Alcolismo, come aiutare

Buongiorno.
Sto frequentando una persona che credo abbia problemi di alcolismo.
È una persona molto seria, con molto senso del dovere e mai nessun problema a lavoro.
Ritiene sacrosante le sue 2-3 bottiglie di birra a sera dopo lavoro (in casa) se si esce, si passano ore ed ore a bere in qualche bar.
Parlo di una quantità di alcol davvero elevata.
Per fare un esempio, un suo aperitivo prima di cena è stato 5 birre 0, 4.
E poi vino.
Ammette di esagerare.
Ma dice anche che quando beve non diventa molesto, anzi.
E questo è vero.
Ma io non riesco a fare un passo avanti in una relazione seria con lui.
Ho troppi brutti esempi nella mia infanzia che mi ricordano gente con problemi di alcolismo.
Ho provato a parlane, si è arrabbiato, senza mai diventare aggressivo.
Ma è rimasto deluso da questa mia confessione.
Perché dice che ho fatto finta mi andasse bene.
Ha già detto che non cambierà, perché non fa del male a nessuno e a lui piace bere.
Mi sento impotente ed amareggiata.
Ma so che nel mio piccolo, posso davvero far poco
Grazie
[#1]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Quindi al momento, per quel che ne sappiamo, è una persona con un'abitudine al bere che Lei non approva. Ma la questione medica dove sta ?

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

[#2]
Utente
Utente
Volevo sapere se ha una dipendenza, se si capisce dal breve racconto della situazione. E cosa potrei fare per aiutarlo. Lui in passato ha avuto dei problemi familiari. Da quello che mi racconta credo che sia partito tutto da lì. Ma io vorrei solo aiutarlo, anche a costo di perderlo
[#3]
Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.4k 1k
Dal resoconto non si capisce. O meglio, mancano elementi decisivi (non riferisce un bere fuori controllo rispetto alle sue intenzioni, lui non lo riporta come un problema, lo ammette in termini quantitativi, è così di abitudine, e Lei stessa da fuori non riporta che abbia problemi legati all'alcol.
Non capisco perché però cerchi una ragione "giustificativa".

Che voglia aiutarlo presuppone che Lei pensi che, in caso di dipendenza, dipenda da qualcosa che può fare Lei. Pensa così perché desidera pensare così, avendo un sentimento e un progetto su di lui. "Anche a costo di perderlo"... questo si dice, ma poi si fatto Lei sta pensando di aiutarlo e starci insieme senza alcol.

Però quel che mi chiedo è: perché ? Al di là di aver visto persone rovinate per l'alcol, se lui a suo dire non ha problemi causati dall'alcol, quindi perché dovrebbe pensare di modificare un'abitudine (al di là degli effetti tossici, ma non credo si riferisca a questo).

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini