Dispnea, organica o psicogena?

Buonasera, sono una ragazza di 36 anni e da circa tre mesi sono vittima di episodi piuttosto sgradevoli.
Tutti gli episodi (una decina in tutto) si sono verificati in situazioni di assoluto relax e mano a mano si sono fatti sempre più violenti.
Tutto nasce da una sensazione di dispnea alla quale poi si vanno a sommare altri sintomi, tutti concentrati nella parte sinistra del petto (parestesia al braccio, dolore retrosternale e a livello scapolare, accelerazione del battito cardiaco, sensazione di forte angoscia, convinzione di stare per avere un infarto, bruciore e dolore al petto, sensazione di peso al cuore), in ciascuno dei casi sopra rilevati mi sono recata in pronto soccorso, gli esami del sangue e gli ECG si sono rivelati sempre negativi, così come là successiva visita cardiologica.
A distanza di tre mesi, mi ritrovo con una dispnea molto più costante, che si sostanzia nella difficoltà (non assoluta ma persistente) di fare respiri profondi o di sbadigliare.
Premetto che io ho una storia di stati ansiosi e depressivi in famiglia e che l’anno appena passato é stato difficile perché ho affrontato dei lutti (che tra l’altro hanno avuto come effetto collaterale quello di creare in me una forte paura di contrarre malattie mortali, mai avuta prima) e un cambio di lavoro (il precedente interrottosi in maniera burrascosa), io stessa sono una persona di mio abbastanza ansiosa.
Faccio rilevare anche che sono una fumatrice accanita (un pacchetto e mezzo al giorno circa) da diversi anni ma che in passato non ho mai avuto problemi respiratori di alcun genere.
Da circa un lustro ho sostituito la sigaretta tradizionale con il dispositivo IQOS e da sei mesi avevo iniziato anche l’uso della sigaretta elettronica ma ultima ho avuto la sensazione che l’uso della stessa andasse ad acuire profondamente le crisi angosciose sia a livello di violenza che di quantità, quindi ho deciso di abbandonarla.
Altro fatto che ritengo di segnalare consiste nel peggiorare della dispnea nei momenti in cui la mente è sgombra o in cui non ho niente da fare, mentre quando sono impegnata in qualcosa che cattura la mia attenzione, il disturbo non si manifesta.
Vorrei capire se, in base a quanto ho raccontato, ci sono i presupposti per ipotizzare quale possa essere la natura della mia dispnea, che tipo di approfondimenti ritenete di consigliarmi e in quale direzione muovermi per arrivare a capire l’origine di questi disturbi.

Ringrazio anticipatamente per la gentilezza e la disponibilità di eventuali risposte