Psichiatra o psicologo ?
Buon pomeriggio,
Mi ritrovo a scrivere un nuovo consulto in merito alla situazione che sto vivendo,
Riepilogando brevemente la mia situazione é da circa due annetti che soffrivo di attacchi d’ansia molto forti e meno frequenti attacchi di panico che mi hanno fatta volare al pronto soccorso.
Inizialmente la prima volta che andai in ps mi diedero da prendere al bisogno 15 gg di delorazepam che non presi mai, il solo fatto di averle in borsa mi portò un lungo e sereno periodo di serenità.
Successivamente io e il mio compagno abbiamo deciso di ritrasferirci nella città dove vivono i nostri genitori, e ci siamo interessati ad un immobile, quindi per evitare di sprecare soldi siamo tornati a vivere dai nostri genitori.
Tornata quindi a casa ho passato un altro breve periodo di calma apparente, con rari casi di attacchi di ansia forti (sintomo scatenante tachicardia).
A novembre ho avuto una bruttissima ricaduta con un attacco di panico che mi ha portato nuovamente al ps, ed il giorno dopo avevo la prima visita dalla psicologa.
Ho iniziato quindi a fine novembre la terapia e devo dire che fino ad ora mi sta aiutando moltissimo e sto trovando tanti benefici, ma la psicologa mi ha detto di prendere 10gg di delorazepam al giorno fin quando lei lo ritiene necessario.
Il problema é che ho sviluppato una fortissima ipocondria che mi porta a misurarmi i battiti tante volta al giorno, appena noto qualcosa nel mio corpo di diverso vado in panico...
Insomma vorrei un consulto psichiatrico (ovviamente indicativo) per capire se ho bisogno di prendere un farmaco più pesante (che io vorrei evitare) oppure se ci passano tutte le persone nella mia condizione.
Grazie in anticipo
Mi ritrovo a scrivere un nuovo consulto in merito alla situazione che sto vivendo,
Riepilogando brevemente la mia situazione é da circa due annetti che soffrivo di attacchi d’ansia molto forti e meno frequenti attacchi di panico che mi hanno fatta volare al pronto soccorso.
Inizialmente la prima volta che andai in ps mi diedero da prendere al bisogno 15 gg di delorazepam che non presi mai, il solo fatto di averle in borsa mi portò un lungo e sereno periodo di serenità.
Successivamente io e il mio compagno abbiamo deciso di ritrasferirci nella città dove vivono i nostri genitori, e ci siamo interessati ad un immobile, quindi per evitare di sprecare soldi siamo tornati a vivere dai nostri genitori.
Tornata quindi a casa ho passato un altro breve periodo di calma apparente, con rari casi di attacchi di ansia forti (sintomo scatenante tachicardia).
A novembre ho avuto una bruttissima ricaduta con un attacco di panico che mi ha portato nuovamente al ps, ed il giorno dopo avevo la prima visita dalla psicologa.
Ho iniziato quindi a fine novembre la terapia e devo dire che fino ad ora mi sta aiutando moltissimo e sto trovando tanti benefici, ma la psicologa mi ha detto di prendere 10gg di delorazepam al giorno fin quando lei lo ritiene necessario.
Il problema é che ho sviluppato una fortissima ipocondria che mi porta a misurarmi i battiti tante volta al giorno, appena noto qualcosa nel mio corpo di diverso vado in panico...
Insomma vorrei un consulto psichiatrico (ovviamente indicativo) per capire se ho bisogno di prendere un farmaco più pesante (che io vorrei evitare) oppure se ci passano tutte le persone nella mia condizione.
Grazie in anticipo
[#1]
Non so cosa intenda per medicina "pesante" o non.
Lei assume un farmaco non specifico, con cui quindi il decorso del disturbo non è modificato, al massimo può servire al bisogno per attenuare il complesso dei sintomi o del malessere.
La diagnosi va definita, ma in generale, pensando ad una questione di ordine ansioso-ipocondriaco, le terapie ci sono.
