Psicoterapeuta o psichiatra?
Buona sera dottori, sono una donna di quasi 40 anni che combatte da una vita con ansia.
Soffro di claustrofobia ma credo anche di agorafobia, il pensiero di stare in un luogo e non conoscere la via di uscita mi provoca un attacco di panico.
Ma la cosa che mi fa stare male è sicuramente l'eritrofobia iniziata molti anni fa.
Mi fa soffrire perché mi porta a non espormi come vorrei, a vivere le situazioni più semplici, come prendere un caffè con uno stato di ansia incredibile, sto evitando veramente molte situazioni, alcune le affronto ma con una fatica immane.
Penso di soffrire di disturbo ossessivo poiché rimugino sui miei pensieri.
Ho la fobia di assumere farmaci per il terrore dello shock anafilattico (mai avuto con i farmaci) e non mangio molti cibi poiché ho delle allergie e sebbene potrei mangiare molte altre cose, la paura mi blocca e mi fa evitare di mangiare praticamente tutto,tranne quelle 3 o 4 cose.
Dopo mangiato mi prende sempre la tachicardia e spesso il panico.
Sono 4 anni che non vado al bar o ristoranti per paura di stare male o forse ho solo paura di avere paura.
Vorrei tanto stare bene e vi chiedo quale approccio medico farebbe al caso mio.
Vorrei vivere senza più tensione, controllo e paura.
Il problema è come poter prendere i farmaci se ho paura di una reazione avversa grave?
Due anni fa per forza di cose ho preso per 10 giorni un antibiotico fuori al pronto soccorso con mio marito e puntualmente si è presentatol'attacco di panico.
Più giorni passavano e più mi dicevo"adesso mi sono sensibilizzata e avrò lo shock".
Nonostante mi sia esposta all'assunzione dei farmaci, per me è sempre come la prima volta, anzi peggio.
Sono davvero stanca di me stessa.
Soffro di claustrofobia ma credo anche di agorafobia, il pensiero di stare in un luogo e non conoscere la via di uscita mi provoca un attacco di panico.
Ma la cosa che mi fa stare male è sicuramente l'eritrofobia iniziata molti anni fa.
Mi fa soffrire perché mi porta a non espormi come vorrei, a vivere le situazioni più semplici, come prendere un caffè con uno stato di ansia incredibile, sto evitando veramente molte situazioni, alcune le affronto ma con una fatica immane.
Penso di soffrire di disturbo ossessivo poiché rimugino sui miei pensieri.
Ho la fobia di assumere farmaci per il terrore dello shock anafilattico (mai avuto con i farmaci) e non mangio molti cibi poiché ho delle allergie e sebbene potrei mangiare molte altre cose, la paura mi blocca e mi fa evitare di mangiare praticamente tutto,tranne quelle 3 o 4 cose.
Dopo mangiato mi prende sempre la tachicardia e spesso il panico.
Sono 4 anni che non vado al bar o ristoranti per paura di stare male o forse ho solo paura di avere paura.
Vorrei tanto stare bene e vi chiedo quale approccio medico farebbe al caso mio.
Vorrei vivere senza più tensione, controllo e paura.
Il problema è come poter prendere i farmaci se ho paura di una reazione avversa grave?
Due anni fa per forza di cose ho preso per 10 giorni un antibiotico fuori al pronto soccorso con mio marito e puntualmente si è presentatol'attacco di panico.
Più giorni passavano e più mi dicevo"adesso mi sono sensibilizzata e avrò lo shock".
Nonostante mi sia esposta all'assunzione dei farmaci, per me è sempre come la prima volta, anzi peggio.
Sono davvero stanca di me stessa.
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È utile che si rivolga ad uno specialista in psichiatria per il trattamento della sintomatologia che lamenta.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#3]
Questo consulto ha ricevuto 3 risposte e 709 visite dal 04/03/2024.
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