Equivoco consulto cim

Salve, circa due anni fa mi sono recato al CIM per esprimere il mio disagio circa la mia incongruenza di genere.
Sono stato invitato a fare però subito un test psicodiagnostico.
Purtroppo non sono stato sincero.
Non ho messo le opzioni circa la mia incongruenza di genere perché volevo parlarne prima a voce con lo psichiatra visto che è una cosa un po' delicata.
Ho messo comunque delle opzioni come quelle sull'umore basso e istinti suicidi.
Il fatto è che io ho messo quelle opzioni perché avevo avuto un litigio con mia madre quel giorno circa la mia incongruenza di genere che da lei non veniva accettata.
Avevo un po' di umore basso per questo e ho avuto dei pensieri suicidi dovuti a quel litigio.
Lo psichiatra però non mi ha chiesto il perché di quelle opzioni.
Non ha contestualizzato il test.
A proposito del fatto che mia madre non accettava l'incongruenza adesso ci siamo riappacificati, lei è diventata tollerante e sto bene.

Il mio medico di base voleva sapere della visita, di un eventuale diagnosi, così l'ho chiesta allo psichiatra, l'ho portata dal medico, ne abbiamo discusso e l'ha registrata.

Mi è stato diagnosticato un disturbo bipolare NAS.
Inizialmente non avevo pensato che le opzioni che avevo segnato si riferivano a un litigio e non fossero dei sintomi che si protraessero per un certo arco di tempo tale da poter essere collegate a un disturbo, alternate a fasi ipomaniacali o maniacali.

Sono andato da un altro psichiatra con cui mi sono potuto aprire circa la mia incongruenza di genere e lui mi ha chiarito che non ci sono i presupposti per una diagnosi di disturbo bipolare NAS e che la mia emotività e la mia sensibilità ben si coniugano alla mia incongruenza di genere.

Se vado al CIM a spiegare di quest'equivoco cosa può fare lo psichiatra che si è insediato (quello che mi aveva diagnosticato questo disturbo è andato in pensione) ora?

Lo psichiatra privato da cui sono andato mi ha diagnosticato un'incongruenza di genere.
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Dr. Nicola Mascotti Medico legale, Cardiologo, Medico del lavoro, Medico igienista 3.9k 233
Spett.le Utente,

il quesito che pone in calce al racconto non riguarda la Medicina Legale, bensì la Psichiatria.
Provvedo pertanto a spostarlo nella relativa area.

Nicola Mascotti,M.D.

[Si prega di non richiedere stime del grado percentuale di invalidità, che non possono essere fornite in questa sede]

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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
[#3]
Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Visto che il disturbo è stato registrato dal mio medico di base, spiegata la vicenda al CIM, a livello amministrativo lo psichiatra del CIM che può fare ai fini della sua revoca?

Lo psichiatra da cui sono andato ha relazionato che ci sono state oscillazioni del tono dell'umore soprattutto in senso depressivo dovute alla non accettazione da parte di mia madre della mia condizione in quei giorni, ma non di un umore basso come elemento facente parte di una fase depressiva che si sarebbe dovuta alternare a una ipomaniacale o maniacale, tipica del disturbo bipolare NAS, anzi ha notato che l'umore è orientato a eutimia.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Sono due pareri differenti ciò non vuol dire che sia stata fatta una valutazione errata.

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Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Come si può capire se è stata fatta una valutazione errata?
Può essere fatta anche dal nuovo psichiatra del CIM una valutazione? Io se vado vado a contestualizzare il test che ho fatto che è ciò su cui si è basato lo psichiatra precedente perchè dopo 2 minuti di discorso che ho fatto mi ha invitato a fare il test. Quindi vado a chiarire il perchè avevo chiesto quel consulto e cosa mi ha portato a mettere quelle opzioni. È chiaro che lo psichiatra deve credermi quando dico che la diagnosi è stata fatta attraverso il test ma per quanto mi riguarda più di un'ora di chiacchierata con l'altro professionista sono stati sufficienti a chiarirmi che non ci sono i presupposti per un disturbo bipolare NAS.
Quali obblighi ha uno psichiatra del CIM nel caso in cui venga fatta una dichiarazione del genere, cioè che io abbia messo quelle opzioni per un evento avvenuto durante quella giornata e non perchè io avessi l'umore basso per un certo periodo di tempo, non più di un giorno?
Per un pubblico ufficiale che valore ha la dichiarazione per cui io abbia messo quelle opzioni, umore basso e istinti suicidi, per un litigio avvenuto con mia madre quel giorno, in relazione alla funzione del test psicodiagnostico?
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Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Comunque la sua risposta è un po' fuori contesto, mi perdoni. So che sono due pareri differenti ma uno risulta registrato e valido ai fini anamnestici e l'altro no e non ha conseguenze sulla prima diagnosi. Non posso leggere la cosa come una questione di pareri perchè essendo registrata la prima diagnosi io dovrei dichiarare la patologia al rinnovo patente, ad esempio. Se fosse una questione di pareri non mi starei preoccupando. La questione è rilevante ai fini amministrativi.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Senza la visita diretta non si può sapere quale sia la giusta considerazione della sua eventuale patologia presente o meno.

Non ci si può stare a ciò che scrive, pertanto deve far rivalutare la situazione.

Fuori contesto è lei che insiste, non io che so quel che scrivo.

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Attivo dal 2024 al 2024
Ex utente
Quindi lei crede che mi sarà fatta una valutazione diretta?
Eventualmente lo psichiatra che potere ha?
Guardi, io capisco che un pubblico ufficiale si assume una responsabilità in questo caso revocando il disturbo e valutando una situazione di negatività per disturbi di interesse psichiatrico ma da una visita con un altro professionista questo già è emerso.
Certo, resta il fatto che io abbia chiesto aiuto per questioni di identità sessuale che si intrecciavano con incomprensioni in famiglia che mi hanno causato pressioni.
Cosa ho diritto di chiedere?
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