Stati d’ansia con pressione al petto e fame d’aria

Buongiorno,
Da circa 10 anni, una o due volte l’anno, avverto una sensazione di fame d’aria e pressione al petto che il mio medico ha sempre attribuito ad ansia.
Solitamente questa sensazione dura all’incirca dai dieci giorni alle due settimane e poi scompare.
L’ultimo episodio l’ho avuto all’inizio di gennaio e ancora ad oggi lo avverto.
Essendo passato circa un mese Il mio medico mi ha fatto fare controlli cardiaci e rx torace, ma tutti negativi, quindi anche questa volta si pensa sia ansia.
Io vorrei capire se effettivamente l’ansia può portare disagi di questa natura e soprattutto se è normale che durino tutto questo tempo.
Ho come la sensazione di non riuscire questa volta a controllare il problema e ciò mi infastidisce ancor di più.
Non ho mai preso ansiolitici o altri farmaci, ho sempre cercato di gestire da solo i vari episodi ma questa volta credo di non esserne in grado.
Anche perché poi ti lasci prendere da una forma di ipocondria che ti porta ad andare oltre la realtà.
Lavoro, sono felicemente sposato con due bambini e non riesco a capire da cosa possano scaturire questi stati d’animo.
Grazie.
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Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.3k 1k
Una volta capito che si può trattare di ansia il passaggio successivo è quello di farsi visitare da uno specialista in psichiatria per la valutazione di un trattamento appropriato.

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Dr.ssa Sara Ricciardulli Psichiatra, Psicoterapeuta 15 2
Buongiorno,
gli episodi che riporta sono verosimilmente riconducibili ad attacchi di panico, considerando che ha eseguito anche visite specialistiche ed esami strumentali (rx torace e controlli cardiologici) con esito negativo. Solitamente, se tali episodi hanno una frequenza di una o due volte l'anno sono sporadici e poco interferenti con le attività quotidiane. In questo momento, da ciò che scrive, la situazione sembra essere peggiorata per una variazione di intensità e frequenza degli attacchi di panico che si associano a pensieri negativi ('ti lasci prendere da una forma di ipocondria'). Se non l'ha già fatto, le consiglio di valutare inizialmente un percorso di terapia cognitivo-comportamentale con uno psicoterapeuta per imparare a gestire al meglio questi attacchi. Se necessario potrà sottoporsi ad una valutazione psichiatrica per associare un supporto farmacologico.
Cordiali saluti

[#3]
Utente
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Gentili professionisti,
Grazie per le vostre risposte, seguirò i vostri consigli.
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