Lei assume un farmaco non specifico, con cui quindi il decorso del disturbo non è modificato, al massimo può servire al bisogno per attenuare il complesso dei sintomi o del malessere.
La diagnosi va definita, ma in generale, pensando ad una questione di ordine ansioso-ipocondriaco, le terapie ci sono.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#2]
Utente
Grazie per la risposta,
Con farmaco più pesante intendo psicofarmaci.
Le dico così perché all’inizio della terapia mi è stato detto che nella mia condizione non avevo bisogno di un appoggio farmaceutico se non di quello che già prendo giusto per stoppare gli attacchi di panico e rilassarmi .
Però volevo sentire un parere differente se in base al poco che ho descritto ci sia bisogno di un appoggio farmaceutico.
Con farmaco più pesante intendo psicofarmaci.
Le dico così perché all’inizio della terapia mi è stato detto che nella mia condizione non avevo bisogno di un appoggio farmaceutico se non di quello che già prendo giusto per stoppare gli attacchi di panico e rilassarmi .
Però volevo sentire un parere differente se in base al poco che ho descritto ci sia bisogno di un appoggio farmaceutico.
[#3]
A Lei forse sarà chiaro cosa intende, a me ancora no.
"Psicofarmaci" è un termine di cui non capisco il senso. E "pesante" posso intendere che voglia dire sedativo, però non vedo il nesso in questo tipo di situazione. Inoltre, non capisco in che senso lo psicofarmaco dovrebbe essere "pesante", anche intendendo sedativo, così in generale.
Mi sa che ha delle idee fobiche sulle medicine (che poi alla fine non ha preso, quindi il termine di paragone quale sarebbe ? Il "non pesante" sarebbe l'assenza di medicinali...).
Che nella sua condizione abbia bisogno di un rimedio "al bisogno" per stoppare gli attacchi è qualcosa che non mi suona corretto, anche tecnicamente parlando. Direi che in un disturbo di panico c'è bisogno di bloccare il ricorrere degli attacchi, non di fermarli sul momento, che poi è anche tecnicamente impossibile e nella maggior parte dei casi puramente illusorio, l'effetto è rassicurante e l'attacco di esaurisce nel frattempo. Una terapia per il panico, molto semplicemente, e ce ne sono. Non capisco il nesso tra questo e il concetto di "pesante".
Non capisco neanche come un farmaco per il panico possa "non" essere uno psicofarmaco. Dove dovrebbe agire, se non nel cervello ?
"Psicofarmaci" è un termine di cui non capisco il senso. E "pesante" posso intendere che voglia dire sedativo, però non vedo il nesso in questo tipo di situazione. Inoltre, non capisco in che senso lo psicofarmaco dovrebbe essere "pesante", anche intendendo sedativo, così in generale.
Mi sa che ha delle idee fobiche sulle medicine (che poi alla fine non ha preso, quindi il termine di paragone quale sarebbe ? Il "non pesante" sarebbe l'assenza di medicinali...).
Che nella sua condizione abbia bisogno di un rimedio "al bisogno" per stoppare gli attacchi è qualcosa che non mi suona corretto, anche tecnicamente parlando. Direi che in un disturbo di panico c'è bisogno di bloccare il ricorrere degli attacchi, non di fermarli sul momento, che poi è anche tecnicamente impossibile e nella maggior parte dei casi puramente illusorio, l'effetto è rassicurante e l'attacco di esaurisce nel frattempo. Una terapia per il panico, molto semplicemente, e ce ne sono. Non capisco il nesso tra questo e il concetto di "pesante".
Non capisco neanche come un farmaco per il panico possa "non" essere uno psicofarmaco. Dove dovrebbe agire, se non nel cervello ?
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#4]
Utente
Ha ragione, purtroppo non ho capacità di esprimermi in maniera abbastanza chiara non essendo il mio campo.
Cerco di spiegarmi meglio dottore:
La prima volta in cui ho avuto un attacco di panico finendo in pronto soccorso la dottoressa che mi ha visitato mi disse di prendere AL BISOGNO 15 gg di delorazepam in caso di attacco per calmarmi
Io non le presi mai.
