questo caso.
In genere invece ci tengo moltissimo alla sincerità e sono sempre onesta.
Ma questa volta MI FACCIO PAURA.
Da piccola mi era capitato di essere violenta con gli animali (galline, api, e purtroppo anche con i gatti, che ora per me sono animali sacri ed intoccabili e comunque anche allora mi piacevano) sempre senza conseguenze fatali, per fortuna, ma pensavo fosse una cosa dell'infanzia, che anche oggi, quando ci penso, mi fa orrore.
Mi fa orrore quello che ho fatto, mi faceva orrore anche quando lo facevo, ma allo stesso tempo ero "curiosa" di farlo.
Mi faccio paura e mi fa paura provare queste cose.
Vorrei e dovrei andare da uno specialista, ma non ho soldi e non saprei nemmeno da chi andare...vorrei essere certa di trovare la persona giusta...ma non posso permettermi di pagare tante sedute e non so come fare...mi piacerebbe trovare uno psichiatra (se è ciò che mi serve) professionale e scrupoloso, ma che allo stesso tempo sia una persona sensibile ed “umana” ed aperta alla medicina alternativa, perché per il mio carattere una persona troppo fredda e distaccata non gioverebbe…non voglio sentirmi un pollo da batteria, insomma, e non voglio una persona che per risolvere il problema mi prescriva dei farmaci e non mi aiuti a capire il perché della mia condizione e il modo per venirne fuori…io amo andare in profondità nelle cose…
Grazie per la vostra attenzione, spero che mi aiuterete a capire cosa c’è che non va e come risolvere i miei problemi.
[#1]
Gentile utente
il suo lungo post evidenzia delle problematiche che andrebbero discusse e valutate.
Lei pero' non sa cosa vorrebbe davvero, perché vuole uno psichiatra alternativo che possa essere come lei desidera.
Ciò non e' proprio possibile.
Inizi con il cercare uno psichiatra poi ciò che ne verra' fuori sara' probabilmente a suo vantaggio.
il suo lungo post evidenzia delle problematiche che andrebbero discusse e valutate.
Lei pero' non sa cosa vorrebbe davvero, perché vuole uno psichiatra alternativo che possa essere come lei desidera.
Ciò non e' proprio possibile.
Inizi con il cercare uno psichiatra poi ciò che ne verra' fuori sara' probabilmente a suo vantaggio.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Ex utente
Gentilissimo Dr. Ruggiero,
grazie innanzitutto per la Sua risposta tempestiva.
In realtà non è che non so cosa voglio davvero, ciò che voglio è primariamente una persona che mi aiuti a risolvere i miei problemi.
Non so se per la mia situazione sia più adatto uno psichiatra, uno psicologo o uno psicoterapeuta, in questo cerco un Vostro cortese consiglio...
Parlo di persona sensibile ed "umana" perché quando ho dovuto curare la mia passata depressione, ho trovato uno psichiatra "freddo" e disinteressato che mi ha portato ad abbandonare la terapia...in quella occasione mi sono sentita, appunto, un pollo da batteria...
Son d'accordo con Lei, da qualche parte si deve pur cominciare...ma ci sono strutture alle quali posso rivolgermi pagando un ticket? Perché purtroppo di soldi in questo momento proprio non ne ho...il mio lavoro è bellissimo, ma retruibuito pochissimo...
grazie innanzitutto per la Sua risposta tempestiva.
In realtà non è che non so cosa voglio davvero, ciò che voglio è primariamente una persona che mi aiuti a risolvere i miei problemi.
Non so se per la mia situazione sia più adatto uno psichiatra, uno psicologo o uno psicoterapeuta, in questo cerco un Vostro cortese consiglio...
Parlo di persona sensibile ed "umana" perché quando ho dovuto curare la mia passata depressione, ho trovato uno psichiatra "freddo" e disinteressato che mi ha portato ad abbandonare la terapia...in quella occasione mi sono sentita, appunto, un pollo da batteria...
Son d'accordo con Lei, da qualche parte si deve pur cominciare...ma ci sono strutture alle quali posso rivolgermi pagando un ticket? Perché purtroppo di soldi in questo momento proprio non ne ho...il mio lavoro è bellissimo, ma retruibuito pochissimo...
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 4.9k visite dal 08/09/2009.
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Approfondimento su Ansia
Cos'è l'ansia? Tipologie dei disturbi d'ansia, sintomi fisici, cognitivi e comportamentali, prevenzione, diagnosi e cure possibili con psicoterapia o farmaci.