Astinenza sessuale e isolamento sociale

Gentili specialisti,

vi espongo la situazione.

Da alcuni anni (4 - 5), mi sono chiuso in me stesso ed isolato dal mondo circostante, dapprima volontariamente, come "automiglioramento", o per lo meno nella speranza di risolvere qualche malessere interiore.
Ad oggi però mi rendo conto che la situazione sia andata un po' troppo fuori mano e non sto riuscendo ad uscirne.

Sono timido, introverso, pignolo e perfezionista.
Ho sempre avuto una soddisfacente vita sentimentale ed intima.
Qualche buon amico, lavoro, famiglia, qualche passione nel tempo libero etc.
Classica vita "normale".
Fino a qualche anno fa.

4 - 5 anni fa, è finita per un tradimento (o per altri motivi a me ignoti) bruscamente una relazione nella quale riponevo molte speranze.

Inizialmente sono rimasto molto deluso, com'è normale in questi casi.
Dopo qualche mese però mi sono ripreso, e con mio stesso stupore mi sentivo molto carico e positivo per iniziare una nuova vita.

Non mi sono però accorto che pian piano, invece di aver metabolizzato il tutto, mi sono racchiuso in una sorta di delirio di auto miglioramento e isolamento dal mondo esterno, donne in primis ed anche amici maschi.

Una sorta di complesso di inferiorità, di non sentirsi all'altezza, di dover migliorare per dimostrare qualcosa agli altri e a me stesso.
Ho come avuto la sensazione di dover compiere una sorta di vendetta nei confronti di qualcuno o qualcosa con questo percorso di rinacita.

Il lavoro da migliorare per guadagnare di più, l'allenamento in palestra per essere piu muscoloso, i libri letti per avere una cultura migliore, la disciplina interiore per non cadere in tentazione con altre donne.
Zero vita sessuale, zero vita sociale.
Casa, lavoro, palestra, libri, biblioteche, pomeriggi, finesettimana, vacanze, sempre passati a capire cosa c'è che non va e cosa c'è da migliorare.

Ad oggi, mi ritrovo dopo 5 anni nella stessa situazione, che ormai mi rendo conto essere la strada sbagliata.

Da 5 anni niente donne, in un'età, dove al contrario, bisogna approcciarsi all'intimità piu possibile, per scoprirla, esplorarla.
Da 5 anni, niente amici, dai quali mi sono allontanato durante questo fantomatico percorso di "rinascita".

Penso di avere i mezzi morali ed intellettuali per uscirne, ma ogni volta che tento di rimettermi in gioco, una voce interiore mi dice, lascia perdere, focalizzati su te stesso, riprovaci quando sarai una versone migliore di te.

Purtroppo va avanti da troppo tempo questa storia.
E' l'ora di finirla.
Voglio rimettermi in gioco con qualcuno.
Voglio di nuovo essere faccia a faccia con una donna.
Avere una qualche vita sociale.

Prima però è necessario "capirci qualcosa" e mi farebbe piacere chiedere un vostro parere:
e se fosse tutto scaturito da quella storia, che si è trasformata in trauma mai metabolizzato e risolto, ed io ho reagito in questo modo?

Un qualcosa di latente dall'infazia?

Il discorso può essere infinito, ma qualsiasi parere, idea, consiglio, è bene accetto.


Cordiali Saluti
[#1]
Dr. Francesco Saverio Ruggiero Psichiatra, Psicoterapeuta 42.6k 1k
Non è necessario continuare a rimuginare sugli eventi, adesso con questa nuova modalità.

Ha adottato uno stile di vita con evitamento e qualsiasi ne sia il motivo scatenante oggi si ritrova a dover fare i conti con questo.

È più utile che faccia valutare la situazione da uno specialista senza proseguire in questo progetto intrapreso.

https://wa.me/3908251881139
https://www.instagram.com/psychiatrist72/

[#2]
Utente
Utente
Salve Dottore,

grazie per la risposta. Effettivamente spesso mi sono fatto "diagnosi" da solo, convinto che fosse la strada giusta, salvo accorgersi dopo un po' di tempo, che la strada non era sostenibile. Mi sono sempre preso responsabilità da solo, nella vita, senza chiedere mai aiuto o consiglio a nessuno. Tuttavia credo che non sempre sia la scelta giusta. Forse è arrivato il momento di affrontare tutto ciò con qualcuno.