Senso di oppressione al petto e bruciore addominale , allo stomsco e sotto costola destra
Sono tanti anni che assumo medicine per lo stomaco, tanti gastroprotettori, procinetici, mi fa male sempre lo stomaco ad ogni pasto.
Sia durante che quando la digestione si mette in moto e perdura per tante ore (fino alla sera) e quando assumo i procinetici il dolore sembra sempre ricomparire come se non se ne fosse andato mai.
Poi volevo chiedere come mai sono andato da un dottore e mi ha fatto prendere gli antidepressivi?
Sono 5 anni che sto così, in queste condizioni, malato... ho fatto una gastroscopia e mai una risonanza o una tac per evitare radiazioni.
Ma non me lo dicono i medici di farla perchè pensano che sia un problema risolvibile, ahimè si sbagliano mi sto cominciando a mettere brutti pensieri in testa.
A 26 anni non mi posso mangiare niente, tutto mi fa male e mi sono iscritto su questo sito per problemi legati allo stomaco, ma che c'azzecca l'antidepressivo?!
Ci può essere un nesso tra le due cose?
Io penso che i dolori sotto alla costola destra siano connessi più nello specifico a colon e colicisti (ho una colicisti dismorfica o a uncino) che non è mai stato fatto un'esame specifico per vedere se io abbia la colecisti che scarica bene o è infiammata.
Comunque scrivo in psichiatria per avere un parere di un esperto che ha curato la dispepsia funzionale con gli antidepressivi?
Grazie in anticipo.
Buonaserata.
Sia durante che quando la digestione si mette in moto e perdura per tante ore (fino alla sera) e quando assumo i procinetici il dolore sembra sempre ricomparire come se non se ne fosse andato mai.
Poi volevo chiedere come mai sono andato da un dottore e mi ha fatto prendere gli antidepressivi?
Sono 5 anni che sto così, in queste condizioni, malato... ho fatto una gastroscopia e mai una risonanza o una tac per evitare radiazioni.
Ma non me lo dicono i medici di farla perchè pensano che sia un problema risolvibile, ahimè si sbagliano mi sto cominciando a mettere brutti pensieri in testa.
A 26 anni non mi posso mangiare niente, tutto mi fa male e mi sono iscritto su questo sito per problemi legati allo stomaco, ma che c'azzecca l'antidepressivo?!
Ci può essere un nesso tra le due cose?
Io penso che i dolori sotto alla costola destra siano connessi più nello specifico a colon e colicisti (ho una colicisti dismorfica o a uncino) che non è mai stato fatto un'esame specifico per vedere se io abbia la colecisti che scarica bene o è infiammata.
Comunque scrivo in psichiatria per avere un parere di un esperto che ha curato la dispepsia funzionale con gli antidepressivi?
Grazie in anticipo.
Buonaserata.
[#1]
Sembra che non abbia discusso della sua diagnosi con nessuno. Non credo sia così. Innanzitutto, quale farmaco antidepressivo ? Senza specificarlo, ci si capisce poco.
Ma in generale, la risposta è semplice. Se hanno individuato che ha un disturbo somatoforme, ovvero a espressione con sintomi corporei, o con indicazione di un disagio corporeo come modalità di espressione del malessere, la terapia si orienta verso la correzione del disturbo cerebrale... o la depressione o altro, non solo quella come possibilità.
La diagnosi di dispepsia funzionale può essere è un reindirizzamento verso una diagnosi psichiatrica prima mai formulata, e conseguentemente ad una terapia di quel tipo. Dispepsia funzionale vuol semplicemente dire che ci sono sintomi di cattiva digestione riferita alla parte alta, poi ci sono diverse sindromi, anche non psichiatriche. Anche qui, pertanto, la diagnosi non è più specifica ?
Ma in generale, la risposta è semplice. Se hanno individuato che ha un disturbo somatoforme, ovvero a espressione con sintomi corporei, o con indicazione di un disagio corporeo come modalità di espressione del malessere, la terapia si orienta verso la correzione del disturbo cerebrale... o la depressione o altro, non solo quella come possibilità.
La diagnosi di dispepsia funzionale può essere è un reindirizzamento verso una diagnosi psichiatrica prima mai formulata, e conseguentemente ad una terapia di quel tipo. Dispepsia funzionale vuol semplicemente dire che ci sono sintomi di cattiva digestione riferita alla parte alta, poi ci sono diverse sindromi, anche non psichiatriche. Anche qui, pertanto, la diagnosi non è più specifica ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Buongiorno dott. Pacini, ne ho parlato con un gastroenterologo che non ha ben capito qual è il mio problema che mi danneggia lo stomaco.
