Il mio cuore è impazzito
A Giugno ho avuto un episodio di tachicardia forte a 190 e sono finita al PS.
Avevo sudorazione, formicolio alle mani e credevo di morire, ma è successo tutto all improvviso mentre ero seduta nel letto.
Essendo una persona ansiosa mi sono agitata ancora di più e mi è venuto anche tremore.
L’episodio è durato penso un oretta con progressiva diminuzione del battito, ma il suddetto non è sceso sotto i 130 poi.
Solo nei giorni seguenti ho avuto qualche calo ma lentamente, sono tornata a casa e i miei battiti si aggiravano sempre comunque intorno ai 100 a riposo perché sono tachicardica già da quando ero piccola! Ma mentre dormo riescono a scendere anche a 60 o la sera quando sono rilassata li trovo sui 78 magari.
Ho eseguito un holter e la fc media era 92.
Poi altro ricovero sempre per tachicardia improvvisa e sempre difficile farle scendere NONOSTANTE iniezione di Valium, non sembrava avere effetti sulla tachicardia.
Altro holter, nessuna anomalia a parte tachicardia.
Ritmi riscontrati sempre sinusali.
Eseguito diversi ECG e un ECO.
Tutto sembrava nella norma.
Ho avuto un terzo ricovero e anche li hanno ipotizzato attacco di panico ma poi sono diventati molto titubanti e hanno detto che non sono più sicuri perché per tutto il giorno avevo questa frequenza a 148 circa scesa a 100 solo la sera quando mi sono fatta dimettere ormai esasperata dopo aver eseguito tutte le analisi possibili (sangue, tiroide etc.
)
Il Cardiologo mi ha consigliato (anzi due cardiologi) di togliere gli psicofarmaci che assumevo perché le tachicardie erano comparse così forti da quando avevo iniziato l’assunzionr.
Già in passato molti anni fa tentai uno psicofarmaco che mi causò tachicardia e che mi tolsero subito.
Il Cardiologo mi prescrisse un betabloccante (Lobivon 1/2 al mattino) e inizialmente sembrava andare davvero molto bene, ma vedendo che la mattina e il primo pomeriggio le mie frequenze erano spesso sui 105/90 minimo 85 tentò con il Cardicor che assunsi solo per due giorni perché la mattina il cuore era impazzito e salito a 180 per poi riscendere e tornare normale.
Sono tornata a Lobivon ma gli effetti positivi sono lievi, da 3 giorni sono in un incubo, mi sveglio e anche se di notte il cuore magari batteva anche 63 all improvviso inizia come a fare le scale! Nel senso che mi inizia ad aumentare e abbassare tra 97 e 150, ho cercato di fare esercizi di respirazione e meditazioni e in parte sembrava pure funzionare ma poi il cuore mi resta su 110-130 per ore!! Anche dopo l’assunzione del betabloccante.
Ho molta paura che se fa così con betabloccante senza sarebbe ingestibile ormai e forse morirei! Non trovo più pace e a volte persino la sera mi sale a 130 per qualche tempo.
La psichiatra mi ha detto di prendere gocce di Valium ma non succede nulla.
Il Cardiologo non sa cosa dirmi infatti tra qualche giorno consulterò un TERZO cardiologo.
Non capisco se si tratti di episodi di ansia e panico o se sia un qualcosa di cardiaco!!
"Psicofarmaci" sorprende un po' come termine: stiamo ragionando su un effetto collaterale specifico, può mai essere che il medico si sia espresso così con questa categoria generica. Anche il valium lo è, ma è stato dato per provare a contrastarla, la tachicardia.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Ho preso antiepilettici, antidepressivi e altri farmaci di cui ignoro su cosa agiscano, TUTTO sempre su prescrizione della psichiatra nelle dosi da lei stabilite (nell’ultimo periodo Depakin e Citalopram) ma TUTTI quesi farmaci mi sono stati tolti dalla stessa psichiatra scalandoli, perché su di me hanno avuto effetti pesanti che non passavano anzi! Mi è stata diagnosticata una ipersensibilità a psicofarmaci parole della psichiatra che mi sono state ripetute in PS da un altro psichiatra che mi ha detto che forse nel mio caso un betabloccante potrebbe darmi maggiori benefici e aiutarmi a calmarmi. Il Valium è stato il farmaco a cui ho reagito meglio per questo mi è stato introdotto per brevi periodi e adesso all’occorrenza . Io non sono un medico e non ci capisco molto, ho fatto ciò che mi è stato detto! Prendendo e togliendo i farmaci secondo le prescrizioni!