A novembre 2023, a seguito di un’altro attacco di panico che mi ha portato al pronto soccorso la psicologa che mi ha visto il giorno dopo per la prima volta mi ha detto di prendere 10gg di delorazepam al giorno tutte le mattine in affiancamento alla terapia.
Le spiego cosa intendo con farmaci più pesanti : mia madre, che ha sofferto sempre di attacchi di panico e ansia prende sertralina e alprazolam tutti i giorni.
Io NON vorrei iniziare a prendere tutti questi psicofarmaci in quanto vorrei riuscire ad uscire da questa situazione con le mie forze e con ovviamente la terapia .
La mia domanda era se secondo lei, per il poco che si può capire da un messaggio se ho bisogno di altri farmaci oppure no.
Spero di essere stata più chiara
Cerco di spiegarmi meglio dottore:
La prima volta in cui ho avuto un attacco di panico finendo in pronto soccorso la dottoressa che mi ha visitato mi disse di prendere AL BISOGNO 15 gg di delorazepam in caso di attacco per calmarmi
Io non le presi mai.
A novembre 2023, a seguito di un’altro attacco di panico che mi ha portato al pronto soccorso la psicologa che mi ha visto il giorno dopo per la prima volta mi ha detto di prendere 10gg di delorazepam al giorno tutte le mattine in affiancamento alla terapia.
Le spiego cosa intendo con farmaci più pesanti : mia madre, che ha sofferto sempre di attacchi di panico e ansia prende sertralina e alprazolam tutti i giorni.
Io NON vorrei iniziare a prendere tutti questi psicofarmaci in quanto vorrei riuscire ad uscire da questa situazione con le mie forze e con ovviamente la terapia .
La mia domanda era se secondo lei, per il poco che si può capire da un messaggio se ho bisogno di altri farmaci oppure no.
Spero di essere stata più chiara
[#5]
Utente
Salve dottore buonasera ,
Volevo solo dirle che ho vinto la mia fobia e sono andata da uno psichiatra che mi ha prescritto 7 gocce di escitalopram al di da iniziare gradualmente e come accompagnamento momentaneo xanax 5/7 gocce mattina e sera ed al bisogno al pomeriggio.
La ringrazio perché anche il suo consulto mi ha dato la spinta per rivolgermi ad un professionista smettendo di provare a salvarmi da sola.
Volevo solo dirle che ho vinto la mia fobia e sono andata da uno psichiatra che mi ha prescritto 7 gocce di escitalopram al di da iniziare gradualmente e come accompagnamento momentaneo xanax 5/7 gocce mattina e sera ed al bisogno al pomeriggio.
La ringrazio perché anche il suo consulto mi ha dato la spinta per rivolgermi ad un professionista smettendo di provare a salvarmi da sola.
[#6]
Mi fa piacere. La cura mi sembra pertinente.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
[#7]
Utente
Dottore scusi,
Vorrei approfittare della sua gentilezza per chiederle un’informazione anche se in realtà penso di conoscere già la risposta.
Nonostante io voglia con tutte le mie forze uscire da questo momento tremendo che sto passando mi capita di fare un overthinking e a volte penso che non riuscirò mai ad uscirne.
Secondo lei è una reazione normale ?
Inizierò a prendere più consapevolezza andando avanti con la terapia che in realtà questo periodo passerà ?
Grazie in anticipo
Vorrei approfittare della sua gentilezza per chiederle un’informazione anche se in realtà penso di conoscere già la risposta.
Nonostante io voglia con tutte le mie forze uscire da questo momento tremendo che sto passando mi capita di fare un overthinking e a volte penso che non riuscirò mai ad uscirne.
Secondo lei è una reazione normale ?
Inizierò a prendere più consapevolezza andando avanti con la terapia che in realtà questo periodo passerà ?
Grazie in anticipo
[#8]
"E' normale" è sostanzialmente un overthinking
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 8 risposte e 1.3k visite dal 30/01/2024.
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