Antidepressivi e cattiva pubblicità
[#1]
Se non cita la fonte, non si capisce a quali farmaci faccia riferimento ma soprattutto a quale tipo di discorso e di dati citati.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Questa è una delle tante sezioni del sito in cui ne parla
https://www.angelomercuri.it/attenzione-agli-antidepressivi-un-promemoria/
https://www.angelomercuri.it/attenzione-agli-antidepressivi-un-promemoria/
[#3]
AH si, sempre questo sito.
Che vuole ? Ci sono tutti gli elementi. Scritti "a tesi" settoriale, uso di termini che già in ambito medico hanno poco senso tecnicamente, tipo "psicofarmaci". Bibliografia assente.
Non è psichiatra, ma questo non significherebbe niente, ci sono medici di base competenti nell'uso dei farmaci psichiatrici. Contrapposizione insensata, proprio in riferimento alla tecnica cognitivo-comportamentale, tra psicoterapia e terapia farmacologica, come fossero due ideologie contrapposte. Questo il messaggio-equivoco più eclatante. Il resto ha la variante che non sia il classico "guai agli psicofarmaci"; ma "usateli in extremis", cosa assolutamente pericolosa da comunicare al pubblico (se non avesse altri termini di confronto), visto che è esattamente il principio contrario della prevenzione delle ricadute, della prevenzione delle forme gravi, del ri-suicidio, della ricaduta con overdose nelle dipendenze, etc.
Chissà come mai questi principi, che in medicina suonerebbero assurdi, sono dedicati solo e soltanto alla psichiatria, da un medico che non è in essa specializzato. Ed è ancor più sorprendente con una formazione psicoterapica di quel tipo.
Però, consideri che siamo in un mondo in cui ci sono psichiatri che curano le psicosi con l'esorcismo, e di persone che comunque ritengono di essere guariti dalla depressione per l'intercessione del soprannaturale, o di chi pensa di essere uscito dalla dipendenza con la "forza della volontà", anziché rendersi conto di essere tra due ricadute, ad esempio. Quindi tra errori di non informazione, e mondi alternativi, chi ne fa le spese è la scienza, lasciata per ultima.
E sì che gli psichiatri farmacologi sono qui a rivedere anche le pratiche sui farmaci con osservazioni derivate da studi etc. Chi ha le vocazioni invece di solito si dedica a questo tipo di ....
trovi Lei il nome,
Che vuole ? Ci sono tutti gli elementi. Scritti "a tesi" settoriale, uso di termini che già in ambito medico hanno poco senso tecnicamente, tipo "psicofarmaci". Bibliografia assente.
Non è psichiatra, ma questo non significherebbe niente, ci sono medici di base competenti nell'uso dei farmaci psichiatrici. Contrapposizione insensata, proprio in riferimento alla tecnica cognitivo-comportamentale, tra psicoterapia e terapia farmacologica, come fossero due ideologie contrapposte. Questo il messaggio-equivoco più eclatante. Il resto ha la variante che non sia il classico "guai agli psicofarmaci"; ma "usateli in extremis", cosa assolutamente pericolosa da comunicare al pubblico (se non avesse altri termini di confronto), visto che è esattamente il principio contrario della prevenzione delle ricadute, della prevenzione delle forme gravi, del ri-suicidio, della ricaduta con overdose nelle dipendenze, etc.
Chissà come mai questi principi, che in medicina suonerebbero assurdi, sono dedicati solo e soltanto alla psichiatria, da un medico che non è in essa specializzato. Ed è ancor più sorprendente con una formazione psicoterapica di quel tipo.
Però, consideri che siamo in un mondo in cui ci sono psichiatri che curano le psicosi con l'esorcismo, e di persone che comunque ritengono di essere guariti dalla depressione per l'intercessione del soprannaturale, o di chi pensa di essere uscito dalla dipendenza con la "forza della volontà", anziché rendersi conto di essere tra due ricadute, ad esempio. Quindi tra errori di non informazione, e mondi alternativi, chi ne fa le spese è la scienza, lasciata per ultima.
E sì che gli psichiatri farmacologi sono qui a rivedere anche le pratiche sui farmaci con osservazioni derivate da studi etc. Chi ha le vocazioni invece di solito si dedica a questo tipo di ....
trovi Lei il nome,
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 4 risposte e 1.2k visite dal 07/04/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.