Sto cercando uno psichitra che ha già avuto esperienza nel campo dell'appiattimento emotivo?
Vivo una condizione credo dagli inizi della mia infanzia che riguarda un distacco emotivo che mi ha reso difficile la mia vita.
Non sarà facile descrivere la mia condizione perché è molto complessa da speigare.
Su internet esistono casi di "blocchi emotivi", ma la mia è una condizione che, in assenza di emozioni poiché represse in profondità, sono pieno di carenze, mancanze di tutti gli aspetti della mia vita.
Non ho sostegni o appoggio da parte di nessuno, e se spiego la mia situazione ad un familiare o conoscente, non comprenderebbero la gravità della questione, perciò è necessario che venga fuori la voce di un medico.
Perché sono fermo.
Non ho le parole per descrivere la mia situazione ripeto, seppur sia chiaro di cosa ho "vissuto".
Ad oggi, a 21 che ho compreso quale sia il mio problema principale, con solo un percorso psicoterapeuto posso uscirne fuori e riconnettermi col mio io.
Mi sono sentito senza identità.
Poiché non percepisco le emozioni.
E non sono alessitimico, né apatico, né borderline.
Sono perfettamente lucido e in salute sia fisica che mentale.
Non assumo farmaci ne alcol né stupefacenti.
Ho bisogno di parlare urgentemente con uno specialista pacato, aperto mentalmente, flessibile e con una mente elastica.
Sto cercando un vero e propio professionista, da qualche parte in italia, che non sia distante oltre i 50km dal comune di Prato.
Non so coem proseguire nella mia vita, perché per tutti questi anni, non ho mai compreso il mio problema e chi ne è affetto proprio come me, è necessario divulgare le informazioni, perché L'appiattimento emotivo, ti scollega dalla propira anima e nessuno comprende quanto sia grave, perché ti impedisce letteralmente di vivere.
Sei un corpo che voive in assenza di emozioni, ma solo.
Vorrei avere un lessico più ricco di parole, ma sono un dsa, e affetto per di più dal disturbo dell'attenzione (inlfuisce anche questo sul problema).
Per chi non avesse capito di cosa parlo, allego qui un link che spiega in termini scientifici di cosa tratta.
[link rimosso dallo Staff]
Il mio non è un semplice blocco emotivo, ma un bvero e proprio blocco esitenziale.
Ho pèensato spesso di essere affetto da depersonalizzazione o derealizzazione.
Quando in realtà è tutt'altro.
Non sarà facile descrivere la mia condizione perché è molto complessa da speigare.
Su internet esistono casi di "blocchi emotivi", ma la mia è una condizione che, in assenza di emozioni poiché represse in profondità, sono pieno di carenze, mancanze di tutti gli aspetti della mia vita.
Non ho sostegni o appoggio da parte di nessuno, e se spiego la mia situazione ad un familiare o conoscente, non comprenderebbero la gravità della questione, perciò è necessario che venga fuori la voce di un medico.
Perché sono fermo.
Non ho le parole per descrivere la mia situazione ripeto, seppur sia chiaro di cosa ho "vissuto".
Ad oggi, a 21 che ho compreso quale sia il mio problema principale, con solo un percorso psicoterapeuto posso uscirne fuori e riconnettermi col mio io.
Mi sono sentito senza identità.
Poiché non percepisco le emozioni.
E non sono alessitimico, né apatico, né borderline.
Sono perfettamente lucido e in salute sia fisica che mentale.
Non assumo farmaci ne alcol né stupefacenti.
Ho bisogno di parlare urgentemente con uno specialista pacato, aperto mentalmente, flessibile e con una mente elastica.
Sto cercando un vero e propio professionista, da qualche parte in italia, che non sia distante oltre i 50km dal comune di Prato.
Non so coem proseguire nella mia vita, perché per tutti questi anni, non ho mai compreso il mio problema e chi ne è affetto proprio come me, è necessario divulgare le informazioni, perché L'appiattimento emotivo, ti scollega dalla propira anima e nessuno comprende quanto sia grave, perché ti impedisce letteralmente di vivere.
Sei un corpo che voive in assenza di emozioni, ma solo.
Vorrei avere un lessico più ricco di parole, ma sono un dsa, e affetto per di più dal disturbo dell'attenzione (inlfuisce anche questo sul problema).
Per chi non avesse capito di cosa parlo, allego qui un link che spiega in termini scientifici di cosa tratta.
[link rimosso dallo Staff]
Il mio non è un semplice blocco emotivo, ma un bvero e proprio blocco esitenziale.
Ho pèensato spesso di essere affetto da depersonalizzazione o derealizzazione.
Quando in realtà è tutt'altro.
[#1]
Va benissimo che descriva la sua condizione, ma le sconsiglio di far ricorso a termini tecnici. Anzi, è proprio meglio evitarli se non corrispondono a diagnosi ricevute.
Non so perché premetta che vuole un medico "normale" in pratica, non vorrei che quelle qualifiche significassero in qualche modo che il medico non si deve sentir libero di fare la diagnosi che crede.
"Per chi non avesse capito di cosa parlo, allego qui un link che spiega in termini scientifici di cosa tratta."
Quindi Lei pensa che chi è qui non abbia conoscenze, e le ricavi da internet in cui compaiono alcuni casi. E' avvilente. E per giunta non è chiaro cosa si dovrebbe trarre da un articolo su "blocchi emotivi", che per lei apre chissà quali prospettive, ma è un termine di uso comune così come è conosciuto il tipo di sintomo.
Non è una diagnosi. Men che meno ha senso questa impostazione "Ad oggi, a 21 che ho compreso quale sia il mio problema principale, con solo un percorso psicoterapeuto posso uscirne fuori e riconnettermi col mio io." . Lei si fa visitare, riceve un parere e l'indicazione sulle opzioni che il medico ritiene valide, dopo di che decide.
Non so perché premetta che vuole un medico "normale" in pratica, non vorrei che quelle qualifiche significassero in qualche modo che il medico non si deve sentir libero di fare la diagnosi che crede.
"Per chi non avesse capito di cosa parlo, allego qui un link che spiega in termini scientifici di cosa tratta."
Quindi Lei pensa che chi è qui non abbia conoscenze, e le ricavi da internet in cui compaiono alcuni casi. E' avvilente. E per giunta non è chiaro cosa si dovrebbe trarre da un articolo su "blocchi emotivi", che per lei apre chissà quali prospettive, ma è un termine di uso comune così come è conosciuto il tipo di sintomo.
Non è una diagnosi. Men che meno ha senso questa impostazione "Ad oggi, a 21 che ho compreso quale sia il mio problema principale, con solo un percorso psicoterapeuto posso uscirne fuori e riconnettermi col mio io." . Lei si fa visitare, riceve un parere e l'indicazione sulle opzioni che il medico ritiene valide, dopo di che decide.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 732 visite dal 26/03/2024.
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