Psicosi nas
Salve,
Io ho avuto problemi neurologici e psichiatrici sin da piccolo.
Nel senso che ho sofferto di epilessia e questa è stata curata per anni con tegretol.
Nel frattempo, queste crisi sono passate però da piccolo avevo qualche idea di grandezza come "credere di essere il papa o il presidente della Repubblica".
Però con gli anni sono riuscito, seppur a fatica, a laurearmi.
Ho avuto durante la laurea qualche periodo di tristezza che mi portava a chiudermi in casa.
Dopo un intervento alla colicisti, ho avuto un ritiro in casa.
E per questo mi sono laureato in contumacia.
Quattro anni fa ho avuto l'esordio di un delirio misto e sono stato ospedalizzato all'ospedale Maria Luigia di Parma, sotto consiglio di uno psichiatra privato che mi ha inviato.
E sono uscito con diagnosi di psicosi Nas.
Al Csm ho cambiato due psichiatri.
Una mi teneva un quarto d'ora e rimandava i miei appuntamenti sempre.
Quest'altro mi tiene un'ora ma parla lo psichiatrese ed io non capisco un granché.
Ora quest'ultimo psichiatra, che è molto gentile, dopo essere stato ad convegno nel dipartimento di psichiatria di Pisa è ritornato "illuminato" sulle malattie e sull'epigenetica.
E ha detto che il mio disturbo è da considerarsi nello spettro bipolare.
E mi ha reinserito il tegretol, che a me fa venire ricordi non proprio piacevoli.
Io con gli antipsicotici ho rapporto di amore e odio.
Nel senso che mi fanno stare bene (senza Latuda sto abbastanza male), ma mi fanno venire un sintomo neurologico l'acatisia che ho riferito più volte allo psichiatra.
Ora, dopo due settimane dove vado avanti con tegretol (150 mg), Latuda (74 mg) e trittico ho molta sfiducia in chi mi dà queste pastiglie.
Perché il tegretol mi sta togliendo moltissimo l'appetito, è vero mi ha tolto l'ansia e mi favorisce il sonno, ma mi dà un senso di vuoto.
Da qualche mese, con il sostegno di uno psicoterapeuta, ho ripreso ad andare a nuoto, uno sport che praticavo prima di star male e che mi ha stabilizzato (le ho provate di tutte contro l'acatisia: vitamine, sport).
Ma inserendo il tegretol sono stato "colpito e affondato" e ho perso qualche lezione.
Mi è stato inserito dopo aver avuto una fase di abbassamento dell'umore e ansia abbandonica nelle vacanze di Natale.
Sapete mi è morto il mio nonno acquisito, a cui tenevo molto, perché era l'unico familiare con cui parlavo e parlavamo la stessa lingua.
Io non mi sento "bipolare" o dello "spettro bipolare".
Non ho mai avuto comportamenti rischiosi, né mania, né sono mai stato molto euforico.
È vero non ci si può autodiagnosticare, siamo misteri a noi stessi.
Però non è che perché piango dopo due mesi che è morto mio nonno e allora vuol dire che ho una profonda depressione.
Perché dovrei riprendere un farmaco che è di un passato lontano e che ho letto potrebbe dare problemi epatici?
Io sono già stato operato di colicisti a 25 anni, perché dovrei mettere a rischio il mio fegato?
Io con il Latuda mentalmente sto molto bene, non ci sarebbe una cura per questa acatisia?
Io ho avuto problemi neurologici e psichiatrici sin da piccolo.
Nel senso che ho sofferto di epilessia e questa è stata curata per anni con tegretol.
Nel frattempo, queste crisi sono passate però da piccolo avevo qualche idea di grandezza come "credere di essere il papa o il presidente della Repubblica".
Però con gli anni sono riuscito, seppur a fatica, a laurearmi.
Ho avuto durante la laurea qualche periodo di tristezza che mi portava a chiudermi in casa.
Dopo un intervento alla colicisti, ho avuto un ritiro in casa.
E per questo mi sono laureato in contumacia.
Quattro anni fa ho avuto l'esordio di un delirio misto e sono stato ospedalizzato all'ospedale Maria Luigia di Parma, sotto consiglio di uno psichiatra privato che mi ha inviato.
E sono uscito con diagnosi di psicosi Nas.
Al Csm ho cambiato due psichiatri.
Una mi teneva un quarto d'ora e rimandava i miei appuntamenti sempre.
Quest'altro mi tiene un'ora ma parla lo psichiatrese ed io non capisco un granché.
Ora quest'ultimo psichiatra, che è molto gentile, dopo essere stato ad convegno nel dipartimento di psichiatria di Pisa è ritornato "illuminato" sulle malattie e sull'epigenetica.
E ha detto che il mio disturbo è da considerarsi nello spettro bipolare.
E mi ha reinserito il tegretol, che a me fa venire ricordi non proprio piacevoli.
Io con gli antipsicotici ho rapporto di amore e odio.
Nel senso che mi fanno stare bene (senza Latuda sto abbastanza male), ma mi fanno venire un sintomo neurologico l'acatisia che ho riferito più volte allo psichiatra.
Ora, dopo due settimane dove vado avanti con tegretol (150 mg), Latuda (74 mg) e trittico ho molta sfiducia in chi mi dà queste pastiglie.
Perché il tegretol mi sta togliendo moltissimo l'appetito, è vero mi ha tolto l'ansia e mi favorisce il sonno, ma mi dà un senso di vuoto.
Da qualche mese, con il sostegno di uno psicoterapeuta, ho ripreso ad andare a nuoto, uno sport che praticavo prima di star male e che mi ha stabilizzato (le ho provate di tutte contro l'acatisia: vitamine, sport).
Ma inserendo il tegretol sono stato "colpito e affondato" e ho perso qualche lezione.
Mi è stato inserito dopo aver avuto una fase di abbassamento dell'umore e ansia abbandonica nelle vacanze di Natale.
Sapete mi è morto il mio nonno acquisito, a cui tenevo molto, perché era l'unico familiare con cui parlavo e parlavamo la stessa lingua.
Io non mi sento "bipolare" o dello "spettro bipolare".
Non ho mai avuto comportamenti rischiosi, né mania, né sono mai stato molto euforico.
È vero non ci si può autodiagnosticare, siamo misteri a noi stessi.
Però non è che perché piango dopo due mesi che è morto mio nonno e allora vuol dire che ho una profonda depressione.
Perché dovrei riprendere un farmaco che è di un passato lontano e che ho letto potrebbe dare problemi epatici?
Io sono già stato operato di colicisti a 25 anni, perché dovrei mettere a rischio il mio fegato?
Io con il Latuda mentalmente sto molto bene, non ci sarebbe una cura per questa acatisia?
[#1]
Se non ha fiducia nel suo curante può rivolgersi ad un altro specialista in modo da poter comprendere effettivamente quale sia la questione diagnostica da dover comprendere ed ottimizzare la terapia in funzione di essa.
https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/
[#2]
Utente
Ho provato a farlo all'Interno del mio stesso Csm, perché le possibilità economiche non mi permettono di pagarmi uno psichiatra privato, ma non me lo fanno fare. Ho provato ai tempi della mia prima psichiatra.
Secondo il mio attuale psichiatra io sono inclassificabile dal punto di vista psichiatrico. Lui lo chiama "disturbo polimorfo".
Secondo il mio attuale psichiatra io sono inclassificabile dal punto di vista psichiatrico. Lui lo chiama "disturbo polimorfo".
Questo consulto ha ricevuto 2 risposte e 1.2k visite dal 20/01/2024.
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