La mia diagnosi è crisi ansioso depressiva e sono seguita anche da una psicologa che è sempre stata positiva, mi ha fatto passare 10 bellissimi anni senza farmaci prima di questo brutto periodo. 10 anni di totale normalità.
Ma io mi ritrovo triste, nessun dottore sa cosa dirmi riguardo alla situazione del cuore Non hanno idee Mi hanno detto che FORSE c’è un nesso ma non sono sicuri nei momenti in cui la tachicardia persiste per praticamente quasi un giorno (si parla di frequenze che balzano da 90 a 117 con betabloccante, ma la mattina stanno dai 100 a 135 per un paio d’ore ) Per non parlare dei picchi mattutini che ultimamente si sono verificati anche a 170-80 della durata di pochi minuti quando mi sveglio.
Io vorrei capire se mi viene la tachicardia e quindi mi prende l’ansia che la tiene alta poi o se mi viene l’ansia e quindi la tachicardia.
In ogni caso non mi sembrano situazioni normali e ovviamente sto indagando ma la situazione va avanti da quasi un anno ormai e vivere così è molto difficile, gli episodi hanno peggiorato l’ansia di sicuro e mi trovo in un tunnel buio da cui sto cercando di uscire in un modo o nell’altro ovviamente sempre seguita da chi di dovere. Ma trovo destabilizzante che formulino solo qualche ipotesi e non sappiano dirmi se l’ansia può causare ciò.
Farmaci "pesanti" non significa niente e ipersensibilità "agli psicofarmaci" non significa niente.
Quindi, la valutazione va rifatta.
E non è detto che c'entri nulla l'aspetto cardiologico, ma quello lo può giudicare un cardiologo. Attribuire una cosa genericamente "agli psicofarmaci" sarebbe come dire che dipende dai mesi dell'anno.
Dr.Matteo Pacini
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Ho avuto questa valutazione di ansia in concomitanza depressione da due centri diversi! Quindi due psichiatri differenti mi hanno vista. In più quello del Pronto Soccorso.
Tutti erano concordanti e l’hanno definita una crisi perché i sintomi sono insorti a seguito di moltissimi eventi molto difficili e sono molto pesanti.
Magari io non sto riuscendo a ridare bene la diagnosi perché forse ho male interpretato. Comunque spero di averla spiegata meglio.
Io non capisco nulla di farmaci e quant’altro quindi ho solo eseguito quello che mi hanno detto di fare, alzare e attendere quando era il momento e scalare e abbandonare quando era il momento.
Nemmeno lo psichiatra del PS ha ritenuto opportuno ritentare con le terapie farmacologiche. Io posso comunque certamente tentare di trovare un altro psichiatra (è pubblica non privata la mia).
Io ho detto che ho spesso avuto innalzamenti della frequenza cardiaca quando tentavo un nuovo farmaco.
Ma stavolta la mia domanda è del tutto diversa!! Io vorrei più che altro capire se le mie frequenze DI ADESSO senza farmaci possano dipendere da una forte ansia o meno, se questi balzi enormi (fino a 180 che poi riscrnde) possano essere imputati ad ansia o altro. E per quale motivo i betabloccanti o il valium non sembrano avere molto effetto sulla frequenza In cardiologia ho già chiesto ma il motivo vero e proprio o almeno un’ipotesi nessuno sa darmela.
Peraltro, non è vero che ritengono che "gli psicofarmaci" abbiano un effetto negativo, poiché il valium lo continua a usare, e alcuni betabloccanti sono anche dotati di effetti psichici.
Per il resto, avendo sospeso comunque il resto, mi sembra che il problema non si sia risolto, quindi evidentemente i farmaci che prendeva non erano la causa di questo effetto.
Si sbalzi sono notoriamente associati ai disturbi d'ansia. Il problema è se questa frequenza è mediamente così (un Holter da Lei citato diceva di no), se ha origine sopraventricolare, se si innesca con meccanismi particolari come la TPSV (sono tutte cose che però appunto un cardiologo vede).
Dr.Matteo Pacini
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Stamattina ho consultato la psichiatra che mi ha alzato le gocce Valium a 10 mattina, 5 pomeriggio e 10 la sera perché ero in psicosi a causa del cuore!
Ho chiesto alla psichiatra se secondo lei è necessario associare un farmaco serio al Valium e ha detto che per ora no, vuole farmi tentare una terapia di qualche settimana con questi alti dosaggi e vedere se persistono i disturbi del cuore
Spero di potermi fidare, ma ho tanta paura di assumere così tanto Valium (ovviamente ho fatto come mi è stato detto!) da una parte ho notato che sono più tranquilla ma sui battiti non noto grandi progressi forse un poco
Quando ho fatto Holter in realtà non stavo presentando un problema così continuo che è arrivato solo da qualche giorno! Ho eseguito holter dopo i primi due episodi di tachicardia a 190/180 però quando se ne andava avevo sempre battiti sui 90/100 SENZA betabloccante ancora.