Mi ha dato le gocce di laroxyl per 2 mesi. Ma non le sto prendendo come dovrei perchè lui reputa un dolore allo stomaco qualcosa che deriva da uno stato depressivo. Io lo sto prendendo in antipatia quel medico e vorrei cambiarlo senza offendere nessuno ma perchè una volta che un medico di tale elevatura mi classifica come depresso solo perchè non riesce a risolvere la mia dispepsia funzionale vuol dire che è uscito lui fuori di senno. Sono molto nervoso, mi scuso con lei che non c'entra niente, ma siamo essere umani prima che cavie da laboratorio. Quindi non so più dove sbattere la testa. Le ho prese le gocce per una decina di giorni ma sono stato sempre nervoso e mai si è tolto il problema allo stomaco. Mi calmava solo un poco visto che le molecole agiscono anche sul nervosismo. Ma ho sempre l'amaro in bocca, quel sapore metallico a prima mattina che me lo porto per tutta la giornata che anche se prendo gli stick al malgrado e all'alginato non sono sufficienti.
A volte soffro di paure e di dolori allo stomaco che sconfinano nel delirio.
Come delirio intendo sempre che ho paura che ho qualcosa di brutto.
E non ho più voglia di fare niente e di uscire di casa.
Mi ha dato le gocce di laroxyl per 2 mesi. Ma non le sto prendendo come dovrei perchè lui reputa un dolore allo stomaco qualcosa che deriva da uno stato depressivo. Io lo sto prendendo in antipatia quel medico e vorrei cambiarlo senza offendere nessuno ma perchè una volta che un medico di tale elevatura mi classifica come depresso solo perchè non riesce a risolvere la mia dispepsia funzionale vuol dire che è uscito lui fuori di senno. Sono molto nervoso, mi scuso con lei che non c'entra niente, ma siamo essere umani prima che cavie da laboratorio. Quindi non so più dove sbattere la testa. Le ho prese le gocce per una decina di giorni ma sono stato sempre nervoso e mai si è tolto il problema allo stomaco. Mi calmava solo un poco visto che le molecole agiscono anche sul nervosismo. Ma ho sempre l'amaro in bocca, quel sapore metallico a prima mattina che me lo porto per tutta la giornata che anche se prendo gli stick al malgrado e all'alginato non sono sufficienti.
A volte soffro di paure e di dolori allo stomaco che sconfinano nel delirio.
Come delirio intendo sempre che ho paura che ho qualcosa di brutto.
E non ho più voglia di fare niente e di uscire di casa.
[#3]
Non capisco questo suo atteggiamento nei confronti del medico sinceramente. Lei non ha seguito la cura come le era stata detta e ha deciso che in dieci giorni poteva trarre conclusioni, ma questo non per considerazioni tecniche, quanto per una non comprensibile ostilità ad un tipo di diagnosi (che non si è ben capito se è fatta o ipotizzata). Non la doveva calmare, il "nervosismo" non so cosa sia ma l'azione non è immediata.
Sta descrivendo una situazione che in effetti richiama ad una condizione psichiatrica, e forse il fatto che si arrabbi in merito a quest'ipotesi è proprio da intendersi come sintomo di questa condizione. Cioè il non vedere la diagnosi psichiatrica come un "niente", quasi una messa in dubbio della veridicità del sintomo. Il sintomo non è messo in dubbio, è la sua origine che è individuata con la diagnosi, intendendosi per sintomi ciò che lei riferisce, e come oggettività il fatto che lo riferisce.
Un medico che prova una cura quindi rende il paziente cavia ? Ma scusi, se uno le dà un farmaco per lo stomaco che non serve, questo invece lo classifica come una cosa buona, e se un medico le dà un farmaco per lo stesso problema, ma di tipo diverso, lo insulta.
Non capisco perché.
Sta descrivendo una situazione che in effetti richiama ad una condizione psichiatrica, e forse il fatto che si arrabbi in merito a quest'ipotesi è proprio da intendersi come sintomo di questa condizione. Cioè il non vedere la diagnosi psichiatrica come un "niente", quasi una messa in dubbio della veridicità del sintomo. Il sintomo non è messo in dubbio, è la sua origine che è individuata con la diagnosi, intendendosi per sintomi ciò che lei riferisce, e come oggettività il fatto che lo riferisce.
Un medico che prova una cura quindi rende il paziente cavia ? Ma scusi, se uno le dà un farmaco per lo stomaco che non serve, questo invece lo classifica come una cosa buona, e se un medico le dà un farmaco per lo stesso problema, ma di tipo diverso, lo insulta.
