Problemi con l’interruzione degli antidepressivi
Buonasera,
Ormai un mese fa ho deciso di interrompere la terapia con citalopram.
Avevo già interrotto questa terapia tempo fa e, dopo una ricaduta in depressione a 6 mesi dall’interruzione, ho riniziato a prendere il farmaco e ho continuato per un paio d’anni.
Ora la mia condizione di salute mentale è sensibilmente migliorata e quindi ho deciso di interrompere nuovamente il farmaco.
Ho seguito la procedura scritta sul bugiardino che è la stessa che mi aveva consigliato il mio psichiatra riducendo la dose gradualmente da 20mg/die a 0 nel giro di 4 settimane.
Durante l’ultima settimana di decalcate ho cominciato a notare un po’ di sintomi fastidiosi quali vertigini e spossatezza, ma non ci ho dato peso e ho continuato.
Ad interruzione completata ho cominciato a stare davvero male: vertigini, spossatezza, mancanza di appetito, febbre e fastidiose scosse che si irradiano dalla testa lungo tutto il corpo ogni circa 3 passi.
Ho provato a continuare normalmente le mie attività andando all’università e al lavoro, ma queste scosse sono diventate davvero invalidanti e mi capita di svegliarmi di notte sudato e febbricitante.
La situazione sta diventando fastidiosa.
Chiedo a voi: conviene stringere i denti e uscire da questa astinenza e non pensarci più?
E se si, per quanto tempo devo aspettarmi questi sintomi?
Domanda a parte: l’interruzione può causare indebolimento del sistema immunitario?
Negli ultimi due mesi mi sono ammalato spesso, ed erano anni che non prendevo l’influenza
Grazie a chi risponderà
Ormai un mese fa ho deciso di interrompere la terapia con citalopram.
Avevo già interrotto questa terapia tempo fa e, dopo una ricaduta in depressione a 6 mesi dall’interruzione, ho riniziato a prendere il farmaco e ho continuato per un paio d’anni.
Ora la mia condizione di salute mentale è sensibilmente migliorata e quindi ho deciso di interrompere nuovamente il farmaco.
Ho seguito la procedura scritta sul bugiardino che è la stessa che mi aveva consigliato il mio psichiatra riducendo la dose gradualmente da 20mg/die a 0 nel giro di 4 settimane.
Durante l’ultima settimana di decalcate ho cominciato a notare un po’ di sintomi fastidiosi quali vertigini e spossatezza, ma non ci ho dato peso e ho continuato.
Ad interruzione completata ho cominciato a stare davvero male: vertigini, spossatezza, mancanza di appetito, febbre e fastidiose scosse che si irradiano dalla testa lungo tutto il corpo ogni circa 3 passi.
Ho provato a continuare normalmente le mie attività andando all’università e al lavoro, ma queste scosse sono diventate davvero invalidanti e mi capita di svegliarmi di notte sudato e febbricitante.
La situazione sta diventando fastidiosa.
Chiedo a voi: conviene stringere i denti e uscire da questa astinenza e non pensarci più?
E se si, per quanto tempo devo aspettarmi questi sintomi?
Domanda a parte: l’interruzione può causare indebolimento del sistema immunitario?
Negli ultimi due mesi mi sono ammalato spesso, ed erano anni che non prendevo l’influenza
Grazie a chi risponderà
[#1]
Il bugiardino riporta una indicazione generica per sottolineare che non si deve interrompere bruscamente.
La sospensione può essere fatta anche in tempi più lunghi con monitoraggio più stretto seguendo le indicazioni che di volta in volta possono variare per evitare questa sintomatologia
La sospensione può essere fatta anche in tempi più lunghi con monitoraggio più stretto seguendo le indicazioni che di volta in volta possono variare per evitare questa sintomatologia
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Grazie per la pronta risposta,
A questo punto lei consiglierebbe di stringere i denti un paio di settimane e lasciar passare i sintomi o ricominciare col farmaco e calare più lentamente?
E nel caso in cui continuassi col decalage, ci sono farmaci che posso prendere o integratori di vario genere che mi allevino un po’ i sintomi?
A questo punto lei consiglierebbe di stringere i denti un paio di settimane e lasciar passare i sintomi o ricominciare col farmaco e calare più lentamente?
E nel caso in cui continuassi col decalage, ci sono farmaci che posso prendere o integratori di vario genere che mi allevino un po’ i sintomi?
[#3]
Di questo è utile parlare con il suo psichiatra che può stabilire il da farsi
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 941 visite dal 12/04/2024.
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