Sintomi di astinenza da xanax
Salve dottori, sono una donna di, 39 anni affetta da sclerosi multipla recidivante remittente primo e unico episodio 8 anni fa.
Seguita egregiamente è come se non avessi nulla.
Sono un soggetto ansioso da sempre e mi fu diagnosticata un' ansia reattiva in adolescenza, cosa che non ha minimamente compromesso la mia vita... anzi.
Da luglio 2023 invece il quadro ansioso è cambiato, ebbi un attacco di panico alla guida e da lì tutta l'escalation dei sintomi delle paura e del calvario che voi conoscete.
Contatto il neurologo che mi dà dello Xanax 0, 25 2 volte al giorno.
Comincio contestualmente la psicoterapia e le cose dopo mesi cominciano ad andare meglio.
Ad ogni mio miglioramento decido di scalare la quantità.
Da 2 cp a 1 cp e mezza, fino ad arrivare a qst martedì dove mi sentivo veramente libera bene a tal punto da decidere di dimezzare ancora.
Prendo la metà della compressa da 0.25.
I primi 3 giorni tutto ok da oggi che è il quarto giorno è ritornata la tensione allo stomaco e fastidi generalizzati.
Sono 7 mesi che assumo Xanax anche se in dosi piccole e a scalare.
Può qst episodio essere legato all'astinenza?
E in quanto tempo svanirà?
Ho fatto male a ridurre?
La mia psicologa non mi risponde, ma lei ovviamente neanche voleva che io prendessi Xanax, ma mi sono fidata prima del neurologo e poi ho fatto ricorso alla psicoterapia.
Secondo voi è il caso di cambiare specialista, magari chiedere una visita dallo psichiatra?
Il mio dubbio è un altro, non è che a causa della sclerosi è cambiata la chimica del mio cervello e quindi io mi ritroverò costretta a dover avere il supporto di psicofarmaci a vita?
Grazie infinite per l' attenzione
Seguita egregiamente è come se non avessi nulla.
Sono un soggetto ansioso da sempre e mi fu diagnosticata un' ansia reattiva in adolescenza, cosa che non ha minimamente compromesso la mia vita... anzi.
Da luglio 2023 invece il quadro ansioso è cambiato, ebbi un attacco di panico alla guida e da lì tutta l'escalation dei sintomi delle paura e del calvario che voi conoscete.
Contatto il neurologo che mi dà dello Xanax 0, 25 2 volte al giorno.
Comincio contestualmente la psicoterapia e le cose dopo mesi cominciano ad andare meglio.
Ad ogni mio miglioramento decido di scalare la quantità.
Da 2 cp a 1 cp e mezza, fino ad arrivare a qst martedì dove mi sentivo veramente libera bene a tal punto da decidere di dimezzare ancora.
Prendo la metà della compressa da 0.25.
I primi 3 giorni tutto ok da oggi che è il quarto giorno è ritornata la tensione allo stomaco e fastidi generalizzati.
Sono 7 mesi che assumo Xanax anche se in dosi piccole e a scalare.
Può qst episodio essere legato all'astinenza?
E in quanto tempo svanirà?
Ho fatto male a ridurre?
La mia psicologa non mi risponde, ma lei ovviamente neanche voleva che io prendessi Xanax, ma mi sono fidata prima del neurologo e poi ho fatto ricorso alla psicoterapia.
Secondo voi è il caso di cambiare specialista, magari chiedere una visita dallo psichiatra?
Il mio dubbio è un altro, non è che a causa della sclerosi è cambiata la chimica del mio cervello e quindi io mi ritroverò costretta a dover avere il supporto di psicofarmaci a vita?
Grazie infinite per l' attenzione
[#1]
CI sono cure per l'ansia di tipo diverso, pensate per durare nel tempo. Questa è una cura adatta per il breve termine, dopo di che l'ha scalata ma evidentemente il disturbo non è risolto.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 707 visite dal 16/02/2024.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Per rispondere esegui il login oppure registrati al sito.
Approfondimento su Sclerosi multipla
Cos'è la sclerosi multipla (SM)? Quali sono le cause della demielinizzazione e i fattori di rischio della malattia? Si possono individuare i sintomi precoci?