Ma ultimamente ogni mattina inizia con un improvvisa corsa del cuore nonostante il betabloccante che prendo (nebivololo 1/2) che mi dà affanno e compaiono le frequenze che le ho riportato di sopra.
La psichiatra ha detto che forse l’aritmologo che intendo consultare a breve potrà fornirmi un betabloccante che secondo le sue parole è adatto all’ansia e secondo lei io così riuscirei piano piano a uscire da questo tunnel unendo queste terapie
Ma lei cosa ne pensa?
Ma davvero un disturbo di panico può causare certe tachicardie improvvise come se il cuore fosse impazzito?? Tachicardie che poi si mantengono tra 100 e 140 per giornate intere!?
Sono confusa.
Non so dove abbiano origine le tachicardie ma so che in tutti e tre i ricoveri hanno detto sinusale anche sul referto.
Poi la TPSV il cardiologo la ha esclusa dicendomi che si presenta del tutto improvvisamente e improvvisamente scompare mentre le mie frequenze sembrano fare le scale
" vuole farmi tentare una terapia di qualche settimana con questi alti dosaggi ": non vedo alti dosaggi, non capisco a cosa si riferisce.
Dr.Matteo Pacini
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La ringrazio per le sue risposte!
Ovviamente ho fatto come mi ha consigliato la psichiatra e sto assumendo il valium come da lei prescritto per le settimane che riterrà necessarie. Ma non mi causerà dipendenza? Ho paura di non riuscire più a smettere dopo, avendo fatto una terapia con Valium anche a Giugno 2023 per delle settimane (poi scalato e abbandonato preso solo all’occasione per attacchi di panico). Ho letto che le benzodiazepine causano dipendenza e per questo mi preoccupo
Intanto sono stata da un Cardiologo Aritmologo (il terzo in questi mesi) che mi ha prescritto una terapia per rallentare il cuore e i picchi cardiaci dicendo che si tratta di Tachicardia Sinusale Inappropriata
Dr.Matteo Pacini
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La ringrazio per la sua ulteriore risposta,
Io sto valutando di cambiare psichiatra perché non riesco a fidarmi di questa cura a dirla tutta
In passato si aveva funzionato il valium e mi è stato scalato perché stavo meglio! E ho avuto lenti miglioramenti anche dopo la cura. Ma non penso che fare dei cicli di Valium risolva il problema non sono un dottore ma se persino lei che è un professionista non sembra convinto della terapia penso proprio che dovrei tentare di cambiare specialista
Per il cuore purtroppo non era legato all’ansia e se qualcun’altro si ritrovasse nella mia situazione riguardo ai battiti consiglio di andare da un bravo cardiologo aritmologo.
Dr.Matteo Pacini
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Approfitto per aggiornarla sul fatto che ho cambiato psichiatra. Per ora mi sta facendo continuare il valium con una riduzione delle assunzioni giornaliere graduali, ma eventualmente se sto ancora male nonostante la psicoterapia passeremo ad una nuova terapia!
Si, sono stata da un rinomato cardiologo aritmologo che mi ha diagnosticato una tachicardia sinusale inappropriata (ovviamente dopo che avevo eseguito una serie di esami per escludere altre cause) probabilmente dovuta ad una sorta di long covid visto che la sintomatologia si è manifestata poco dopo la negativizzazione da covid. I battiti purtroppo erano tutto fuorché normali anche se per fortuna il cuore è sano. Ovviamente il disturbo era peggiorato anche dal mio stato ansioso ma va trattato farmacologicamente.
Dr.Matteo Pacini
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La ringrazio così tanto per ascoltare sempre il mio caso. Non mi è stato diagnosticato un disturbo di panico ma mi è stata confermata la diagnosi di una depressione che a detta dello psichiatra va migliorando, ci sono ancora tuttavia dei sintomi come li ha definiti lui, la perdita di interesse nelle cose che prima era totale adesso ha alti e bassi. Il problema principale rimane l’ansia e una ipocondria scaturita proprio dal problema cardiaco che secondo lo psichiatra va curata con un approccio psicoterapeutico e tanto lavoro e pazienza anche da parte mia. Alla prossima seduta probabilmente riceverò la terapia adeguata per il mio disturbo! Forse lo psichiatra ha voluto attendere anche perché ho da poco iniziato la terapia per il cuore
Dr.Matteo Pacini
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