Ripristino normale azione sedativo ipnotica dell'organismo

Buongiorno gentili dottori,
Nel mio ultimo consulto precedente in psichiatria esponevo gli eventi che mi sono accaduti l'anno scorso ovvero problema di adattamento ad un nuovo ambiente di vita (trasferimento di residenza) che sommato ad una precedente condizione di stress lavorativo mi ha condotto ad un insonnia prolungata di tipo terminale ed uno status di iperarousal continuo.
I sintomi di iperattivazione si sono sommati al notevole debito di sonno (circa 6 mesi) attraverso ansia, tachicardia, dispnea, stanchezza fisica e mentale oltre all'incapacità di dormire.
Interrotta la permanenza in questo nuovo ambiente e dapprima con utilizzo di benzodiazepine tra cui ansiolitici vari e poi con ipnotici (Dalmadorm 15 mg) ho ripreso le 5/6 ore di sonno.
Ipnotico utilizzato per lunghi mesi con assuefazione conseguente, fintanto che dopo la mia richiesta di consulto e la vs risposta mi sono recato da uno psichiatra che mi ha esortato a cessare l'ipnotico scalandolo a intermittenza e iniziando ad assumere Trittico.
Dapprima a dosi basse con risultati sovrapponibili all'ipnotico e poi raggiungendo i 150 mg RP (da circa due mesi a questa parte).
Il risultato è un addormentamento rapido ma un risveglio precoce (4-5 del mattino) seguito da un riaddormentamento di una o due ore se permango a letto.
Il monte ore di riposo rimane circa 6 ore nel complesso (in passato 7 ore per stare bene la mia necessità).
Lo psichiatra non mi può aiutare ulteriormente ma vorrei porre alla gentile vostra attenzione un quesito... circa due settimane fa ho cessato definitivamente l'assunzione del Dalmadorm senza accusare fenomeni di rimbalzo né sento il bisogno di prenderlo, ma è possibile che tutti i meccanismi naturali sedativi siano ancora assopiti / danneggiati a causa del lungo utilizzo dell'ipnotico (6 mesi circa) o a causa del debito di sonno?

Dimenticavo, la diagnosi è stata sindrome ansiosa con toni depressivi.
So che non è possibile chiedere indicazioni terapeutiche ma vorrei interpellare altro professionista per sapere se portare il Trittico a 200 mg potrebbe giovarmi.
Ho anche avviato e quasi concluso un percorso psicologico per gestire la mia ansia con buoni risultati ma il parametro del sonno ancora fatica a normalizzarsi.

Grazie di cuore per il lavoro che svolgete.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 45.3k 1k
Ma come mai non considera il suo disturbo come radice dei sintomi riguardanti il sonno. Sembra ragionare come fosse una specie di carico di ore che come tale si fa sentire, piuttosto che una manifestazione comune dei disturbi ansiosi e depressivi.
Se interpella un professionista si lasci visitare e ne riceva i pareri, non gli sottoponga a senso unico una questione di terapia preimpostata da Lei.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini

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Utente
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Grazie del Suo gentile riscontro. Si rifletterò su questa sua indicazione, in effetti ho notato che l'ansia mattutina al risveglio o al momento dell'addormentamento è poco presente in questo periodo e ha coinciso con sicuramente una migliore gestione dello stile di vita.. concordo con Lei che sia stata ansia ambientale a perturbare il ciclo sonno veglia e tutt'ora sia perdurante almeno in parte. Mi recherò da un suo collega spiegandogli questo fatto.. Trittico lo reputo buono cioè mi fa stare meglio ma forse va dosato in modo diverso ..
La ringrazio per il suo parere.
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