Abuso di farmaci antiemetici
Gentili Dottori,
Buongiorno,
Vi scrivo riguardo un problema che mi affligge a periodi da alcuni anni, mi è capitato diverse volte di abusare di farmaci antiemetici, in passato maggiormente.
Una volta sono arrivata ad assumere 8-9 compresse di peridon nell'arco di una giornata, è accaduto 6 anni fa, a causa di attacchi d'ansia legati a una fobia specifica, del vomito.
Successivamente mi hanno prescritto una cura di qualche mese con zarelis, che ha funzionato e per un pò sono tornata a stare bene.
Poi 4 anni fa ho di nuovo avuto una ricaduta e ho iniziato una cura con levopraid 25 mg, puramente per problemi di ansia, digestione e gonfiore che non mi davano pace, ma anche di questo mi è capitato di prenderne spesso 2 cp assieme, e in un paio di casi anche 3.
L'ultima volta 5 giorni fa, e dall'altro giorno, non ho toccato più nulla ma non riesco a togliermi di dosso l'ansia di essermi danneggiata, e di correre gravi rischi, anche in relazione ai farmaci di tanti anni fa.
Il medico mi ha abbastanza rassicurato riguardo l'ultimo episodio, ma mi ha comunque consigliato di chiedere un parere psichiatrico, cosa che la prossima settimana provvederò a fare.
Suppongo che entrino forse in gioco anche dinamiche ossessive oltre che ansiose, perchè la psichiatra che ho visto gli anni scorsi aveva accennato ad un disturbo d'ansia con lievi tendenze ossessive.
Mi scuso perchè so che non è il primo consulto in materia, ma ho veramente molta paura di aver commesso danni irreparabili; mi vergogno, e so di esagerare magari ma sto vivendo questi ultimi 3-4 giorni con la paura di poter avere qualcosa di grave da un momento all'altro e di poter morire, la classica sensazione dell'attacco di panico ecco.
Spero di poter scongiurare queste possibilità.
Vi ringrazio anticipatamente.
Buongiorno,
Vi scrivo riguardo un problema che mi affligge a periodi da alcuni anni, mi è capitato diverse volte di abusare di farmaci antiemetici, in passato maggiormente.
Una volta sono arrivata ad assumere 8-9 compresse di peridon nell'arco di una giornata, è accaduto 6 anni fa, a causa di attacchi d'ansia legati a una fobia specifica, del vomito.
Successivamente mi hanno prescritto una cura di qualche mese con zarelis, che ha funzionato e per un pò sono tornata a stare bene.
Poi 4 anni fa ho di nuovo avuto una ricaduta e ho iniziato una cura con levopraid 25 mg, puramente per problemi di ansia, digestione e gonfiore che non mi davano pace, ma anche di questo mi è capitato di prenderne spesso 2 cp assieme, e in un paio di casi anche 3.
L'ultima volta 5 giorni fa, e dall'altro giorno, non ho toccato più nulla ma non riesco a togliermi di dosso l'ansia di essermi danneggiata, e di correre gravi rischi, anche in relazione ai farmaci di tanti anni fa.
Il medico mi ha abbastanza rassicurato riguardo l'ultimo episodio, ma mi ha comunque consigliato di chiedere un parere psichiatrico, cosa che la prossima settimana provvederò a fare.
Suppongo che entrino forse in gioco anche dinamiche ossessive oltre che ansiose, perchè la psichiatra che ho visto gli anni scorsi aveva accennato ad un disturbo d'ansia con lievi tendenze ossessive.
Mi scuso perchè so che non è il primo consulto in materia, ma ho veramente molta paura di aver commesso danni irreparabili; mi vergogno, e so di esagerare magari ma sto vivendo questi ultimi 3-4 giorni con la paura di poter avere qualcosa di grave da un momento all'altro e di poter morire, la classica sensazione dell'attacco di panico ecco.
Spero di poter scongiurare queste possibilità.
Vi ringrazio anticipatamente.
[#1]
Ma quindi perché non si sta curando in questo momento ? Cambia il tema, ma il meccanismo è lo stesso.
Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
Libri: https://www.amazon.it/s?k=matteo+pacini
Questo consulto ha ricevuto 1 risposte e 719 visite dal 27/01/2024.
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