Può lo xanax causare vertigini e sbandamenti e può causare/peggiorare una labirintite?

Gent.
mi,

Sono da circa 5/6 mesi che, dopo un operazione al ginocchio convivo con una sensazione di vertigine/sbandamento e poco equilibrio.
Ero convintissimo che fosse un problema dovuto al ginocchi e non mi sono preoccupato.
Dopo tutta la riabilitazione, andata direi molto bene, ho fatto una gita in barca e quando sono tornato la situazione è peggiorata.
Ho visto degli specialisti e mi hanno consigliato levopraid e xanax.
(1 pastiglia di levopraid e 2 di xanax (tot 20 gocce).
Faccio un pre ambolo, 2 anni fa un sonnifero mi aveva causato gravissimi effetti collaterali (zolpidem zolprem).


Il levopraid dopo pochi giorni mi ha portato a gravi effetti collaterali, contate che se lo prendo per oltre 2/3 giorni intorno alle 18 mi spengo letterlamente, mi vengono capogiri e mal di testa debilitanti e anche crampi.
(esattamente come il sonnifero).


Ho tolto il levopraid e continuato con lo xanax.


Successivamente, sono peggiorato continuamente, lo sbandamento è diventato cronico, le vertigini debilitanti.


Ho fatto: RM cervicale, ho trovato una microernia, Ho fatto diverse visite neurologiche (tutte andate bene), ho fatto visita neurochirurgica (anche qua tutti scongiurano problematiche inerenti l'enria o similari.

Mi hanno trovato una labirintite che mi hanno descritto come lieve e reversibile, ho fatto tutti gli esercizi e la fisioterapia ed il problema è sempre leggermente peggiorato.
Ho fatto una visita da un osteopata che dopo alcune manipolazioni ha peggiorato la questione di molto per circa 20 giorni.



Dopo cortisone e xanax, sono almeno tornato al problema di partenza di 20 giorni prima ma la situazione tende sempre a peggiorare continuamente.


Preso dalla disperazione, dato che per me dormire è faticoso (la mia situazione è h24 in qualsiasi posizione mi trovi, con picchi precisi all'ora di pranzo e dopo le 24).


Nelle ultime 48 ore ho deciso di togliere totalmente lo xanax e mi sto convincendo che lo xanax mi stia peggiorando la situazione e non di poco, un po' come zolpiden e levopraid mi hanno già dimostrato.


E' possibile che lo xanax per un soggetto come me possa essere in qualche modo intossicante?
Nelle ultime 48 senza lo xanax ho un principio di sentirmi "meglio", nel senso in cui ovviamente al momento probabilmente ho qualche sintomo di astinenza ma la "vertigine/sbandamento" forte mi sembra non esserci più, anche se credo sia troppo presto.


Può, visto che tutti negano che la sintomatologia pesante derivi dai vari problemi, che io sia in qualche modo allergico (sensibile o che ne so) a questa tipologia di farmaci?
Esistono casi di questo tipo?


Vi ringrazio in anticipo per le eventuali risposte.
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Dr. Matteo Pacini Psichiatra, Psicoterapeuta, Medico delle dipendenze 44.2k 1k 248
Il disturbo non è trattato, lo xanax è un rimedio comunque sintomatico, e nel caso specifico può non sposarsi bene coi sintomi. Però chi soffre di disturbi come questo tende a riportare i propri sintomi come improvvisamente legati al farmaco introdotto, poiché non tende a identificarli come manifestazione del disturbo, oltre al fatto che la reazione a effetti dei medicinali possono essere di tipo fobico.
Il disturbo è intossicante. E' stato identificato, ma poi la cura che le è stata data non è di quelle specifiche.

Di che diagnosi le hanno parlato ? Alla base di xanax e levopraid, dico. Magari nessuna, magari le hanno semplicemente che era ansia o sono stati usati termini tipo somatizzazione.

Direi che è il caso di far valutare la cosa allo psichiatra.

Dr.Matteo Pacini
http://www.psichiatriaedipendenze.it
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