Non capisco perché.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Io ho bisogno del medico giusto. Le medicine che calmano(ansiolitici, depressione ) e chi ne ha più ne metta , non sono farmaci da dare così. Per quale motivo un dottore che ha maturato anni di esperienza non può sbagliare mi scusi? Sono in cura da più di 3 mesi con quel dottore e la risposta è sempre stata" lei non ha motivo di stare male perchè dalle analisi del sangue è tutto apposto, allora optiamo per gli antidepressivi".
Ma su quale base un gastroenterologo può dare antidepressivi così a caso? Non è meglio avere una visita psichiatrica direttamente per capire se effettivamente ci sono stati psichici nella norma?Lei come agirebbe se io fossi stato in cura da un gastroenterologo e mi avrebbe dato degli antidepressivi per curare lo stomaco?
Mi pare che qui i gastroenterologi adesso vogliono fare troppo i sapientoni. Tra l'altro è il primo gastroenterologo che è un primario, che mi ha dato queste medicine e me le vuole dare anche contro la mia volontà, perchè ho sempre detto di no.
Ma su quale base un gastroenterologo può dare antidepressivi così a caso? Non è meglio avere una visita psichiatrica direttamente per capire se effettivamente ci sono stati psichici nella norma?Lei come agirebbe se io fossi stato in cura da un gastroenterologo e mi avrebbe dato degli antidepressivi per curare lo stomaco?
Mi pare che qui i gastroenterologi adesso vogliono fare troppo i sapientoni. Tra l'altro è il primo gastroenterologo che è un primario, che mi ha dato queste medicine e me le vuole dare anche contro la mia volontà, perchè ho sempre detto di no.
[#5]
Ma non si capisce perché Lei abbia deciso che il medico abbia sbagliato a priori. Guardi, non è casuale secondo me, è proprio sintomatico. Lei si è arrabbiato perché la medicina è per il cervello e non per lo stomaco.
E' Lei che sta dicendo che il medico ha dato la terapia "a caso", non vedo perché lo affermi. Se vuole una visita psichiatrica non ha che da chiederla, ma temo che Lei la voglia per sentirsi dire che il medico ha sbagliato, e che se le confermasse l'utilità di quella prescrizione Lei reagirebbe male lo stesso. Poi, speriamo di no.
"Lei come agirebbe se io fossi stato in cura da un gastroenterologo e mi avrebbe dato degli antidepressivi per curare lo stomaco?"
Mi è capitato spesso. Di solito anche se le terapie non sono a dose piena o magari non con il farmaco preciso che avrei scelto io, l'orientamento diagnostico dei colleghi è giusto.
" lei non ha motivo di stare male perchè dalle analisi del sangue è tutto apposto, allora optiamo per gli antidepressivi"."
Questo se mai è sbagliato: quando la diagnosi è psichiatrica il motivo di star male è cerebrale. Dire che "non c'è motivo" colloca la diagnosi psichiatrica fuori dall'ambito del corpo, apparentemente, e questo è fuorviante. E' un modo per dire, in maniera però impropria, che non c'è motivo "nello stomaco". Poco male, è noto che esistono i disturbi somatoformi e li curiamo normalmente.
E' Lei che sta dicendo che il medico ha dato la terapia "a caso", non vedo perché lo affermi. Se vuole una visita psichiatrica non ha che da chiederla, ma temo che Lei la voglia per sentirsi dire che il medico ha sbagliato, e che se le confermasse l'utilità di quella prescrizione Lei reagirebbe male lo stesso. Poi, speriamo di no.
"Lei come agirebbe se io fossi stato in cura da un gastroenterologo e mi avrebbe dato degli antidepressivi per curare lo stomaco?"
Mi è capitato spesso. Di solito anche se le terapie non sono a dose piena o magari non con il farmaco preciso che avrei scelto io, l'orientamento diagnostico dei colleghi è giusto.
" lei non ha motivo di stare male perchè dalle analisi del sangue è tutto apposto, allora optiamo per gli antidepressivi"."
Questo se mai è sbagliato: quando la diagnosi è psichiatrica il motivo di star male è cerebrale. Dire che "non c'è motivo" colloca la diagnosi psichiatrica fuori dall'ambito del corpo, apparentemente, e questo è fuorviante. E' un modo per dire, in maniera però impropria, che non c'è motivo "nello stomaco". Poco male, è noto che esistono i disturbi somatoformi e li curiamo normalmente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 5 risposte e 798 visite dal 09/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.