Aumento paroxetina a 40mg per disturbo ansia generalizzata
Buongiorno,
soffro del disturbo di ansia generalizzata "aspecifica", senza rimuginazioni.
Praticamente uno stato di costante di agitazione interiore, soprattutto la mattina.
Ho appena compiuto 50 anni.
Vivo all'estero.
Ho famiglia, 3 figli, moglie e fino a poco tempo fa un lavoro soddisfacente.
Gli esordi del disturbo a 27 anni.
Sono stati anni altalenanti con momenti migliori e peggiori, ma senza una risoluzione completa della sintomatologia.
Da circa un anno, dopo una sospensione dei medicinali di 2 anni (pensavo di farcela da solo con psicoterapia), sto cercando di curare i disturbi di ansia e lieve depressione, senza successo.
Da gennaio 2023 ad agosto 2023, ho assunto Cipralex a dosi crescenti fino 20mg (medicinale utilizzato in precedenza) senza miglioramenti sostanziali, ne' su ansia ne' su umore.
Da settembre 2023, essendo stato da un nuova specialista - risiedo all'estero -, mi e' stato prescritto Efexor fino a 150mg e Lyrica 150mg.
Effetti collaterali molti.
Troppi e fastidiosi.
Interrotto.
Ho ricontattato dunque il mio primo specialista, lavora all'universita di Firenze.
Da novembre ho ripreso la cura con il Seurepin (primo medicinale utilizzato) a 20mg, poi aumentato a 30mg a gennaio.
Ansia e leggera depressione mi hanno accompagnato fino ad oggi.
Lo specialista mi ha consigliato di aumentare a 40mg di Seurepin, dicendomi di risentirci fra una decina di giorni.
Veramente stanco del protrarsi dell'ansia, chiedo a voi se un'eventuale aumento del medicinale puo' sortire effetti finalmente terapeutici?
C'e' veramente una possibilita' di differenza di efficacia fra un medicinale a 20 o 40mg come la paroxetina?
Forse e' una domanda retorica, e me ne scuso, ma la sofferenza provocata dai disturbi e l'esperienza non andata a buon fine il Cipralex (aumento da 10 a 20mg) mi portato a chiedere un vostro parere tecnico al riguardo.
Facendo fede sulla cortese esperienza e professionalita', gentilmente chiedo un parere al riguardo.
Saluti e grazie anticipate.
soffro del disturbo di ansia generalizzata "aspecifica", senza rimuginazioni.
Praticamente uno stato di costante di agitazione interiore, soprattutto la mattina.
Ho appena compiuto 50 anni.
Vivo all'estero.
Ho famiglia, 3 figli, moglie e fino a poco tempo fa un lavoro soddisfacente.
Gli esordi del disturbo a 27 anni.
Sono stati anni altalenanti con momenti migliori e peggiori, ma senza una risoluzione completa della sintomatologia.
Da circa un anno, dopo una sospensione dei medicinali di 2 anni (pensavo di farcela da solo con psicoterapia), sto cercando di curare i disturbi di ansia e lieve depressione, senza successo.
Da gennaio 2023 ad agosto 2023, ho assunto Cipralex a dosi crescenti fino 20mg (medicinale utilizzato in precedenza) senza miglioramenti sostanziali, ne' su ansia ne' su umore.
Da settembre 2023, essendo stato da un nuova specialista - risiedo all'estero -, mi e' stato prescritto Efexor fino a 150mg e Lyrica 150mg.
Effetti collaterali molti.
Troppi e fastidiosi.
Interrotto.
Ho ricontattato dunque il mio primo specialista, lavora all'universita di Firenze.
Da novembre ho ripreso la cura con il Seurepin (primo medicinale utilizzato) a 20mg, poi aumentato a 30mg a gennaio.
Ansia e leggera depressione mi hanno accompagnato fino ad oggi.
Lo specialista mi ha consigliato di aumentare a 40mg di Seurepin, dicendomi di risentirci fra una decina di giorni.
Veramente stanco del protrarsi dell'ansia, chiedo a voi se un'eventuale aumento del medicinale puo' sortire effetti finalmente terapeutici?
C'e' veramente una possibilita' di differenza di efficacia fra un medicinale a 20 o 40mg come la paroxetina?
Forse e' una domanda retorica, e me ne scuso, ma la sofferenza provocata dai disturbi e l'esperienza non andata a buon fine il Cipralex (aumento da 10 a 20mg) mi portato a chiedere un vostro parere tecnico al riguardo.
Facendo fede sulla cortese esperienza e professionalita', gentilmente chiedo un parere al riguardo.
Saluti e grazie anticipate.
[#1]
L'aumento del dosaggio è in linea con la sintomatologia che lamenta, nel tempo è utile valutare l'andamento della terapia per stabilirne l'efficacia
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Dottore nel frattempo ho ripreso la psicoterapia.
Sono pienemente collaborativo ma non vorrei che avesse l'effetto del bicchier d'acqua nel bel mezzo dell'incendio (mai domato a pieno).
Sulla psicoterapia mi rimangono cosi' tanti dubbi. Ma le tento tutte. Compreso camminare 10km al giorno (almeno mi fara' bene alle gambe).
Okei, Il medicinale funziona o non funziona, alle dosi efficamente terapeutiche.
Ma la psicoterapia? Riesce in qualche modo a lenire i disagi? Me lo domando perche' non ho rimuginazioni ma esclusivamente somatizzazioni ?
Salutissimi
Sono pienemente collaborativo ma non vorrei che avesse l'effetto del bicchier d'acqua nel bel mezzo dell'incendio (mai domato a pieno).
Sulla psicoterapia mi rimangono cosi' tanti dubbi. Ma le tento tutte. Compreso camminare 10km al giorno (almeno mi fara' bene alle gambe).
Okei, Il medicinale funziona o non funziona, alle dosi efficamente terapeutiche.
Ma la psicoterapia? Riesce in qualche modo a lenire i disagi? Me lo domando perche' non ho rimuginazioni ma esclusivamente somatizzazioni ?
Salutissimi
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 09/04/2024.
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